Non si torna più indietro. L’Europa del Quantitative easing (QE) sta per arrivare alla fine e gli investitori cominciano a fare i conti con un ritrovato mondo economico fatto di tassi in rialzo. Il supporto della Banca centrale europea agli acquisti di titoli non aumenterà, secondo quanto previsto dal piano di decelerazione previsto da Mario Draghi, al massimo gli acquisti di titoli potranno essere prolungati nel caso in cui l’inflazione non dovesse andare verso il tanto agognato obiettivo del 2%.

Per il  mercato obbligazionario la svolta è importante. E lo è ancora di più per il segmento dei corporate bond high yield che in questi ultimi anni sono stati un a buona scelta per chi era a caccia di rendimento sui bond.

Da un anno a questa parte però qualcosa è cambiato. E i grandi investitori hanno cominciato ad uscire da questo segmento di obbligazioni proprio in vista di un cambio delle politiche monetarie delle banche centrali. Lo dimostrano i deflussi che sono più importanti in Europa rispetto all’America. La ragione? Secondo l’analisi di Bank of America Merrill Lynch dal titolo The land of the rising bonds, il mercato obbligazionario è in una fase moto delicata che richiede selezione perché la normalizzazione dei tassi di interesse già avviata in America e prevista in Europa porterà a un aumento dei default. Il rischio per gli analisti di Bank of America Merrill Lynch c’è soprattutto in Europa dove gli acquisti del QE stanno ancora sostenendo aziende di fatti già fallite.

Il rischio, dunque, in Europa sale, ma i rendimenti non sono riusciti a tenere il passo. Fine della festa sugli high yield europei? Secondo l’analisi di J.P. Morgan il quadro macroeconomico resta favorevole ai fondamentali del mercato creditizio europeo. La razione? La crescita dell’Eurozona si mantiene robusta e lo stato di salute delle imprese appare eccellente, con i risultati del quarto trimestre che hanno superato le stime degli analisti in tutti i settori.
J.P. Morgan ha analizzato poi i tassi di insolvenza degli ultimi 12 mesi che si sono mantenuti bassi (0,42% al 31 gennaio 2018) e prevede che restino su questi livelli nei prossimi mesi.

IDEE DI INVESTIMENTO

L’imminente fine del Quatitative easing è un cambiamento che avrà un impatto sul segmento dei corporate high yield bond. I fondamentali però restano solidi, anche se da inizio anno i titoli ad alto rendimento europei non sono riusciti a mettere a segno rendimenti superiori a quelli dei titoli di Stato, mentre le obbligazioni ad alto rendimento statunitensi hanno reso l’1,2% in più rispetto a quelle governative. Per J.P. Morgan il segmento delle obbligazioni ad alto rendimento restano opportunità di guadagno proprio per i fondamentali macroeconomici e societari, anche se occorre selezione. «I tassi di insolvenza continuano a diminuire in Amarica e rimangono bassi in Europa», ha commentato  Michael Poole, gestore del fondo Threadneedle European High Yield Bond Fund. «La volatilità è aumentata e gli spread nell’high yield europeo hanno superato i minimi raggiunti a ottobre 2017 (in particolare nella categoria B), sottoperformando le altre aree del credito come investment grade».

Il rischio sui fondi obbligazionari high yield risulta in aumento e i gestori stanno riposizionando il portafoglio in maniera difensiva su titoli con qualità del credito non inferiore a BB. Ecco i migliori fondi

La top 10 dei fondi obbligazionari high yield area euro

ProdottoPerformance 3yPerformance YTD
Deutsche Invest I Euro High Yield Corporates FC6,01%-0,04%
Schroder International Selection Fund EURO High Yield C Distribution EUR5,94%-0,33%
DPAM L - Bonds EUR Corporate High Yield B5,37%-0,32%
Aberdeen Global - Select Euro High Yield Bond Fund Classe A Acc EUR5,16%-0,17%
Janus Henderson Horizon Euro High Yield Bond Fund A2 EUR4,83%0,07%
Evli European High Yield B4,79%-0,11%
Anima Fix High Yield A4,68%0,23%
Fidelity European High Yield Fund - E - ACC - Euro4,61%-0,41%
Anima Obbligazionario High Yield Classe A4,61%0,29%
Candriam Bonds Euro High Yield Class R EUR Cap4,46%-0,25%
Nella tabella, i fondi obbligazionari che investono in obbligazioni corporate ad alto rendimento ordinati per performance da marzo 2015 a marzo 2018. Fonte: Morningstar.

Per selezionare i fondi più indicati per te utilizza il fund selector di Online SIM.

Note

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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