L’accordo USA-Cina è un primo passo verso la distensione, ma non una pace duratura. I mercati festeggiano, ma l’incertezza resta alta. Per gli investitori è il momento di tenere i nervi saldi, puntare su gestioni attive e ben diversificate, ed evitare decisioni impulsive. La rotta si è fatta meno burrascosa, ma la destinazione è ancora lontana.
Un punto di svolta, ma non ancora la fine della guerra commerciale
Il 14 maggio 2025 ha segnato un cambio di rotta significativo nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina. Dopo mesi di tensioni, dazi incrociati e previsioni fosche per la crescita globale, le due potenze economiche hanno avviato una sospensione temporanea delle misure più punitive. L’accordo prevede una riduzione dei dazi statunitensi dal 145% al 30% su alcune merci cinesi, e una parziale sospensione (per 90 giorni) delle tariffe cinesi, mantenendo una soglia del 10% su beni americani. Le conseguenze sono state:
- La speranza di un dialogo. L’intesa non chiude del tutto il contenzioso, ma introduce un meccanismo permanente di dialogo commerciale secondo l’analisi di Gam Italia SGR. In pratica, i dazi adesso non sono più un obiettivo finale ma uno strumento da cui far partire la negoziazione per un nuovo ordine economico.
- Le borse hanno accolto l’annuncio con entusiasmo. L’indice Cboe (VIX) della volatilità che misura “la paura” di Wall Street è sceso sotto quota 20 per la prima volta dalla fine di marzo. L’azionario globale ha registrato un rimbalzo, trainato dai settori ciclici, in particolare industria, tecnologia e beni di consumo. Ma è solo un assaggio di tregua dell’altalena delle Borse. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se si tratta solo di una reazione tecnica o di una ripresa duratura secondo l’analisi di Columbia Threadneedle Investments.
USA-Cina: le implicazioni per gli investitori
Per gli investitori, il contesto rimane incerto ma meno drammatico rispetto a inizio anno. La maggior parte delle società di gestione raccomanda un approccio selettivo e orientato al lungo periodo, con un occhio attento ai rischi macro e ai movimenti dei tassi. In particolare, vediamo quali sono oggi i rischi e opportunità.
Rischi
- Volatilità politica. Donald Trump ha dimostrato di essere imprevedibile. Un tweet può bastare a rimettere tutto in discussione.
- Rally già in parte scontato. Molte borse hanno recuperato le perdite, limitando il potenziale di ulteriori rialzi nel breve periodo.
- Pressioni inflazionistiche. I dazi, anche se ridotti, continuano a pesare su filiere e costi di produzione. L’inflazione potrebbe risalire.
- Rendimenti obbligazionari in crescita. Se i tassi USA a lungo termine superano il 5%, il credito e gli investimenti più sensibili al costo del denaro potrebbero subire pressioni.
Opportunità
- Azionario USA e globale. Settori ciclici (industria, semiconduttori, logistica) sono tra i più favoriti in un contesto di stabilizzazione commerciale.
- Fondi flessibili e multi-asset. Sono in grado di adattarsi più rapidamente ai cambiamenti macro e di cogliere opportunità in più mercati.
- Investimenti in fondi tematici. Reshoring, intelligenza artificiale e sicurezza delle catene di approvvigionamento sono tendenze che potrebbero beneficiare di un nuovo equilibrio USA-Cina.
- Mercati emergenti selezionati. Alcuni paesi asiatici potrebbero beneficiare dello spostamento delle catene produttive, in alternativa a Cina e USA.
IDEE DI INVESTIMENTO
Come muoversi in questo contesto di mercato? La parola d’ordine è: diversificazione. Con scenari ancora in evoluzione, è fondamentale non concentrare gli investimenti su singoli settori o aree geografiche. Meglio optare su fondi comuni con ampia diversificazione geografica e settoriale e una gestione attiva.
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Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
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