Anche il più scettico tra i consumatori che dichiarava di non voler acquistare nulla online si è dovuto convertire all’e-commerce durante la pandemia da Covid-19. I lunghi periodi di lockdown delle città hanno modificato per sempre le abitudini delle persone, non solo per quanto riguarda gli acquisti. cambiato i comportamenti online delle persone. Secondo l’analisi di Euromonitor International lanciata all’inizio del 2020 e poi corretta in corso di pandemia, adattarsi a una nuova normalità, in cui flessibilità e adattabilità sono diventati lo standard, sarà indispensabile.

L’impatto di Covid-19 sulle 10 principali tendenze globali dei consumatori identificate nel rapporto annuale di Euromonitor International mette in evidenza il lato della domanda che punta su: automazione delle operazioni per fare ordini e consegne senza contatto ha avuto un’accelerazione inaspettata grazie al virus e potrebbe diventare un’abitudine consolidata; case multifunzionali dove spostare tutte le attività (lavoro, insegnamento, shopping, esercizio fisico e socializzazione) nel mondo virtuale. Da report emerge anche una maggiore disponibilità a condividere i dati personali a beneficio della salute pubblica.

Da questi bisogni discendono trend disruptive per Internet e il settore della tecnologia e diventano macrotrend di investimento secondo l’analisi di Morgan Stanley che ne individua in particolare tre su cui aziende e governi agiranno per superare la pandemia:

  • La sharing mobility deve ripensare il business. Le aziende del settore hanno visto precipitare i ricavi, poiché i blocchi hanno drasticamente ridotto i passeggeri. Per rimanere a galla, queste aziende hanno diversificato usando i mezzi per supportare le spedizioni online, aiutando i piccoli rivenditori a consegnare prodotti e competere meglio con i giganti dell’e-commerce. Questo modello di business potrebbe rimanere anche a fine emergenza in particolare sul mercato americano dove le società di ride sharing possono cercare di aumentare i servizi ausiliari e offrire prezzi più bassi, regolamentando il lavoro.
  • L’industria dei videogiochi va verso il consolidamento. Dall’inizio della diffusione del coronavirus, gli editori di videogiochi (sia PC/console, sia mobile) hanno visto un aumento del coinvolgimento dei giocatori e della monetizzazione in-game. Gli e-sports sono un mercato fiorente che post pandemia potrebbe consolidarsi attraverso una serie di fusioni tra editori di giochi o anche tra editori e big della tecnologia.
  • Il ruolo del Big Tech in medicina diventa centrale. La grande tecnologia ha contribuito a limitare la diffusione di Covid-19, con alcune aziende che hanno investito per testare e rilevare meglio la diffusione della malattia. Le organizzazioni sanitarie globali hanno utilizzato l’apprendimento automatico, l’intelligenza artificiale, il cloud computing e gli strumenti di sicurezza nel tentativo di contenere il virus. Da questo modo di operare non si tornerà indietro: restano da risolvere i problemi di accesso ai dati, la privacy e il tempo che ci vorrà per trovare la soluzione alla pandemia.

IDEE DI INVESTIMENTO

La crisi provocata dal Covid-19 ha messo alla prova persone, famiglie, società, governi e mercati d’investimento in tutto il mondo. Ma da una crisi nasce sempre un’opportunità e secondo l’analisi di Columbia Threadneedle Investments i trend che stanno emergendo cambieranno per sempre le economie e i mercati.

In particolare, Columbia Threadneedle Investments vede un’accelerazione dei principali trend tecnologici che vedono Internet al centro come: il diffondersi dello smart working, l’accelerazione dell’e-commerce e dei pagamenti digitali, una maggiore fiducia nelle Big Tech, l’affermarsi della salute digitale. Tutti questi trend sono una buona opportunità di investimento nel lungo termine.

Per investire sulla distruption di Internet post-Covid-19 ci sono fondi azionari specializzati che investono sule aziende della tecnologia (Categoria Morningstar: Azionari Settore Tecnologia)

La Top 5 dei fondi azionari che investono sulla digitalizzazione

ProdottoRendimento 1yRendimento YTD
BGF World Technology Fund Classe E240,30%28,42%
Polar Capital Funds PLC - Polar Capital Global Technology Fund Income EUR35,24%20,56%
Franklin Technology Fund A (acc) EUR34,30%23,40%
Janus Henderson Horizon Fund - Global Technology Fund Eur Classe A33,12%17,22%
Jpm Us Technology D (acc) - Usd33,01%25,78%
Nella tabella i migliori fondi azionari che investono a livello globale sui trend della tecnologia ordinati per rendimento a un anno. Dati aggiornati a giugno 2020. Fonte: Morningstar.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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