Vince ma non convince Angela Merkel e la domanda che si pone subito dopo il voto tedesco è: quale sarà la coalizione che governerà la Germania nei prossimi 4 anni? La fine della Grosse Koalition fra i partiti principali formati dall’Unione (Cdu-Csu) e Spd è stata decretata dalle urne e, anche Merkel avrebbe i numeri per rimetterla in piedi (33% Unione e 20% dei Socialdemocratici) a escludere che possa rinascere è stato il leader socialdemocratico Martin Schulz che siederà sui banchi dell’opposizione. Si fa strada, dunque, l‘ipotesi di un governo definito “Giamaica” che vede una coalizione fra Unione Liberali e Verdi.
Non c’è dubbio però che a Governo formato, Angela Merkel non avrà vita facile nel mettere d’accordo tutte le anime del nuovo Parlamento, facendo convivere i Conservatori e i partiti più ecologisti. Le difficoltà di Merkel nel formare un nuovo Governo son già state prezzate sul mercato: la pressione sui Bond italiani e spagnoli, per esempio, è salita dopo l’esito delle elezioni in Germania e lo spread tra Btp e Bund si è ampliato fino a sfiorare i 170 punti base, per poi ripiegare.

Europa: la ripresa ha messo in secondo piano il rischio politico

La volatilità nel breve era stata messa in conto dai grandi gestori di portafoglio. «Le consultazioni per formare una coalizione saranno difficili e potrebbero durare a lungo, almeno per tutta la restante parte dell’anno determinando un periodo di incertezza nella principale economia europea ma senza situazioni di estremo disagio per i mercati che continuano ad essere rassicurati da un contesto economico molto solido», ha detto Maria Paola Toschi, market strategist di Jp Morgan asset management. «Temi come l’integrazione tra i 27 paesi europei e la gestione di Brexit potrebbero quindi passare in secondo piano a fronte di una maggiore focalizzazione su temi domestici. Ciò potrebbe quindi significare una maggiore deriva populista, ma non un rischio estremo per il Paese e per i mercati».

IDEE DI INVESTIMENTO

Il rischio politico tanto temuto lo scorso anno, ha lasciato il posto al tema della crescita. Per Maria Paola Toschi (JP Morgan asset managent) resta dominante soprattutto in Germania dove gli ultimi dati confermano il quadro di un’economia in piena occupazione e improntata ad un solido sviluppo. E ha lasciato il posto alla fiducia nei numeri della zona euro e sulle azioni europee in particolare.
«In un’epoca in cui eventi politici imprevisti hanno spesso sconvolto lo status quo, alcuni consideravano i mercati azionari europei come un luogo rischioso in cui investire. Eppure, oggi, le nuvole si stanno sollevando», ha detto detto Philip Dicken, Head of European equities at Columbia Threadneedle Investments secondo il quale ci sono cinque motivi per cui dopo la vittoria della Merkel continuerà il recupero dell’Europa:

  1. La rielezione di Angela Merkel ripristina la fiducia dell’Europa
  2. Ci si riallontanerà dal populismo
  3. Si assisterà ad un aumento degli ordini di produzione
  4. Le valutazioni saranno relativamente interessanti
  5. Si assisterà alla crescita attesa dei guadagni

Dicken, ha posto l’accento sulle valutazioni dei titoli: «Sul mercato europeo ci sono alcune delle aziende più grandi e più affermate al mondo e per coloro che cercano un valore ragionevole, l’Europa offre buone opportunità a lungo termine» ha detto sottolineando che le azioni europee stanno fiorendo come in primavera. Il rischio politico, dunque, sembra un fattore archiviato dai mercati come è accaduto in passato dopo le elezioni francesi. In vista ci sono quelle italiane e per Marco Piersimoni, Senior Portfolio Manager di Pictet Asset Management un quarto mandato Merkel senza slancio e virtualmente “pericoloso” per il futuro di medio termine dell’Europa: «Tanto più che l’Italia, il cui ruolo in Europa non è da sottovalutare, la spinta anti-euro non ha mai perso mordente», ha detto Piersimoni. «L’appuntamento con le elezioni regionali siciliane del 5 novembre è ora cruciale per avere un’indicazione sul futuro, nonostante oggi covi ancora sotto la cenere. I tanto agognati Eurobond non saranno privi di condizioni: sarà prima necessario che i conti pubblici siano in salute e che sia spezzato il legame tra salute delle banche e salute degli Stati, elemento da sempre discriminante per l’Italia».

Per investire in Europa cercando di seguire il più possibile l’andamento del mercato azionario puntando sulle large cap ci sono i fondi che Morningstar ha catalogato come Azionari Europa Large Cap blend che adottano uno stile di gestione misto.

La top ten dei fondi con stile misto per investire in Europa

ProdottoRendimento YTDRendimento 1y
Schroder ISF European Alpha Focus C Acc17,68%29,64%
BL-European Family Businesses B EUR15,98%---
8a+ SICAV - Eiger R14,02%25,63%
Generali IS SRI Ageing Population DX EUR12,21%13,50%
Pictet - European Equity Selection Classe R Eur11,59%17,56%
DNCA Invest Norden Europe A EUR11,64%---
LO Funds Eurp Eq Fctr Enh EUR NA11,11%18,59%
DPAM INVEST B Equities Europe B Cap10,85%18,10%
INTECH European Core A € Acc10,23%14,30%
Sidera Funds Eq Eurp Active Sel B Acc10,07%16,74%
Nella tabella, i migliori fondi per rendimento da gennaio ad agosto 2017 disponibili in Italia nella categoria Azionari Europa large cap blend. Fonte: Morningstar.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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