Se si guarda all’indice Bloomberg Barclays Global Aggregate Total Return che misura il rendimento delle obbligazioni globali non ci sono dubbi: il mese di novembre 2016 è stato il peggiore di sempre con una perdita del 4%. Si tratta della peggior crisi dal 1990 a questa parte. Il declino non ha risparmiato il Treasury, ovvero il titolo americano omologo del Btp decennale, e soprattutto le obbligazioni emesse dai Paesi europei a causa di movimenti speculativi in vista della riunione della Banca centrale europea (BCE) dell’8 dicembre e di una possibile estensione del QE.
Dopo tre decenni di mercato positivo, sembra proprio che il 2016 abbia segnato la svolta per le il settore delle obbligazioni. Tanto che, nelle due settimane successive all’elezione di Trump, i grandi investitori hanno messo in atto una grande fuga dai fondi obbligazionari americani con ben 10,7 miliardi di dollari di riscatti, il più grande esodo dal 2013 e un conseguente record di flussi sul fondi azionari. La ragione? Secondo l’analisi di Rabobank, la rotazione di portafoglio tra bond e azioni è dovuta ai timori inflazionistici ed è una conseguenza delle politiche monetarie messe in atto dalle banche centrali.
Fondi obbligazionari globali: la spinta della Fed
Da tempo ormai gli investitori sanno che per ottenere rendimento occorre spingersi al di là dei bond governativi, e navigare nelle acque dei corporate bond proprio sulla spinta delle politiche monetarie. La ragione? I mercati sviluppati sono in prossimità dei minimi storici o addirittura in territorio negativo per rendimento e non restano che le strategie di investimento alternative. Ma qualcosa potrebbe cambiare a breve.
Chris Iggo, chief investment officer obbligazionario di Axa Investment Managers, è convinto che sia difficile ottenere rendimenti discreti dalle obbligazioni finché i tassi non saliranno, ma questo scenario è dietro l’angolo dato che il mercato dà per scontato che la Fed cominci il suo percorso al rialzo dalla seduta in calendario il 14 dicembre 2016. “Lo scenario più ottimista per il settore implica un paio di rialzi dei tassi da parte della Fed e il tracollo degli spread di credito, con le valutazioni su livelli che non vedevamo da tre o quattro anni” ha scritto lo strategist di Axa Investment Managers.
IDEE DI INVESTIMENTO
Il mercato globale dei bond è stato influenzato più del mercato azionario dagli eventi politici rilevanti del 2016: Brexit e l’elezione di Donald Trump. Il nodo adesso è il risultato post referendum italiano con la vittoria schiacciante del “NO” considerato lo scenario peggiore dai gestori che, però, non è così negativo per i bond italiani. Ne è convinto Nuno Teixeira, Head of Institutional & Retail Investment Solutions di Natixis Asset Management che proprio in seguito al risultato italiano ha rivisto i portafogli multi-asset dove mantiene il sottopeso su obbligazioni e duration, sovrappesando in modo modesto i bond governativi italiani, poiché l’attuale spread contro il bund riflette un bilanciamento dei rischi che possiamo anticipare.
Ragionando in un’ottica globale con un occhio puntato alle obbligazioni americane che hanno subito il peggior sell off di sempre nelle ultime settimane, Witold Bahrke, Senior Strategist di Nordea AM è ottimista nel lungo periodo perché per gli Stati Uniti, ipotizza 4-5 rialzi dei tassi da qui al 2018 già scontati dai mercati. “Le cose potrebbero andare diversamente solo se nella riunione del 14 dicembre la Fed annunciasse in modo aggressivo il rialzo dei tassi” ha detto lo strategist di Nordea. “Dal punto di vista degli investimenti questo significa, che il sell-off dei bond negli Stati Uniti può continuare nel breve, ma ogni rialzo della Fed punta a riequilibrare la situazione e i bond governatici Usa possono diventare un’opportunità di acquisto su un orizzonte di 12 mesi”.
Nella tabella in basso, i migliori fondi obbligazionari globali per rischio e rendimento a tre anni che si sono difesi bene anche da inizio anno.
Fondi obbligazionari globali: i migliori per rendimento a tre anni
Prodotto | Rendimento 3y | Rendimento YTD |
---|---|---|
PIMCO GIS Global Bond Inst Acc $Ccy Exp | 9,29% | 6,06% |
T. Rowe Price Glbl Aggregate Bd Z USD | 9,28% | 5,53% |
Bny Mellon Global Bond Fund Classe A Usd | 9,07% | 2,87% |
M&G Global Government Bond Euro A Acc | 8,81% | 8,99% |
Carmignac Portfolio Global Bond Classe A Eur Acc | 8,69% | 8,49% |
BlackRock FIDF World ExEuro Gov Bd Idx F | 8,59% | 5,51% |
MS INVF Global Bond I | 8,42% | 4,49% |
Legg Mason BW Glb OppcFxInc A Inc M $ | 8,37% | 5,75% |
Russell Global Bond A USD Acc | 8,31% | 5,53% |
Neuberger Berman Global Bond USD I Acc | 8,23% | 4,46% |
Note
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