Nell’ultimo anno l’indice Eurostoxx 600, rappresentativo del mercato azionario Europa, ha sovraperformato gli indici americani. Ora però lo scenario sembra cambiare: secondo le analisi di Goldman Sachs e un sondaggio condotto da Bank of America Corp, l’interesse per le azioni europee è diminuito a settembre. D’altra parte, i gestori di fondi non appaiono del tutto pessimisti: dal sondaggio emerge infatti che nessun partecipante prevede cali superiori al 5%. Potrebbe essere il momento di cambiare rotta? Facciamo il punto.

L’America riparte con la Fed

Il 17 settembre 2025 la Federal Reserve ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base, primo intervento del 2025, segnalando che ulteriori riduzioni sono probabili nei prossimi mesi. L’obiettivo dichiarato è sostenere l’economia, ma la decisione ha colpito i mercati per la sua tempistica: “Tagliare i tassi con un’inflazione così alta è una mossa insolita. I mercati sembrano dare per scontato che la Fed abbia in un certo senso deciso quale parte del suo doppio mandato è disposta a buttare sotto l’autobus.”

La reazione non si è fatta attendere: i futures azionari statunitensi sono saliti, i rendimenti dei Treasury sono scesi e i titoli sensibili ai tassi hanno guidato il rialzo. Tra i protagonisti, Nvidia Corp. e Tesla Inc., che hanno spinto l’indice S&P 500 verso nuovi massimi storici. Anche i titoli a minore capitalizzazione hanno beneficiato: i futures sul Russell 2000 hanno registrato un +1,4%.

I dubbi sulla tenuta dell’Europa

Mentre gli Stati Uniti accelerano, in Europa cresce l’incertezza. Gli investitori globali guardano con cautela al mercato azionario europeo, in attesa che la Germania realizzi le promesse di una riforma fiscale strutturale. Secondo gli strategist di Goldman Sachs, senza un chiaro impegno politico e misure concrete, il rally dell’azionario europeo rischia di indebolirsi.

European Stocks Are Trailing US, Chinese Peers

Dopo un avvio positivo nel 2025, lo Stoxx 600 ha perso slancio. Nelle ultime settimane gli investitori sono tornati a privilegiare gli asset statunitensi, sostenuti da segnali di crescita economica resiliente e dal nuovo ciclo di tagli dei tassi.

Il rinnovato entusiasmo per l’intelligenza artificiale ha rafforzato ulteriormente i colossi tecnologici USA, alimentando il rally dell’S&P 500, che ha segnato un +12% da inizio anno e nuovi record. Al confronto, lo Stoxx 600 si è fermato a +8,6%, restando al di sotto dei massimi toccati a marzo.

Il sondaggio di Bank of America Corp. conferma la perdita di appeal delle azioni europee: l’allocazione è diminuita a settembre. Tuttavia, i gestori non prevedono scenari drammatici: nessuno si attende correzioni superiori al 5%, segnale che il sentiment resta debole ma non catastrofico.

È momento di lasciare l’Europa?

Per un investitore retail in fondi comuni, la domanda è cruciale: ha senso ridurre l’esposizione sull’azionario europeo?

Le analisi indicano tre punti chiave da valutare:

  1. Diversificazione geografica. L’azionario USA sta beneficiando di politiche monetarie più espansive e di un traino tecnologico che in Europa manca. Un’esposizione bilanciata ai diversi mercati può mitigare i rischi.
  2. Cautela sull’Europa. L’Eurostoxx 600 ha rallentato e la mancanza di riforme concrete in Germania pesa sulla fiducia degli investitori. Non si prevedono crolli, ma neppure accelerazioni importanti.
  3. Gestione attiva nei fondi. In una fase di incertezza, affidarsi a gestori professionali capaci di selezionare titoli e settori resilienti può fare la differenza rispetto a un’esposizione passiva.

IDEE DI INVESTIMENTO

In sintesi, non è ancora il momento di “abbandonare” l’Europa, ma di riposizionarsi con attenzione, sfruttando fondi comuni flessibili e ben diversificati. Il contesto resta sfidante: chi investe deve guardare oltre il breve termine e mantenere un portafoglio equilibrato, pronto a cogliere opportunità globali senza rinunciare alla prudenza.

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Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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