Nel 2025 i mercati obbligazionari stanno vivendo una fase di rinnovata attenzione, complici le dinamiche dei tassi di interesse, le politiche monetarie delle banche centrali e il ritorno di rendimenti più appetibili. Ma conviene davvero investire in fondi obbligazionari oggi? E quali scegliere? In questa guida scoprirai come funzionano i fondi obbligazionari, quali rendono di più, come gestire i rischi e cosa fare se il tuo fondo è in perdita.

Obbligazioni: come funzionano

Le obbligazioni sono strumenti finanziari emessi da enti pubblici o privati per raccogliere capitale. In cambio, l’emittente si impegna a restituire il capitale a scadenza e a pagare un interesse periodico (cedola). Il valore di mercato di un’obbligazione può variare nel tempo in base ai tassi di interesse, al rischio di credito e ad altri fattori macroeconomici.

Cosa sono i fondi obbligazionari

I fondi obbligazionari sono strumenti di investimento collettivo che investono prevalentemente in obbligazioni. In pratica, affidando il proprio capitale a un fondo, si delega a un gestore il compito di selezionare un portafoglio diversificato di titoli obbligazionari. Sono adatti a investitori con un profilo di rischio medio basso che desiderano una fonte di reddito più stabile rispetto alle azioni. Per approfondire, puoi leggere anche questa guida ai fondi obbligazionari.

Tipologie di fondi obbligazionari

Esistono diverse categorie di fondi obbligazionari, differenziati in base a:

  • Durata: breve, media o lunga (a seconda della scadenza media dei titoli in portafoglio).
  • Area geografica: fondi obbligazionari globali, europei, emergenti, USA.
  • Tipo di emittente: governativi, corporate (società), sovranazionali.
  • Rating creditizio: investment grade (alta qualità), high yield (più rischiosi ma potenzialmente più redditizi).

Questa varietà consente una personalizzazione del portafoglio in base al profilo di rischio e all’orizzonte temporale.

Obbligazioni ad alto rendimento (High Yield)

Le obbligazioni High Yield sono titoli emessi da società con rating inferiore all’investment grade. Offrono un rendimento superiore per compensare un rischio di insolvenza maggiore. Vanno valutate con attenzione:

  • Pro: rendimenti potenzialmente elevati, decorrelazione rispetto ai titoli governativi.
  • Contro: maggiore volatilità, rischio di perdita del capitale.
  • Quando inserirle in portafoglio: se si ha un orizzonte di medio-lungo termine, una buona tolleranza al rischio e si desidera una parte più dinamica all’interno del portafoglio obbligazionario.

Fondi obbligazionari: andamento nel 2025

Negli ultimi 12 mesi, i fondi obbligazionari hanno mostrato segnali di ripresa dopo un biennio difficile. Il rialzo dei tassi ha fatto scendere i prezzi dei bond, ma ora che i tassi hanno cominciato a scendere o si sono stabilizzati, i fondi stanno beneficiando di:

  • Rimbalzo dei prezzi obbligazionari.
  • Cedole più elevate rispetto al passato.
  • Maggiore appetibilità rispetto ai conti deposito.

Fattori chiave nel 2025:

  • Politiche monetarie di BCE e Fed in fase di allentamento, ma con margini ancora limitati.
  • Inflazione in progressivo rallentamento, ma soggetta a possibili sorprese.
  • Crescita economica debole, con segnali misti da USA e area euro.

Cosa aspettarsi:

Nel secondo semestre 2025, i fondi obbligazionari potrebbero beneficiare del contesto di tassi in calo, ma i rendimenti resteranno moderati e soggetti a volatilità. I fondi a lunga duration potranno essere favoriti, ma solo in uno scenario di tagli decisi e sostenuti dei tassi. In un’ottica prudente, è consigliabile mantenere una buona diversificazione tra duration e tipologia di emittenti.

Portafoglio obbligazionario: come costruirlo

Un portafoglio obbligazionario equilibrato dovrebbe:

  • Diversificare per area geografica e tipo di emittente.
  • Includere una parte a breve termine per la liquidità.
  • Valutare il mix tra titoli a tasso fisso e variabile.
  • Inserire una quota moderata di High Yield per aumentare il rendimento.
  • Utilizzare fondi attivi e passivi (ETF) per combinare flessibilità e costi contenuti.

Fondi obbligazionari in perdita: cosa fare

Vedere il proprio fondo in perdita non è mai una buona scelta, ma è importante valutare il contesto:

  • Non vendere impulsivamente. Se il fondo è in perdita a causa di una fase di mercato, potrebbe recuperare nel medio termine.
  • Controlla la duration. I fondi con durata lunga risentono maggiormente dei rialzi dei tassi, ma beneficiano dei ribassi futuri.
  • Ribilancia. Una buona idea è ridurre l’esposizione a fondi troppo volatili e aumentare quelli più difensivi.
  • Valuta l’orizzonte temporale. Se si investe con un’ottica di lungo termine (3-5 anni), le oscillazioni di breve periodo sono meno rilevanti.

Fondi obbligazionari: rischi da conoscere

Sebbene i fondi obbligazionari siano spesso considerati strumenti a rischio contenuto rispetto ai fondi azionari, è importante conoscerne le potenziali criticità. Ecco i principali rischi da valutare prima di investire:

  • Rischio tasso

    L’aumento dei tassi d’interesse comporta una diminuzione del valore di mercato delle obbligazioni a tasso fisso. Di conseguenza, i fondi che le detengono possono registrare una performance negativa, soprattutto se hanno una duration elevata.

  • Rischio credito

    Se un emittente obbligazionario subisce un downgrade da parte delle agenzie di rating o va incontro a default, il valore dei suoi titoli scende. Questo impatta direttamente sul valore del fondo, in particolare se investe in obbligazioni corporate o ad alto rendimento (High Yield).

  • Rischio liquidità

    Alcuni fondi possono includere titoli poco scambiati sul mercato. In condizioni di mercato difficili, la vendita di questi strumenti potrebbe avvenire solo applicando sconti significativi, con una perdita potenziale per il fondo.

  • Rischio cambio

    I fondi che investono in obbligazioni denominate in valute diverse da quella dell’investitore (per esempio, dollaro o yen) sono esposti al rischio di oscillazioni del tasso di cambio. Movimenti sfavorevoli possono ridurre i rendimenti anche se l’obbligazione ha performato bene.

IDEE DI INVESTIMENTO

Per contenere i rischi dei fondi obbligazionari è fondamentale diversificare tra aree geografiche, duration e qualità creditizia degli emittenti. L’utilizzo di fondi con copertura valutaria può ridurre il rischio cambio, mentre una buona pianificazione dell’orizzonte temporale aiuta a gestire meglio la volatilità legata ai tassi. Infine, è utile monitorare regolarmente il portafoglio e adeguarlo in base all’evoluzione del contesto macroeconomico.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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