Sono oltre 8.000 i satelliti che orbitano attorno alla Terra e svolgono funzioni di comunicazione, navigazione e ricerca scientifica. Il censimento fatto dalla United Nations Office for Outer Space Affairs (UNOOSA), l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa della cooperazione nello spazio, afferma che però solo la metà sono davvero attivi e rappresentano un valore. A sostenerlo è il rapporto del World Economic Forum in collaborazione con Deloitte dal titolo Amplyfing the Global Value of Earth Observation.

In particolare:

  • L’opportunità economica. Dai dati estratti osservando la Terra possono arrivare opportunità economiche di 700 miliardi da qui al 2030. Questo contribuendo direttamente all’abbattimento di 2 gigatonnellate di gas serra all’anno.
  • Il valore per il PIL globale. Il contributo cumulativo al Prodotto interno lordo (PIL) globale si stima possa essere di 3.800 miliardi di dollari entro il 2030. Sono 6 i settori che rappresenteranno il 94% del valore generato.

I settori chiave dell’economia dei satelliti

Secondo il rapporto WEF Deloitte, la maggior parte del valore che deriva dall’osservazione della Terra è dato dalle applicazioni industriali. Più un settore è tecnologicamente avanzato e più ha il potenziale di estrarre valore dai dati. Vediamo quali sono i 6 settori che possono sfruttare economicamente al meglio l’uso dei satelliti con ricadute positive per la salute del Pianeta.

  • Agricoltura. Pratiche agricole, pesca, allevamento di bestiame e legname utilizzano sempre più il telerilevamento e i dati per una produzione più efficiente. Anche per mettere in campo misure di adattamento. Si stima che l’uso delle informazioni derivanti dai satelliti potrebbe ridurre fino a 27 milioni di tonnellate le emissioni di gas serra prodotte ogni anno dai fertilizzanti.
  • Elettricità e servizi pubblici. Siti solari, eolici e idroelettrici sono stati tra i primi ad adottare dati di osservazione della Terra sia per selezionare il sito sia per la gestione delle infrastrutture di trasmissione. I dati sono un fattore chiave abilitante per le applicazioni delle energie rinnovabili in questo decennio.
  • Servizi pubblici e di emergenza. Il monitoraggio degli eventi estremi climatici (inondazioni, siccità, incendi, uragani) è determinante per proteggere il capitale umano e sociale di un Paese. L’osservazione della Terra, soprattutto tramite satellite, è stata inizialmente guidata dai Governi, con gli Stati Uniti in primo piano, e le applicazioni per i servizi pubblici e di emergenza sono relativamente molto sviluppate. Per gli incendi boschivi, per esempio, le applicazioni di allarme rapido possono contribuire a eliminare fino a 64 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra all’anno.
  • Servizi assicurativi e finanziari. Le compagnie assicurative possono utilizzare i dati per valutare meglio il rischio, offrire prodotti assicurativi parametrici e valutare in maniere efficiente i sinistri. Nel caso di rischi materiali come perdita di biodiversità e cambiamento climatico, servizi finanziari e assicurazioni possono utilizzare i dati della Terra per valutare e gestire meglio la loro esposizione.
  • Miniere, petrolio e gas. Il vantaggio è sia economico sia ambientale quando attraverso i dati dei satelliti si monitorano da remoto l’estrazione e la trasmissione di petrolio e gas. Utilizzando sensori specializzati, le aziende possono prevedere danni potenziali e rilevare rapidamente le perdite quando si verificano. L’Agenzia internazionale per l’energia stima che le compagnie petrolifere e del gas possano ridurre quasi il 45% delle emissioni di metano se utilizzassero i dati dei satelliti.
  • Trasporti. L’osservazione dei dati della Terra consente di raccogliere informazioni tracciabili sulla catena di fornitura per le aziende focalizzate sull’approvvigionamento etico. In questo modo si può tenere traccia dei beni fisici a monte e a valle e pianificare gli interventi.

IDEE DI INVESTIMENTO

Il 2030 è l’anno in cui i principali impegni internazionali, legati agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, al Quadro globale sulla biodiversità, all’Accordo di Parigi, alle Convenzioni di Rio, solo per citare i più significativi, dovranno essere raggiunti. Sfruttare l’osservazione dei dati sulla Terra può dare una spinta alla crescita economica sostenibile.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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