Al risparmiatore che chiedesse cosa fare con i fondi comuni di investimento in questo momento di burrasca sui mercati finanziari, qualsiasi gestore di patrimoni risponderebbe "tenere i nervi saldi" e le quote in in portafoglio.
La logica è inattaccabile se non si è catastrofisti e si confida che i listini azionari e obbligazionari dopo i crolli possano riprendersi. (...)
Qualcuno potrebbe anche suggerire di comprare, perchè si sa, "compra sui minimi e vendi sui massimi" è un refrain che profuma di guadagno. Il consiglio suona strano a chi segue le vicende dell'industria dei fondi, passati di moda negli ultimi anni, dopo un grande successo da metà anni 80 fino ai primi duemila. (...)
Però il fondo comune è un veicolo di investimento; a monte della scelta di un prodotto piuttosto che un altro c'è innanzitutto la decisione di investire in una classe di attività: azioni, obbligazioni, materie prime ecc. Infatti il vantaggio che un fondo comune offre a un investitore privato è quello di poter diversificare il portafoglio senza concentrare il rischio su uno o pochi titoli, e/o di accedere a mercati chiusi a investitori non istituzionali. (...)
A guardare le variazioni degli indici Fideuram, che prendono in considerazione solo i fondi di diritto italiano, si vede che in diverse fasi di mercatoi fondi azionari specializzati sull'Italia hanno sempre dato un risultato migliore (o meno peggiore) di Piazza Affari.