Il tema della pensione anticipata è sempre più attuale, soprattutto in un contesto economico incerto e con un sistema previdenziale in continua evoluzione. Molti lavoratori si chiedono: è possibile andare in pensione prima del previsto nel 2025? La risposta è sì, ma con alcune condizioni. In questo articolo esploriamo le diverse possibilità di prepensionamento, i casi particolari previsti dalla normativa, il ruolo strategico del fondo pensione e alcune idee di investimento utili per pianificare serenamente il futuro. Quali sono le opzioni per andare in pensione in anticipo nel 2025? Scopri le formule per il prepensionamento e come un fondo pensione può essere utile.
- Come andare in pensione anticipata
- I casi particolari di pensione in anticipo
- Prepensionamento come funziona e quali sono le opzioni
- Perché aprire un fondo pensione per il futuro
- Idee di investimento
Come andare in pensione anticipata
Nel 2025, le principali vie per la pensione anticipata restano ancorate alla Legge Fornero e alle misure temporanee introdotte negli ultimi anni. Ecco le opzioni principali:
- Pensione anticipata ordinaria: accessibile con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini (41 anni e 10 mesi per le donne), indipendentemente dall’età anagrafica.
- Quota 103: confermata anche nel 2025, consente di andare in pensione con almeno 62 anni di età e 41 anni di contributi. Tuttavia, è prevista una penalizzazione sull’importo dell’assegno e limiti retributivi fino all’età per la pensione di vecchiaia.
- Opzione Donna: riservata alle lavoratrici che hanno almeno 35 anni di contributi e 61 anni di età (requisiti soggetti a modifiche annuali), con penalizzazione sull’assegno calcolato interamente con il sistema contributivo.
- Ape Sociale: misura assistenziale per determinate categorie (disoccupati, caregiver, invalidi, lavori gravosi), con accesso a partire da 63 anni e almeno 30 o 36 anni di contributi, a seconda della categoria.
I casi particolari di pensione in anticipo
La pensione anticipata è prevista in diversi casi particolari.
1. Lavoratori precoci
La pensione anticipata è consentita a chi ha cominciato a lavorare all’età di 18 anni. In questo caso, i lavoratori possono chiedere la pensione anticipata se hanno almeno 12 mesi di contributi effettivi versati prima del compimento del diciannovesimo anno di età, oppure 41 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2026.
Appartenenza a una delle categorie tutelate:
- Disoccupati da almeno tre mesi e senza percezione di ammortizzatori sociali.
- Caregiver che assistono persone con handicap grave.
- Invalidi civili con una percentuale pari o superiore al 74%.
- Lavoratori impiegati in mansioni gravose o usuranti.
Una novità introdotta nel 2025 riguarda le finestre temporali per la presentazione delle domande di riconoscimento dei requisiti, che sono state uniformate a quelle dell’APE Sociale (31 marzo; 15 luglio; 30 novembre).
2. Lavoratori usuranti
Ci sono alcune attività che la legge ha definito usuranti (lavoro notturno con turni; lavoro svolto in ambienti stretti come le miniere; lavoro produttivo a ciclo ripetitivo come le catene di montaggio; lavoro che comporta la guida di mezzi per il servizio pubblico e trasporto collettivo). In questo caso si va in pensione anticipata se:
- il lavoratore dipendente ha svolto attività usuranti per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni o per almeno metà della vita lavorativa;
- ha maturato contributi per almeno 35 anni e ha almeno 61 anni e 7 mesi d’età.
3. Contratto espansione
Il contratto di espansione è stato prorogato fino al 2025. Questa misura consente alle aziende con almeno 50 dipendenti di favorire il ricambio generazionale attraverso il prepensionamento di lavoratori che si trovano a non più di 5 anni dal raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata. In questo caso, serve un accordo sindacale per l’uscita anticipata dei lavoratori che devono avere questi requisiti:
- essere a non più di 5 anni dal raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o della pensione anticipata. In pratica, almeno 62 anni di età e 20 anni di contributi
- aver raggiunto i requisiti contributivi per la pensione (almeno 37 anni e 10 mesi per gli uomini, 36 anni e 10 mesi per le donne) indipendentemente dall’età
L’azienda si impegna a corrispondere al lavoratore un’indennità mensile fino al raggiungimento dei requisiti pensionistici.
