Se chiedete a un grande gestore qual è la cosa più difficile quando si investe, nove volte su dieci vi risponderà: il market timing. Perché cercare di comprare prima di un rialzo e di vendere prima di un ribasso è una pratica complessa anche per i professionisti che, non a caso, si specializzano in questo tipo di strategia che anticipa il mercato, minimizzando i rischi di errore.
Per un risparmiatore non professionale la strada del market timing è decisamente più difficile.
Entrare sul mercato attraverso un fondo, azionario od obbligazionario che sia, è già una prima scelta giusta, ma se si vuole contenere ancora di più il rischio, c’è uno strumento antico come il risparmio gestito che ancora oggi però è il più valido: il Piano di Accumulo del Capitale (PAC). C’è solo l’imbarazzo della scelta: qui trovi l’offerta di Online Sim con oltre 1.500 fondi selezionati. Ecco cinque ragioni che fanno di questo strumento d’investimento un sempreverde.
È facile da capire. La prima caratteristica del PAC è la facilità d’uso: basta avere un conto corrente decidere quanto voler risparmiare con una cadenza regolare – di solito ogni mese, ma può essere anche trimestrale o semestrale – senza concentrare tutto in un unico investimento in un solo momento, con il vantaggio di bilanciare gli alti e bassi del mercato. Inoltre le rate dei Piani di Accumulo possono essere anche molto basse e accessibili a tutti, a partire da soli 50 euro.
Ingresso graduale sul mercato. La seconda caratteristica chiave del PAC consiste in una modalità di accesso al mercato graduale. In questo caso si deve essere consapevoli che questo comporta un’opportunità e una rinuncia: se il mercato sale, infatti, si perdono teoricamente tutti i guadagni che si avrebbero investendo l’intero importo subito. Ma bisogna tener presente il concetto si ribalta in positivo nel caso che il mercato scenda.
Protegge in caso di ribassi. La conferma che il Pac sia uno strumento utile in caso di ribasso dei mercati è arrivata da un studio della società di gestione Vanguard che ha analizzato il mercato americano dal 1926 al 2011.
Il risultato è che nel 67% dei casi il portafoglio investito in un’unica soluzione ha sovraperformato quello costruito tramite il PAC, in media del 2,3% su base decennale, ma durante le fasi di mercato ribassiste, l’investimento tramite PAC ha aiutato a contenere le perdite, soprattutto se si fosse entrati subito prima di una crisi come nel 2007.
Diversifica al massimo il rischio. La protezione è possibile grazie al fatto che affidando il denaro a un fondo d’investimento si ha la possibilità di godere della diversificazione del rischio e di una gestione professionale del proprio denaro. I piani di accumulo in fondi comuni, infatti, sono strutturati in modo da proteggere il capitale dalla volatilità dei mercati finanziari.
Aiuta a pianificare il futuro. Un’altra caratteristica a favore del PAC è che dà una disciplina di investimento a chi risparmia e aiuta a pianificare i risparmi. Avere l’impegno di accantonare una somma in maniera periodica, infatti, consente di darsi degli obiettivi di lungo termine. Ma non solo. Anche dal punto di vista psicologico è un buon antidoto alla paura quando i mercati traballano. C’è solo l’imbarazzo della scelta.
Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
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