Il disinvestimento dai fondi comuni può sembrare una soluzione immediata di fronte a un portafoglio in perdita. Ma vendere in un momento sbagliato può trasformare una flessione temporanea in una perdita reale, compromettendo i risultati a lungo termine.

Analizziamo insieme i costi del disinvestimento e i motivi per cui, oggi più che mai, conviene mantenere la rotta.

Cosa significa disinvestire un fondo

Disinvestire un fondo comune significa liquidare le quote possedute, convertendole in denaro disponibile sul proprio conto. L’operazione è semplice:

  • Online: basta un clic sulla piattaforma di investimento e la compilazione di alcuni moduli.
  • Tramite banca o consulente: occorre contattare l’intermediario, che inoltra la richiesta alla SGR (Società di Gestione del Risparmio).

Tuttavia, la semplicità operativa non deve far dimenticare le implicazioni finanziarie e fiscali della scelta.

Disinvestire un fondo vs sospendere un PAC

È importante distinguere tra disinvestire e sospendere un Piano di Accumulo (PAC):

  • Disinvestire = vendere tutte le quote e chiudere la posizione.
  • Sospendere il PAC = interrompere i versamenti, mantenendo investite le quote già acquistate.

Nel secondo caso, eviti di consolidare una perdita e lasci al fondo la possibilità di recuperare nel tempo.

Costi disinvestimento fondi

Prima di decidere di vendere, è essenziale conoscere tutti i costi associati al disinvestimento, indicati nel Key Information Document (KID) del fondo.

  1. Costi di uscita

Alcuni fondi prevedono commissioni di disinvestimento (in media fino all’1%) che riducono ulteriormente il rendimento.

  1. Costi di dismissione dei titoli

Il fondo deve vendere i titoli che compongono il portafoglio: queste operazioni possono avere costi di transazione, anche se molti intermediari applicano oggi costi nulli.

  1. Tassazione

Ogni vendita genera una plusvalenza (tassata al 26%) o una minusvalenza (compensabile nei quattro anni successivi). È importante fare una valutazione fiscale complessiva.

  1. Tempi di liquidazione

Il disinvestimento non è immediato: in media servono 5–7 giorni lavorativi, ma in alcuni casi anche fino a 15 giorni per ricevere la somma.

Disinvestire i fondi in perdita: un doppio errore

Vedere un segno “meno” nel proprio portafoglio provoca una reazione emotiva intensa: la voglia di liberarsi subito dal fondo che perde. Ma questa scelta, quasi sempre, è un doppio errore:

  1. La perdita diventa reale.
    Finché tieni il fondo, la perdita è solo potenziale. Disinvestendo, la rendi definitiva e impedisci al capitale di recuperare.
  2. Rischi di perdere il rimbalzo del mercato.
    La storia insegna che i mercati alternano fasi di rialzo e ribasso. Chi vende nei momenti di tensione spesso resta fuori quando inizia la ripresa.

Una semplice correzione del mercato non è un motivo sufficiente per disinvestire. Lo è, invece, solo se il fondo non è più coerente con la tua strategia o il tuo profilo di rischio.

Per evitare di farsi prendere dal panico e gestire al meglio i propri investimenti ascolta il nostro podcast realizzato con il contributo dell’economista Nicola Zanella.

Come gestire le perdite in modo consapevole

Perché adesso non conviene disinvestire

Il contesto attuale è caratterizzato da volatilità e incertezza macroeconomica, ma è proprio in questi momenti che serve sangue freddo.

Ecco perché oggi non conviene disinvestire:

  • Le correzioni di mercato sono parte normale del ciclo economico.
  • Disinvestire ora significa cristallizzare una perdita e perdere il potenziale di recupero.
  • I costi e i tempi di uscita possono peggiorare ulteriormente il rendimento.
  • I fondi comuni sono strumenti progettati per orizzonti di medio-lungo termine (almeno 5 anni).

Solo se un fondo è stato scelto male, o non risponde più agli obiettivi dell’investitore, il disinvestimento può essere giustificato.

Alternative intelligenti al disinvestimento

Vendere tutto non è quasi mai la soluzione. Prima di disinvestire, considera queste opzioni:

  1. Rivedi la pianificazione finanziaria
    Controlla che obiettivi, rischio e orizzonte temporale siano ancora coerenti con la tua situazione.
  2. Analizza il portafoglio nel complesso
    Concentrarsi su un solo fondo in perdita può essere fuorviante: valuta il rendimento globale del portafoglio.
  3. Sospendi (non chiudere) un PAC
    Interrompi i versamenti, ma lascia lavorare il capitale già investito.
  4. Ribilancia il portafoglio
    Puoi ridurre l’esposizione su alcune aree e aumentarla su altre, senza disinvestire completamente.
  5. Sfrutta il momento per mediare al ribasso
    Investire in fasi di mercato negative consente di abbassare il prezzo medio di carico, migliorando le prospettive di rendimento futuro.

La forza del tempo nell’interesse composto

Il tempo è l’alleato più potente dell’investitore. Mantenere il fondo nel lungo periodo permette di:

  • Smussare la volatilità dei mercati;
  • Sfruttare l’interesse composto, che reinveste i rendimenti generati;
  • Aumentare la probabilità di guadagno, come mostrano le statistiche sui fondi detenuti per più di 5 anni.

Un fondo comune va pensato per durare almeno 5 anni, ma spesso 10–15 anni sono l’orizzonte ideale per raggiungere i propri obiettivi.

Scopri in questo articolo Cos’è e come funziona l’interesse composto.

IDEE DI INVESTIMENTO

Il disinvestimento può sembrare una via rapida per limitare i danni, ma nella maggior parte dei casi significa bloccare le perdite e rinunciare al potenziale di recupero. Meglio fermarsi, analizzare la strategia complessiva e, se necessario, ribilanciare o sospendere temporaneamente i versamenti.

Nel mondo degli investimenti, la pazienza è la chiave: chi resta investito, nel tempo, è spesso anche chi ottiene i migliori risultati. In questa fase di mercato che è caratterizzata da tanti cambiamenti economici la massima diversificazione è la prima difesa.

Per una pianificazione coerente e di lungo termine, Online SIM mette a disposizione due strumenti per gestire l’asset allocation e investire con un orizzonte di lungo termine.

  • I Piani di Accumulo che consentono di domare la volatilità e sono adatti per investire su megatrend e temi legati ai grandi cambiamenti socio-economici.
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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

*Articolo pubblicato a gennaio 2023 e sottoposto a successive revisioni

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