4. Isopensione
È stata prorogata fino al 2026 la cosiddetta isopensione che permette di andare in pensione anticipata di 7 anni. Si tratta di una misura prevista per le aziende che dichiarano di avere personale in esubero. Serve un accordo sindacale che stabilisce il numero degli esodati. Come funziona:
- Nei 7 anni che mancano alla pensione di vecchia, il lavoratore esodato percepisce una rendita pari alla futura pensione.
- L’esodo volontario è possibile, ma solo se mancano non più di 7 anni dal raggiungimento dei requisiti per ottenere la pensione di vecchiaia o la pensione anticipata.
Anche in questo caso le aziende devono formare un accordo sindacale depositato all’INPS.
Prepensionamento come funziona e quali sono le opzioni
Sono tante le opzioni di prepensionamento nel 2025. Vediamo quali sono le formule a disposizione:
- Isopensione (ex articolo 4 legge Fornero): per i lavoratori a cui mancano fino a 7 anni alla pensione, l’azienda si fa carico di un assegno sostitutivo e della contribuzione.
- Contratti di espansione: misura che consente alle imprese con almeno 50 dipendenti di accompagnare i lavoratori più anziani alla pensione, favorendo il ricambio generazionale.
- Scivolo pensionistico: previsto per ristrutturazioni aziendali, offre un percorso agevolato verso la pensione, con sostegno economico da parte dell’azienda o del fondo bilaterale di settore.
Perché aprire un fondo pensione per il futuro
Per chi è vicino alla pensione e fa i conti per uscire dal lavoro in anticipo è tardi per aprire un fondo pensione. Ma per chi è entrato nel mondo del lavoro da poco e ha oltre 30 anni di attività davanti a sé è il momento giusto per investire nella previdenza integrativa e garantirsi una rendita aggiuntiva. Non tutte le categorie di lavoratori hanno un fondo negoziale previsto dal contratto nazionale del proprio lavoro di appartenenza o da un accordo sindacale di settore o aziendale. In questo caso, la pensione integrativa è affidata a i fondi pensione aperti.
Vediamo quali sono i vantaggi:
- Possono essere sottoscritti da chiunque senza distinzione di età, categoria lavorativa di appartenenza, compresi i non occupati o i fiscalmente a carico, come i minori.
- Il fondo pensione aperto può essere affiancato anche a un fondo negoziale: è possibile aderire a due fondi pensione.
- Il fondo pensione negoziale o aperto è il prodotto ideale per una corretta pianificazione previdenziale. Tra i vantaggi del fondo pensione ci sono: una tassazione favorevole con diverse opzioni di deducibilità fiscale e una gestione flessibile del riscatto delle somme versate.
IDEE DI INVESTIMENTO
Online SIM offre ai suoi clienti la possibilità di investire nella previdenza integrativa con fondi pensione aperti.
Tra i prodotti ci sono:
- Arca previdenza. Fondo gestito da Arca SGR che investe sui mercati finanziari con differenti profili ed è articolato in 4 comparti di investimento, differenziati per grado di rischio dal più dinamico al più prudente, e in un comparto garantito.
- Seconda Pensione. Il fondo gestito da Amundi SGR che consente di costruire nel tempo un trattamento pensionistico complementare al sistema obbligatorio investendo i contributi versati nelle differenti possibilità offerte dal fondo pensione. Il fondo è articolato in 5 comparti di investimento, differenziati per grado di rischio dal più dinamico al più prudente, e in un comparto garantito.
- Anima Arti & Mestieri. È un fondo aperto gestito da Anima SGR a contribuzione differita. Il fondo offre la possibilità di scegliere tra 5 comparti, di cui un comparto garantito. Questi con una composizione di investimento azionaria/obbligazionaria differente a seconda delle esigenze.
Aprire un fondo pensione consente di avere una rendita privata, ma come scegliere il migliore? Per evitare di sbagliare scopri come scegliere il fondo più adatto.
Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
*Articolo pubblicato a febbraio 2024 e sottoposto a successive revisioni
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