Il risultato delle elezioni europee dà al Vecchio Continente due certezze: i partiti di estrema destra hanno ottenuto il miglior risultato di sempre; nel breve termine la volatilità sul mercato europeo e il premio al rischio aumentano. Vediamo quali sono le conseguenze del voto.

Non cambia la direzione della politica europea

I partiti di centro, liberali e socialisti erano sicuri di mantenere la maggioranza dei 720 seggi del Parlamento europeo. Non è andata così, ma la maggioranza resta nelle mani del Partito popolare europeo (Ppe) di centro destra con 403 seggi. La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, alla guida della coalizione Ppe può ambire a un secondo mandato e si è detta pronta a moderare gli estremismi. Vediamo in particolare il voto.

• La sconfitta della Germania. I socialdemocratici dell’Spd guidati dal cancelliere Olaf Scholz sono dietro anche all’Alternative für Deutschland. Hanno preso la metà dei consensi rispetto alla Cdu/Csu, che con il 30% dei consensi si staglia nettamente come primo partito nel Paese. Per l’Spd è il peggiore risultato della storia, peggio ancora delle elezioni europee del 2019. Male anche i Verdi, il secondo più importante partito al governo federale tedesco, che sono scesi dall’11,9% all’8,6%.
• Elezioni anticipate in Francia. Il voto ha dato un responso differente e ha inferto un duro colpo a Germania e Francia. Il presidente francese, Emmanuel Macron ha indetto elezioni nazionali anticipate il 30 giugno e 7 luglio 2024 dopo la valanga di voti conquistata dall’estrema destra di Marine Le Pen. In Germania però hanno aggiunto incertezza alla futura direzione politica dell’Europa.
• La conferma dell’Italia. L’onda della destra in Italia ha portato alla conferma della linea politica del governo guidato da Giorgia Meloni. Fratelli d’Italia (FdI) si conferma primo partito (28%) seguito dal Partito democratico (24%). Calano Lega, superata anche da Forza Italia, e il Movimento 5 Stelle. Bene Alleanza Verdi e Sinistra che riesce a superare la soglia di sbarramento con più del 6%. In Italia il vero vincitore è però l’astensionismo: il 49,7% degli italiani non ha votato. E’ il dato più basso nella storia della Repubblica.
• In Spagna avanza l’ultradestra. In Spagna vince il Partito Popolare, ma di misura sul Psoe del premier Pedro Sanchez, confermando di fatto i risultati delle elezioni politiche del 2023. Il dato che emerge è l’avanzata delle ultradestre: cresce Vox (10,4 %) e sale anche il partito antieuropeo e dell’ultradestra Se acabò la fiesta (Salf), di Alvise Perez.

Come hanno reagito i mercati

Uno spostamento a destra all’interno del Parlamento europeo potrebbe rendere più difficile l’approvazione di nuove leggi necessarie per rispondere alle sfide in tema di sicurezza, cambiamento climatico e concorrenza industriale di Cina e Stati Uniti. L’incertezza di una maggioranza solida alla guida dell’Unione Europea ha un effetto destabilizzate per i mercati nel breve termine. In particolare:

• Borse nervose e al ribasso. Il mercati azionario europeo ha reagito al risultato elettorale con una discesa dell’1% dell’indice Eurostoxx 50 che racchiude i titoli europei più capitalizzati. Guardando alle Borse Paese, a soffrire di più è stata la borsa francese con un ribasso di oltre il 2%.
• Si amplia lo spread Btp-Bund. Sale a 139 punti il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi (era 133 prima delle elezioni). Il rendimento annuo del BTP sale al 4,03% (+7,7 punti) e il Bund cresce al 2,64% (+2,4 punti). Anche in questo è la Francia a registrare la crescita maggiore: lo spread tra Oat e Bund è al massimo degli ultimi 12 mesi a 53,5 punti. Il rendimento del titolo di Stato decennale francese è in rialzo di 8,4 punti al 3,18%
• L’euro scende contro dollaro. Perde valore l’euro con il dollaro in rialzo a oltre 0,93 euro e a 1,27 sulla sterlina, che si rafforza a 1,18 euro.

IDEE DI INVESTIMENTO

Il peso che i partiti nazionalisti euroscettici eserciteranno sul Parlamento europeo si valuterà nei prossimi mesi e dipenderà dalla loro capacità di superare le differenze e lavorare insieme. Sui mercati questa settimana pesa anche l’attesa della riunione della FED che dovrebbe mantenere tassi invariati, ma con un previsione più precisa sul primo taglio americano.

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Note

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