Non è più solo una questione di crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) superiore a quello dei Paesi sviluppati. I dati economici e le valutazioni indicano che i Paesi emergenti sono ancora una buona idea a patto che si prenda in considerazione l’effetto valuta. Un apprezzamento delle valute dei mercati emergenti nel corso di quest’anno, secondo l’analisi di Patrick Zweifel, Chief Economist di Pictet Asset Management può offrire agli investitori una fonte di rendimento extra, con buona pace della volatilità.

Questo ragionamento vale soprattutto per gli investitori in reddito fisso che spesso ignorano i tassi di cambio e che, invece, possono erodere o aumentare i rendimenti di un portafoglio obbligazionario in maniera significativa. Ogni valuta è diversa, ovviamente. Per Pictet, in un’ottica di medio termine, il potenziale per un apprezzamento su larga scala delle valute dei mercati emergenti rispetto al dollaro USA, con un conseguente aumento dei rendimenti totali provenienti dal debito in valuta locale.

Ma non c’è solo questo. Dato l’aumento generalizzato della volatilità, l’approccio verso l’investimento in mercati emergenti deve cambiare, secondo l’analisi dal titolo La fiducia va meritata a cura di Mauro Ratto, Head of Emerging Markets di Amundi. «Le le obbligazioni a breve scadenza possono offrire un carry interessante con basso rischio tassi rispetto ad altri settori del reddito fisso», ha scritto Ratto. «In assenza di grandi sconvolgimenti ci aspettiamo ritorni in media del 4-5% nel 2018 nel debito dei mercati emergenti in valuta forte e del 7-8% per quelli denominati in valuta locale».

IDEE DI INVESTIMENTO

I Paesi emergenti hanno un ruolo rilevante in un asset allocation strategica ormai da tre anni a questa parte. L’aumento della volatilità sui mercati in questa fase spinge ad essere ancora più selettivi perché diventa difficile individuare le opportunità legate al singolo Paese, settore o azienda ed evitare le aree di maggior rischio. «Nel valutare le opportunità di questi mercati, oltre agli scenari economici e al rischio geopolitico, riteniamo che sarà cruciale analizzare la vulnerabilità agli shock esterni», sottolinea Ratto di Amundi. «A nostro avviso, i rischi più elevati sono correlati a una stretta della Fed più rapida del previsto». Per Ilan Furman, gestore azioni dei mercati emergenti globali di Columbia Threadneedle Investments i mercati emergenti sono meglio impostati per reggere alla e per resistere a un ciclo di politica monetaria restrittiva da parte degli Stati Uniti.

Ecco i migliori fondi obbligazionari Paesi emergenti in valuta locale (Categoria Morningstar: Obbligazionari Paesi Emergenti Valuta locale):

Migliori fondi Obbligazionari emergenti in valuta locale per rendimento a 3 anni

ProdottoRendimento 3yRendimento 1y
Rubrics Emerg Mkts Fxd Inc UCITS A USD3,66%-6,94%
DPAM L Bonds Emerging Markets Sustainable2,34%-2,23%
Barings EM Local Debt A USD Acc2,14%-0,46%
T. Rowe Price Emerg Lcl Mkts Bd Q EUR1,41%-2,33%
Loomis Sayles Em Debt & Ccies Q/A USD1,28%-1,58%
BGF Emerging Markets Lcl Ccy Bd A21,19%-3,91%
AB SICAV I Em Mkt Lcl Ccy Dbt I2 USD Acc1,13%-2,78%
Threadneedle EM Local Z Inc GBP1,11%-1,96%
Old Mutual Local Ccy EM Dbt I USD Acc0,73%-2,51%
Fidelity Em Mkt Lcl Ccy Dbt Y-Acc-USD0,41%-2,25%
Capital Group EM Lcl Ccy Dbt(LUX) Z0,35%-4,66%
TCW Fds Emerging Mkts LC Income AU0,10%-2,91%
Nella tabella, i migliori fondi obbligazionari emergenti in valuta locale ordinati per rendimento positivo da marzo 2015 a marzo 2018. Fonte: Morningstar Direct. Dati % in euro disponibili al 23 marzo 2018. I rendimenti a tre anni sono annualizzati. Sono stati selezionati solo i fondi disponibili alla vendita in Italia.

 

Per selezionare i fondi più indicati per te utilizza il fund selector di Online SIM.

Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Articolo precedente

Facebook e Web Tax non fermano i fondi azionari tecnologia

Articolo successivo

Perché la Cina nell’era Trump può diventare un ottimo affare

Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

Link ai social:

Nessun commento

Lascia un commento

Ho preso visione dell'informativa


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.