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Petrolio e energia

29 Settembre 2011

"Aumentare o non aumentare? L'OPEC al bivio" di Giovanni Andriolo.

L'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio (OPEC) starebbe per entrare in una nuova era di dominio del mercato, secondo quanto risulta dal rapporto "Energy Outlook 2030" presentato all'inizio del 2011 dalla compagnia britannica BP.

Le previsioni della BP mostrano come nei prossimi 20 anni l'OPEC raggiungerà gli stessi livelli di influenza sul mercato mondiale che aveva raggiunto durante gli anni '70, quando una serie di crisi petrolifere e di limitazioni alla fornitura del petrolio aveva messo in ginocchio le maggiori economie mondiali (Figura 1).

Secondo i dati BP, la quota dei paesi OPEC nella produzione globale è destinata a salire dal 40% al 46% nel medio periodo, portando i paesi OPEC a detenere, nei prossimi due decenni, il 75% della crescita delle riserve petrolifere mondiali.

Il meccanismo del "Sistema OPEC" è noto: il prezzo del greggio può essere controllato e influenzato dai paesi OPEC, che hanno facoltà di negoziare con le compagnie petrolifere i livelli di produzione. Il sistema diventa efficace nel momento in cui i membri dell'OPEC si accordano affinché nessuno di loro superi determinate quote di produzione.

(Continua...)

"Sudan, Sud Sudan e Cina: il triangolo energetico" di Giovanni Andriolo.

La cerimonia di indipendenza del Sudan del Sud, il 9 luglio scorso, ha messo in subbuglio i piani strategici e commerciali di una delle principali potenze mondiali, la Cina.
La scelta dell'indipendenza, da parte del Sud Sudan, giunge dopo ventuno anni di guerra civile e in seguito ad un referendum popolare, tenutosi nel gennaio di quest'anno, in cui gli abitanti del Sud hanno votato per la secessione con una percentuale del 98%.

Le differenze tra Nord e Sud sono significative. Il Sud, a maggioranza cristiana, presenta un terreno fertile e contiene la maggior parte dei pozzi petroliferi di quello che fu il Sudan unito, anche se è scarsamente dotato di infrastrutture; la sua indipendenza è bene accolta e favorita dalle Nazioni Unite, che hanno già provveduto ad emettere una Risoluzione per l'invio nel paese di 7 mila caschi blu al fine di sostenere la nascita del nuovo stato e garantirne la sicurezza.

Il Nord, invece, a maggioranza musulmana, occupa un territorio perlopiù desertico, ma possiede migliori infrastrutture per lo sfruttamento delle risorse energetiche; inoltre, è governato da un presidente, Omar al Bashir, su cui pende un mandato di cattura emesso dalla Corte penale internazionale dell'Aja per crimini di guerra e contro l'umanità in Darfur. Si tratta insomma di una situazione ideale per lo scatenarsi di rivalità strategico - economiche internazionali.

(Continua...)

La lettura di queste ricerche, dei relativi grafici e degli articoli collegati stimola riflessioni sul settore energetico.Per individuare i fondi e le sicav che investono sull’energia è possibile inserire la parola Energy o Energia nell’opzione "Cerca per Nome".


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