Non c’è solo la guida senza pilota. L’auto del futuro che è stata una delle grandi protagoniste al Consumer Electronic Show (CES) di Las Vegas, deve diventare un assistente vero e proprio che risponde alle domande, riconosce i movimenti della mani e, soprattutto, legge i pensieri fi chi guida. È proprio questa la nuova frontiera dell’auto hi-tech che è studiata per chi non si vuole arrendersi all’intelligenza artificiale Nissan sta studiando una macchina che si guida leggendo le onde del cervello umano. La casa automobilistica giapponese è al momento l’unica ad aver preso questa strada che cerca di decodificare il pensiero umano in modo da rendere la guida sia più divertente.

La tecnologia di Nissan presentata al CES si chiama “brain-to-vehicle” (B2V) che letteralmente significa cervello per guidare. Il sistema B2V richiede che un conducente porti una calotta cranica che misura l’attività dell’onda cerebrale e trasmette il tracciato ai sistemi meccanici dell’auto (sterzata, accelerazione e frenata) che possono rispondere prima che il guidatore inizi l’azione. Cosa significa? Il guidatore gira ancora la ruota o spinge sul pedale dell’acceleratore, ma l’auto anticipa quei movimenti e inizia le azioni da 0,2 secondi a 0,5 secondi prima.

Nissan, che ha speso circa 490 miliardi di yen (4,4 miliardi di dollari), ovvero il 4,2% dei suoi ricavi in ricerca e sviluppo nell’anno fiscale 2016, è una delle case automobilistiche che punta di più sull’auto del futuro e prevede di consentire alle proprie auto di cambiare corsia sulle autostrade in modo autonomo già nel 2018 e di percorrere strade e incroci urbani senza interferenze umane entro il 2020. La conferma da parte dei giapponesi di voler essere leader nel settore auto senza pilota è arrivata dall’annuncio del gruppo Nissan-Renault che insieme a Mitsubishi Motors investirà un miliardo di dollari per la creazione di start-up capaci di inventare le macchine di nuova generazione nei prossimi 5 anni.

Sul terreno dell’assistente vocale personale al volante i giganti della tecnologia come Amazon, Apple e Google adesso devono fare i conti anche con le aziende dell’automotive e in particolare con i tedeschi di Mercedes e Bosch. La casa automobilistica di Stoccarda ha presentato al CES la nuova generazione di Classe A che proporrà agli utenti il sistema di infotainment Mercedes-Benz User Experience (MBUX), basato sull’intelligenza artificiale e gestibile attraverso l’App Mercedes Me. Dal meteo, all’indirizzo di un ristorante, di un albergo o di un centro commerciale, l’assistente è in grado di rispondere alle richieste vocali in 30 lingue, dando al guidatore la possibilità di trovare quello che cerca senza mai staccare le mani dal volante. Il concorrente diretto di MBUX e l’assistente personale realizzato da Bosch: si chiama Casey, capisce e parla 30 lingue, e ha una marcia in più: pensa e impara.

IDEE DI INVESTIMENTO

La richiesta di servizi di assistenza vocale sarà tale che, secondo l’istituto di analisi IHS Markit, i costruttori automobilistici saranno spinti a sviluppare e mantenere internamente una propria piattaforma di assistente personale virtuale, distribuendo circa 38 milioni di licenze nel 2026. Su questo terreno il settore automotive entrerà in competizione con i giganti tech come Apple, Amazon e Google che spediranno nello stesso anno circa 163 milioni di licenze. IHS Markit prevede nel 2026 anche la produzione di 36 milioni di veicoli con riconoscimento del gesto delle mani.

Per investire sull’evoluzione del settore dell’automotive la scelta migliore è l’acquisto di un fondo azionario globale che ha una quota significativa del settore in portafoglio (categoria Morningstar: Azionari Globali Large Cap). Ecco quali sono i migliori per rendimento a un anno:

I migliori fondi azionari internazionali large cap più esposti al settore auto

ProdottoPeso settore auto in portafoglio %Rendimento 1y
Harris Associates Global Equity Fund classe R Acc (Usd)13,59%11,80%
DB Platinum CROCI Branchen Stars R1C13,35%21,90%
Pioneer Fds Glbl Eq Target Inc E EUR ND6,32%3,38%
EdR Fund Global Value A (EUR)5,95%2,00%
UBS (Lux) Equity Sicav - Global High Dividend (USD) Classe P Acc5,95%-0,39%
Mediolanum BB Dynamic Intl Val Opp LA5,83%5,20%
Invesco Global Opportunities C USD Acc5,76%12,97%
AZ Fd 1 Global Growth Sel A-AZ EUR Acc5,41%12,60%
Mistral Value Fund USD P5,26%4,61%
DB Platinum CROCI Global Div I1C-G5,23%8,59%
Dimensional Global Value EUR P Acc5,21%8,57%
UniInstitutional Global High Dividend Eq5,07%6,35%
Kempen (Lux) Global High Dividend I4,71%9,69%
Woodpecker Capital Pure Equity EUR A4,66%12,38%
AXA Rosenberg Glb Eq Alpha A USD Acc4,47%10,09%
Nella tabella, i migliori fondi azionari che investono su tutte le Borse del mondo ordinati secondo l'esposizione al settore auto in portafoglio. Fonte: Morningstar Direct. Dati di rendimento in euro disponibili al 10 gennaio 2018. Sono stati esclusi i fondi con portafogli non aggiornati a fine 2017.

Scopri sulla piattaforma Online SIM gli strumenti per ottimizzare il portafoglio.


Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Diritto d’autore: michalschwarz / 123RF Archivio Fotografico

Articolo precedente

Scripofilia: i tesori del passato rendono più dei Bitcoin

Articolo successivo

Rischio politico addio: l'Europa torna a crescere. I fondi per investire

Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

Link ai social:

Nessun commento

Lascia un commento

Ho preso visione dell'informativa