Per gran parte del 2021 le small cap hanno battuto le large cap in particolare in America. Nel quarto trimestre 2021 qualcosa è cambiato come rileva l’analisi di Morningstar sulla media dei rendimenti delle categorie di fondi azionari Usa-Europa-Globali su large-mid-small cap.

Le asset class di fondi azionari che in media hanno reso di più nel 2021

Asset classRendimento YTDRendimento 2020
EAA Fund US Large-Cap Blend Equity28,53%8,01%
EAA Fund US Mid-Cap Equity26,41%12,14%
EAA Fund Europe Small-Cap Equity25,43%13,10%
EAA Fund US Small-Cap Equity23,88%16,93%
EAA Fund Global Small/Mid-Cap Equity22,95%7,30%
EAA Fund Global Large-Cap Blend Equity21,60%4,68%
EAA Fund Europe Mid-Cap Equity20,42%9,61%
EAA Fund Europe Large-Cap Blend Equity20,03%-1,25%
Nella tabella, il rendimento medio delle asset class di fondi azionari da gennaio al 27 ottobre 2021. Fonte: Morningstar Direct.

Il rallentamento delle small cap

Il rallentamento delle small cap, che sono più sensibili al ciclo economico è evidente soprattutto in America. Si deve alla riduzione delle prospettive di crescita degli Stati Uniti per il terzo trimestre dopo il picco del secondo trimestre. In particolare, nel 2021 l’indice Russell 2000, il benchmark di riferimento delle small cap statunitensi, ha nettamente sottoperformato l’indice S&P 500. Da luglio, per esempio, l’indice ha ceduto quasi il 4% rispetto a un guadagno di circa il 4% per lo S&P 500.

Questa sottoperformance non coincide però con i fondamentali. Le stime sugli utili delle small cap per il 2021 sono migliorate quasi ogni mese e più rapidamente delle previsioni relative alle controparti a grande capitalizzazione. Le valutazioni si confermano molto interessanti e sul lungo termine, in particolare in America, offrono una migliore diversificazione settoriale rispetto alle large cap.

Se guardiamo all’Europa, il quadro non cambia. La performance delle mid-small cap in tutta Europa è rallentata nell’ultimo mese con l’indice MSCI Europe Small Caps che è salito dello 0,1%. Unica eccezione è l’Italia dove le small cap continuano la loro corsa: l’indice principale del mercato azionario italiano è cresciuto del 2,7% nell’ultimo mese (+20,1% da gennaio 2021) sovraperformando le large cap italiane dell’1,9%.

Secondo l’analisi di Intermonte, le prospettive 2022 restano favorevoli per il segmento delle small e mid cap europee. In UE si assisterà a un andamento migliore rispetto al 2020 per la maggior parte dei settori e dei titoli e l’allentamento delle restrizioni darà impulso alla spesa dei consumatori.

Sulla stessa linea l’analisi di Columbia Threadneedle Investments. Le small cap europee hanno retto così bene durante la recente crisi perché hanno un approccio maggiormente imprenditoriale rispetto alle large cap e si concentrano su nicchie di mercato specifiche. Questa maggiore flessibilità aziendale è un punto di forza.

IDEE DI INVESTIMENTO

Nella ricerca di diversificazione di portafoglio le small cap sono sempre una buona idea anche guardando al lungo termine. In particolare, se si guarda all’Europa l’indice MSCI Europe Small Cap comprende circa 1000 società, con i sei maggiori paesi che costituiscono il 73% dell’indice; l’indice omologo sulle large cap comprende circa 450 aziende, con quattro paesi che pesano per il 72%.

Le small cap possono essere utilizzate per aumentare la diversificazione dei portafogli focalizzati sull’Europa sia per selezione dei Paesi e dei settori, sia in un’ottica sostenibile. Non si deve dimenticare però che questa asset class è più volatile rispetto alla media di mercato e ha un rischio maggiore rispetto all’asset class che investe in large cap.

Per investire in small cap in un’ottica di diversificazione del portafoglio azionario europeo ci sono fondi specializzati (Categoria Morningstar Azionari Europa Small Cap). Ecco una selezione dei migliori presenti sulla piattaforma di Online SIM.

  • DPAM INVEST B – Equities Europe Small Caps Sustainable Classe B Eur è un fondo azionario che investe principalmente in azioni e/o altri titoli che danno accesso al capitale di imprese small-cap la cui sede legale o una parte significativa dei loro attivi, attività, centri di profitto o centri decisionali si trova in Europa. Il comparto investe esclusivamente in azioni con una capitalizzazione non superiore a 4 miliardi di euro. Rende il 31,70% da gennaio a ottobre 2021 (+15,14 il rendimento a tre anni secondo dati Morningstar). Partito nel 1997 ha come primi settori in portafoglio beni industriali e beni di consumo. Investe il 19% in Europa non euro, il 17% in UK.

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  • Jpm – Europe Small Cap D (acc) – Eur investe in molte piccole e medie imprese di tutta Europa, incluse le economie in via di sviluppo dell’Europa orientale. Rende il 25,52% da gennaio a ottobre 2021 (+14,74 il rendimento a tre anni secondo dati Morningstar). Partito nel 2000 ha come primi settori in portafoglio beni industriali e beni di consumo. Investe il 32% in Europa non euro, il 30% in UK.

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  • Fidelity European Smaller Companies Fund – E – ACC – Euro investe in molte piccole e medie imprese di tutta Europa, incluse le economie in via di sviluppo dell’Europa orientale. Rende il 23,20% da gennaio a ottobre 2021 (+15,54 il rendimento a tre anni secondo dati Morningstar). Partito nel 2000 ha come primi settori in portafoglio beni di consumi e beni industriali. Investe il 12% in Europa non euro, il 40% in UK.

  • Invesco Pan European Small Cap Equity Classe E (acc) Eur investe in piccole imprese di qualsiasi borsa europea. Può investire in situazioni speciali, quali titoli in recupero, situazioni di OPA e nei mercati emergenti dell’Europa orientale. Rende il 22,57% da gennaio a ottobre 2021 (+13,97 il rendimento a tre anni secondo dati Morningstar). Partito nel 2000 ha come primi settori in portafoglio beni industriali e tecnologia. Investe il 18% in Europa non euro, il 15% in UK.

invesco-small

  • Janus Henderson Fund – Pan European Smaller Companies Classe B Eur Acc investe in società di piccole dimensioni aventi sede legale in Europa (Regno Unito incluso), società di piccole dimensioni che, pur non avendo sede legale in Europa svolgono parte predominante della loro attività aziendale in tale regione (Regno Unito incluso) o sono capogruppo che controllano principalmente società con sede legale in tale regione (Regno Unito incluso). Rende il 19,69% da gennaio a ottobre 2021 (+18,90 il rendimento a tre anni secondo dati Morningstar). Partito nel 2001 ha come primi settori in portafoglio finanza e beni di consumo. Investe il 13,7% in Europa non euro, il 23,4% in UK.

janus

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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