Vi ricordate la ricerca dello psicologo comportamentale Daniel Kahneman e dell’economista premio Nobel Angus Deaton secondo cui la felicità data dal denaro diminuisce se si supera un reddito di 60 mila dollari anno? Da buttare secondo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences e riportata da Bloomberg.

Il denaro compra la felicità o la stabilità?

Lo studio è firmato dallo stesso Kahneman in collaborazione con il ricercatore dell’università di Pennsylvania, Matthew Killingsworth, ed è stato condotto su un campione di oltre 30 mila americani dai 18 ai 65 anni anni un reddito medio di 85 mila dollari. Vediamo i punti chiave:

  • Il denaro compra davvero la felicità e la correlazione si estende ben oltre la soglia salariale di 75mila all’anno, aumentando in maniera costante fino a 100 mila dollari e oltre.
  • La ricerca afferma che la sensazione di felicità può aumentare in maniera costante almeno fino a uno stipendio di circa 500 mila dollari.
  • I ricercatori hanno però voluto chiarire che il denaro non è tutto: è solo uno dei tanti fattori determinanti della felicità. Non c’è felicità se non si raggiunge una condizione di stabilità finanziaria, a prescindere dal reddito.
  • Il tempo è un fattore chiave: la sensazione di felicità aumenta in proporzione alla possibilità di gestire il proprio tempo anche grazie al denaro. Per esempio, avere almeno due giorni liberi alla
  • Il denaro non cura altre mancanze. I soldi e la ricchezza non sono una medicina per curare la fascia di popolazione scontenta per altri fattori (lavoro, amore, vita sociale e così via). Per queste persone il denaro appaga fino a un reddito di 100 mila dollari, poi la sensazione di benessere si interrompe.

Il denaro compra la felicita o la stabilità

IDEE DI INVESTIMENTO

La ricerca non stabilisce una correlazione diretta tra reddito, felicità e investimenti, ma ribadisce un concetto chiave della finanza comportamentale di cui Kahneman è uno dei massimi teorici: per essere felici e per investire con successo bisogna avere un metodo.

Vediamo le regole base della finanza comportale:

  • Seguire dei criteri quantitativi per prendere le decisioni nel modo più obiettivo possibile.
  • Lasciare andare alcuni investimenti che si erano considerati infallibili: gli amori finiscono anche in Borsa.
  • Restare fermi quando non è il momento di agire e tenere lontane le emozioni dal processo decisionale.
  • Accettare gli errori di investimento imparare da loro e cercare di prevenire il loro ripetersi è la base della finanza comportamentale e aiuta ad evitare di distruggere ricchezza.

Per valutare il rischio di portafoglio e bilanciare nella maniera migliore gli asset su cui investire (azioni, obbligazioni, liquidità), questo è il momento ideale per scoprire i vantaggi di un portafoglio modello ben equilibrato.

Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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