L’economia globale nel 2025 è stata dominata dal fattore dazi americani e il vero impatto è ancora incerto. Il 2026 si apre in uno scenario di attenuazione dei dazi ed è caratterizzato da politiche monetarie divergenti, aumento della spesa pubblica, nuova geopolitica del commercio e un ciclo di investimenti tecnologici senza precedenti che continueranno a spingere il mercato. Tutti questi fattori rendono essenziale una gestione attiva dei portafogli in un contesto di crescita economica al rialzo: secondo il Fondo Monetario Internazionale (FMI) il 2025 si chiuderà con crescita globale del 3,2% e nel 2026 la stima di crescita è del 3,1%. Quali sono le prospettive di investimento? Ecco i punti chiave secondo gli outlook 2026 di: Aberdeen Investments, Allianz Global Investors, Amundi, Axa Investment Managers, BlackRock, Ersel Banca Privata, Goldman Sachs, J.P. Morgan Asset Management, Morgan Stanley, Robeco, Ubs.
Politiche monetarie: verso un nuovo ciclo di tagli
Nel 2025, 9 Paesi del G10 hanno già avviato tagli dei tassi. La normalizzazione monetaria proseguirà nel 2026 negli Stati Uniti dove la Federal Reserve dovrebbe operare ulteriori tagli nel primo trimestre, avvicinandosi a un livello neutrale di politica monetaria. In Europa, invece, la BCE dovrebbe mantenere invariato il costo del denaro dopo aver chiuso il ciclo di tagli del 2025.
Questo contesto crea una base più stabile per consumi, investimenti e mercato immobiliare.
In sintesi nel 2026 ci si aspetta:
- ulteriori tagli da parte della Fed se la debolezza del mercato del lavoro dovesse intensificarsi;
- un atteggiamento prudente ma flessibile da parte della BCE;
- possibili rialzi in Giappone, unico Paese con inflazione stabile e crescita solida.
In questo scenario, negli USA l’inflazione potrebbe toccare un picco nel secondo trimestre 2026, intorno al 3%, per poi ridiscendere nella seconda parte dell’anno. Nell’Eurozona è attesa sotto il target del 2%. I rischi principali arrivano dai dazi statunitensi, da eventuali aumenti dei prezzi aziendali e da shock energetici.
Geopolitica e commercio: la nuova normalità dei dazi
Il 2025 ha segnato l’avvio di una nuova era di dazi: gli Stati Uniti applicano un livello tariffario medio del 18%, il più alto dagli anni ’30. Le tensioni geopolitiche rimangono elevate: guerra Russia-Ucraina, Medio Oriente, relazioni Cina-USA. A questo si aggiunge la questione del debito globale: nei Paesi G7 il debito pubblico dovrebbe toccare il 137% del PIL entro il 2030, aumentando la probabilità di politiche di “financial repression”, cioè pressioni per mantenere bassi i rendimenti obbligazionari tramite acquisti delle banche centrali o regolamentazioni sui flussi di risparmio.
Le imprese stanno però reagendo con:
- riorganizzazione delle catene globali;
- protezione dei margini;
- maggiore attenzione alla sicurezza economica e energetica.
Questi trend sostengono settori di investimento come difesa, energia, infrastrutture e manifattura avanzata.
Investimenti in IA boom: il motore del mercato
L’IA rimane il principale driver di crescita sui mercati per gli outlook 2026: gli investimenti in data center, semiconduttori e modelli di nuova generazione continueranno a crescere, con capex atteso – ovvero la spesa – di oltre 570 miliardi di dollari nel 2026. L’impatto sull’economia reale sarà sempre più significativo, sostenuto da maggiore produttività e nuovi modelli di business. I grandi della tecnologia guidano oltre il 27% della spesa in capitali dello S&P 500.
In particolare, l’adozione dell’intelligenza artificiale:
- mantiene elevate le prospettive degli Stati Uniti,
- stimola investimenti in semiconduttori, cloud, data center,
- aumenta la domanda di energia e infrastrutture.
Secondo gli outlook 2026 di gestori e analisti, siamo solo nelle prime fasi del ciclo di investimenti in IA.
IDEE DI INVESTIMENTO
Il 2026 sarà un anno di transizione in cui tassi più bassi, innovazione tecnologica e investimenti energetici potrebbero sostenere mercati azionari e obbligazionari. Gli investitori dovranno però gestire rischi crescenti: geopolitica, inflazione, debito pubblico e possibili battute d’arresto nell’IA.
Una strategia vincente punta su:
- Portafogli robusti e diversificati, con esposizione globale.
- Fondi azionari large cap quality, ancora favoriti.
- Nuove opportunità nei fondi small/mid cap, soprattutto dove la politica monetaria diventa più espansiva.
- Credito high yield e bond dei Paesi emergenti interessanti per il rendimento.
- Temi strutturali: difesa, energia, AI, sicurezza economica.
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NOTE
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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