Il Global Fintech Report 2025 di Boston Consulting Group fotografa un settore in piena trasformazione: dopo l’euforia e la crescita senza controllo del biennio 2021-2022, il fintech entra in una nuova fase di maturità e consolidamento. Le aziende più solide hanno imparato a gestire capitale e rischio, mentre gli investitori guardano con sempre maggiore attenzione alla sostenibilità economica e alla redditività di lungo periodo.

Il futuro del fintech, evidenzia BCG, non sarà segnato da rotture improvvise ma dalla capacità dei player di scalare in modo sostenibile, garantendo fiducia, solidità e valore nel tempo.

Fintech: come cresce il mercato

Il 2024 è stato l’anno del ritorno alla solidità. I ricavi globali del settore fintech sono cresciuti del 21%, superando i 320 miliardi di dollari, contro il +13% del 2023 e appena il +6% dell’intero comparto finanziario tradizionale.

Ancora più significativo è il ritorno diffuso alla redditività: il 69% delle fintech quotate è ora profittevole, grazie a una gestione più efficiente dei costi, al focus sui business core e all’integrazione con banche e istituzioni finanziarie.

BCG distingue oggi due archetipi principali:

  • Scaled Winners: grandi piattaforme globali come Adyen, Revolut, Stripe, PayPal, Ant Group. Queste aziende hanno superato la fase “startup” e operano ormai come infrastrutture finanziarie globali, spesso in partnership con banche e regolatori.
  • Emerging Disruptors: nuove generazioni di player verticali specializzati in AI, regtech, embedded finance, pagamenti digitali e finanza sostenibile, che puntano sull’innovazione tecnologica per differenziarsi.

Nonostante la crescita, il fintech ha penetrato solo il 3% dei ricavi globali di banche e assicurazioni, con ampi spazi ancora da conquistare in aree come il credito, l’assicurazione e la gestione del risparmio.

L’evoluzione futura

Il report individua tre grandi direttrici di sviluppo che segneranno la prossima fase della rivoluzione fintech:

  1. Convergenza tra fintech e banche tradizionali
    La competizione evolve in cooperazione. Sempre più spesso, banche e fintech stringono partnership strategiche per condividere licenze, tecnologie e canali distributivi. L’obiettivo è combinare la solidità regolamentare delle banche con l’agilità e l’esperienza utente dei nuovi player digitali.
  2. Finanza integrata (embedded finance)
    I servizi finanziari diventano parte nativa di ecosistemi non finanziari – dall’e-commerce alla mobilità fino al retail – permettendo di offrire credito, assicurazioni o pagamenti direttamente al punto di bisogno. Questo modello amplia il mercato potenziale e ridefinisce il rapporto con il cliente, spostando il focus dall’intermediario al servizio.
  3. AI e dati come leve competitive
    Le fintech più evolute stanno già sfruttando l’intelligenza artificiale generativa e agentica per automatizzare processi di rischio, personalizzare l’offerta e prevedere i comportamenti di spesa. Questo si traduce in maggiore efficienza, fidelizzazione e marginalità.

Infine, la geografia dell’innovazione si riequilibra: Asia e America Latina mostrano i tassi di crescita più alti, trainate da popolazioni giovani e digitali; Europa e Stati Uniti si concentrano invece su regolazione, interoperabilità e collaborazione pubblico-privato.

IDEE DI INVESTIMENTO

Il futuro del fintech, secondo l’analisi BCG, sarà definito non dalla discontinuità, ma dalla capacità di scalare in modo sostenibile, costruendo fiducia e valore duraturo per investitori e clienti. Per gli investitori, il fintech rappresenta un settore tematico di lungo periodo con un potenziale di crescita ancora elevato, ma che richiede selettività e un orizzonte temporale medio-lungo.

Ecco alcune linee guida per orientarsi:

  • Puntare su fondi globali diversificati, che combinano Scaled Winners e nuove realtà emergenti.
  • Preferire gestori con focus su innovazione tecnologica e sostenibilità, due driver ormai strutturali del settore.
  • Valutare l’esposizione a mercati in rapida crescita (Asia e America Latina), dove la digitalizzazione finanziaria è più accelerata.
  • Monitorare le partnership tra fintech e istituzioni tradizionali, che rappresentano un fattore chiave di solidità e crescita.

Per approfondire le opportunità concrete nel fintech europeo e i rendimenti potenziali, leggi la nostra analisi dedicata Fintech in Europa: quali sono i rendimenti su cui investire.

NOTE

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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