Da qualunque parte dell’Oceano la si guardi, la stretta monetaria da parte delle banche centrali è cominciata. Il rialzo dei tassi unito alla fine delle politiche accomodanti è destinato a cambiare il rapporto rischio e rendimento, spostando il focus sulla qualità dei titoli, soprattutto quando si parla di obbligazioni. Secondo l’analisi di Chris Iggo, Cio obbligazionario di Axa Investment Managers, il premio al rischio sta salendo perché quando la dinamica dei tassi è in ascesa il rischio di credito non è mai uniforme. E la situazione è destinata a proseguire dato che la Banca centrale americana (FED) ha già annunciato un paio di rialzi entro la fine dell’anno, mentre la Banca centrale europea (BCE) ha dati tempi certi per la fine del Quantitative easing (Qe).

In questo scenario, gli investitori obbligazionari sono ancora una volta i più penalizzati sul fronte dei rendimenti. Le previsioni sono per un aumento della volatilità del rischio di credito nei prossimi mesi e dopo l’annunciata fine del Qe, le obbligazioni corporate sono l’unico porto sicuro nel mare agitato del mercato obbligazionario. «I fondamentali corporate non ci preoccupano al momento perché anche se i livelli di indebitamento sono in crescita sono compensati da un contesto macroeconomico positivo», ha detto Jennifer Catlow, Investment Director, Multi-Asset Investing di Aberdeen Standard Investments. I tassi di interesse in crescita, secondo l’analisi di Catlow, anche a causa dell’atteso aumento dell’inflazione sono fortemente penalizzanti per le obbligazioni a tasso fisso, mentre gli spread creditizi sui titoli di Stato sono in prospettiva storica poco interessanti.

La parola d’ordine in questa fase è qualità. Secondo l’analisi di Alasdair Ross, Gestore Corporate Bond di Columbia Threadneedle Investments, la ripresa economica gioca a favore delle obbligazioni corporate. «I fondamentali si confermano solidi facendo registrare un impulso di crescita nelle principali regioni, a sostegno degli utili societari», ha sottolineato Ross. «Il rischio di insolvenza è limitato negli Stati Uniti e in Europa: il ciclo del credito corporate, tuttavia, si trova in una fase piuttosto avanzata e a beneficiare della solidità degli utili sono per lo più gli azionisti, specialmente nel segmento investment grade».

IDEE DI INVESTIMENTO

Alla ricerca di qualità e valutazioni interessanti, i rendimenti obbligazionari restano contenuti e gli spread creditizi relativi ancora ristretti rispetto alla media storica. Posto che i rendimenti di mercato dovrebbero restare modesti anche nei prossimi mesi, la scelta secondo i gestori è anche di rischio:

  • Il rischio è medio-basso con la strategia che punta sui titoli investment grade, solitamente si considera come soglia limite inferiore il rating BBB e sottintende una qualità medio-alta dello strumento finanziario.

    La Top ten dei fondi obbligazionari corporate Euro

    ProdottoRendimento 1yRendimento 3y
    BlueBay Investment Grade Bd B EUR1,98%2,41%
    Nordea 1 - European Financial Debt Fund Classe Bp Eur1,62%5,10%
    Nordea 1 - European Covered Bond Fund Classe BP Eur1,20%2,36%
    Schroder ISF EURO Crdt Convct C Acc EUR1,19%4,80%
    BNY Mellon European Credit EUR X Acc1,07%3,06%
    UBS (Lux) IF Euro Corporate Bonds BA0,97%2,75%
    T. Rowe Price Euro Corporate Bond Z EUR0,96%3,28%
    Insight Sust Euro Corp Bd S EUR Acc0,96%2,94%
    Kempen (Lux) Euro Credit Plus I0,95%3,16%
    PIMCO GIS Euro Credit Instl EUR Acc0,88%3,22%
    Nella tabella, i fondi obbligazionari euro che investono in corporate bond ordinati per rendimento a un anno. Fonte: Morningstar Direct. Dati % in euro disponibili al 22 giugno 2018. Il rendimento a 3 anni è annualizzato.
  • Il rischio è alto con la strategia che prende in considerazione i cosiddetti fallen angel, ex bond con rating investment grade, che sono state degradate a livello high yield.

    La Top ten dei fondi obbligazionari high yield euro

    ProdottoRendimento 1yRendimento 3y
    BGF European High Yield Bond D2 EUR2,10%---
    Barings European High Yield Bd S EUR Acc2,00%5,88%
    BlueBay High Yield Bond B EUR1,97%3,53%
    UBAM FCP Euro High Yield Solution IC1,86%4,08%
    BlueBay High Yield Corp Bd I EUR1,74%3,25%
    Muzinich Europeyield HEUR Acc A1,66%4,88%
    Janus Henderson Hrzn Euro HY Bd A3 EUR1,62%4,79%
    Nordea 1 - European High Yield Bond Fund Classe E (acc)1,59%5,40%
    R Euro High Yield IC EUR1,40%3,42%
    UBAM Euro High Yield Solution IC EUR1,34%---
    Nella tabella, i migliori fondi obbligazionari high yield area euro ordinati per rendimento a un anno. Fonte: Morningstar Direct. Dati % in euro disponibili al 22 giugno 2018. Il rendimento a 3 anni è annualizzato.

 

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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