Le manovre messe in atto dalle banche centrali stanno dando il risultato atteso, il taglio dei tassi è sempre più vicino e nonostante le tensioni in Medio Oriente i rischi sono bilanciati. E’ quanto emerge dall’analisi macroeconomica dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) che ad aprile ha aggiornato al rialzo le prospettive di crescita dell’economia globale confermando che non ci sarà recessione e nemmeno stagflazione. In particolare.

  • La crescita si mantiene sopra il 3%. L’economia globale manterrà il tasso di crescita del 3,1% già realizzato nel 2023 e salirà al 3,2% nel 2025. L’outlook economico OCSE di aprile ha quindi rivisto al rialzo le attese rispetto a quello di febbraio che vedeva una crescita del 2,9% nel 2024 e del 3% nel 2025.
  • L’inflazione cala rapidamente. A dare sostegno alla ripresa c’è il calo dell’inflazione che è stato più rapido del previsto tranne che negli Stati Uniti dove i prezzi aumenteranno del 2,5% anziché del 2,2% nel 2024. In generale, ci sono le basi per le principali banche centrali per iniziare una stagione di tagli dei tassi a partire dal secondo semestre 2024.

La ripresa non è uguale per tutti

La crescita economica, e soprattutto la sua velocità, non sarà uguale per tutti i Paesi a livello globale. Ecco le previsioni di crescita attese ad aprile 2024 (contro quelle attese a febbraio 2024).

  • Europa a tante facce. La debolezza della Germania continuerà a pesare sulla zona euro. La crescita sarà dello 0,7% nel 2024 (contro lo 0,6% della previsione precedente) per salire all’1,5% nel 2025 (contro l’1,3% precedente), quando un’inflazione più bassa e il taglio dei tassi aumenteranno il potere d’acquisto delle famiglie.
  • Stati Uniti in salita. Nell’anno delle elezioni presidenziali, gli Stati Uniti sono il Paese che ha la revisione di crescita al rialzo più alta. L’economia americana dovrebbe salire del 2,6% nel 2024 (era al 2,1% nella previsione precedente) e dell’1,8% nel 2025.
  • La Cina sostenuta dalle manovre fiscali. Anche l’economia cinese dovrebbe crescere più velocemente del previsto sostenuta dallo stimolo fiscale. La crescita attesa nel 2024 è del 4,9% e del 4,5% nel 2025 (erano rispettivamente il 4,7% e il 4,2% nella previsione precedente).
  • Giappone lenta salita. L’aumento dei redditi, la politica monetaria accomodante e i tagli fiscali temporanei aiuteranno il tasso di crescita del Giappone che dovrebbe passare dallo 0,5% del 2024 all’1,1% del 2025, (le attese erano all’1% per entrambi gli anni nella previsione precedente).
  • Gran Bretagna declassata. Nel giro mondiale dell’economia, la Gran Bretagna è uno dei pochi Paesi ad essere stato declassato dall’OCSE. La previsione di crescita è dello 0,4% nel 2024 (era lo 0,7% precedentemente) e all’1% nel 2025 (contro l’1,2% previsto a febbraio).

Quale sarà la direzione dei tassi

Una forte crescita degli Stati Uniti e un’Europa più lenta nel breve termine, sta creando un panorama macroeconomico misto. Questo si tradurrà in una tempistica differente di taglio dei tassi di interesse, con la Banca Centrale Europea pronta a tagliare prima della Fed. In particolare:

  • Europa più vicina al taglio. L’inflazione nell’Eurozona ad aprile 2024 è rimasta stabile al 2,4% su base annua, secondo dati Eurostat. Questo dà forza alla Banca Centrale Europea (BCE) per confermare il primo taglio dei tassi nella riunione che si terrà il 6 giugno 2024.
  • L’America aspetta le elezioni. Nella riunione di maggio 2024 la Federal Reserve (FED) ha lasciato fermi, sui massimi da 23 anni a questa parte, i tassi di interesse (tra il 5,25% e il 5,50%). La decisione è stata motivata con un’inflazione ancora troppo alta rispetto all’obiettivo del 2%. Il cambio di programma della FED era atteso dagli analisti che ora si aspettano un primo tagli solo nella riunione di novembre 2024.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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