A meno di una settimana dall’inizio del suo secondo quinquennio alla guida della Cina, il presidente cinese Xi Jinping ha deciso di incontrare il fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg e il Ceo di Apple, Tim Cook per annunciare che il Paese è alla vigilia di una riforma che non ha precedenti. Questo incontro sembra il preludio per una nuova stagione di affari tra Stati Uniti e Cina e, secondo l’Agenzia Nuova Cina, verso l’allentamento delle restrizioni imposte agli americani al fare affari in Cina.

La Cina è disposta a lavorare con gli Stati Uniti e sta aspettando la visita della presidente Donald Trump che arriva a meno di un mese e mezzo da restrizioni che il presidente americano avrebbe imposto alo shopping i di aziende americane da parte dei cinesi e dopo la volontà espressa da parte dell’Europa ad adottare uno scudo anti-Cina.

E forse proprio da Facebook potrebbe cominciare il disgelo. Il social network è bloccato in Cina dal 2009, ma Zuckerberg non ha mai abbandonato l’idea di entrare su mercato che conta oltre 700 milioni di consumatori costantemente sui social media cinesi, tra cui WeChat di Tencent Holdings, che è il leader cinese dei social network e basa il 70% del fatturato, pari a 15,8 miliardi di dollari, sulla messaggistica con WeChat e QQ oltre che sui giochi online. Ma Zuckerberg non molla perché l’obiettivo di connettere il mondo è impossibile senza la Cina.

Tanto che, ad agosto 2017 Facebook Inc. ha trovato un nuovo modo per entrare in Cina attraverso una App per la condivisione di foto, denominata Colorful Balloons. Adesso, la chiusura di Trump e dell’Europa verso lo shopping delle aziende cinesi potrebbe convincere il presidente Xi Jinping a diventare social molto più della fotografia che Zuckerberg in tenuta da jogging in piazza Tiananmen si scattò lo scorso anno provocando milioni di condivisioni e like.

IDEE DI INVESTIMENTO

La Cina raggiungerà o supererà la crescita 2017 fissata dal governo al 6,5% a 80.000 miliardi di yuan, pari a circa 12.100 miliardi di dollari. La stima della National Delevolpment and Reform Commission, il massimo organo nel Paese su pianificazione e riforme economiche è arrivata nel corso del 19/mo congresso del Partito comunista cinese (Pcc) che ha portato alla conferma di Xi Jinping alla guida del Paese per altri 5 anni. La seconda economia del pianeta ha segnato un Prodotto interno lordo (PIL) al 6,8% nel terzo trimestre 2017 dopo il doppio 6,9% del primo e del secondo trimestre, ma siamo ai livelli più bassi di crescita degli ultimi 30 anni.

  • La riforma lanciata da Xi Jinping proseguirà puntando sulla liberalizzazione dell’economia con l’intenzione di aprire le porte al mondo, sempre di più.
  • Pechino è alle prese con la ridefinizione del suo modello di crescita, spostandolo dalla massiccia spesa statale – comprensiva di quella delle grandi aziende – verso i consumi, facendo dello yuan una moneta più facilmente convertibile.
  • Il governo cinese ha poi stanziato investimenti da qui al 2020 per circa 300 miliardi di dollari, in questo modo la protezione ambientale pesa circa il 2,7% del PIL cinese stimato nel 2020.

Per Lupin Rahman, Responsabile del Credito Sovrano dei Mercati Emergenti di PIMCO, si aspetta un ulteriore miglioramento dello scenario macro dei mercati emergenti, Cina esclusa, poiché tali economie sono in una fase diversa del ciclo economico, rispetto a quelle sviluppate e stanno ancora beneficiando di condizioni politiche globali relativamente facili. «Tali elementi dovrebbero quindi sostenere un rimbalzo nell’attività economica e una progressiva disinflazione», ha detto Rahman. «La conclusione è che la combinazione di fondamentali macro migliorati, valutazioni più alte, possibile volatilità nello scenario globale e percorsi politici idiosincratici implicano il fatto che gli investitori potrebbero dover applicare uno sforzo maggiore per trovare rendimenti allettanti nel 2018».

La top ten dei migliori fondi che investono sulla Cina

ProdottoRendimento 3 yRendimento YTD
Vontobel mtx China Leaders Classe B23,37%42,69%
Neuberger Berman China Equity USD A Acc21,82%43,26%
UBS (Lux) EF China Oppo (USD) P21,27%37,66%
GAM Multistock - China Evolution Equity USD B20,09%34,89%
Fidelity China Focus E-ACC-Euro19,36%26,43%
Henderson China Fund Usd Classe A2 Acc19,05%31,46%
BlackRock Global Funds - China Fund D2 USD18,09%23,87%
Schroder China Opportunities Classe B16,74%28,94%
Hsbc Gif Chinese Equity Classe Ac Eur16,49%31,95%
Invesco China Focus Equity Fund Classe E Eur16,21%31,62%
Nella tabella, i fondi azionari specializzati sul mercato cinese ordinati per rendimento da ottobre 2014 a ottobre 2017. Fonte: Morningstar. Dati aggiornati al 3 novembre 2017.

 

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Note

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Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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