Nel 2025, le small e mid cap americane stanno attirando l’attenzione degli investitori come opzioni strategiche per la diversificazione del portafoglio azionario. Diversi fattori contribuiscono a rendere queste categorie particolarmente interessanti nell’attuale contesto di mercato secondo le analisi di T. Rowe Price, JP Morgan e Columbia Threadneedle Investments. Vediamo quali sono i fattori di supporto alle small e mid cap nel 2025

Rendimento in ascesa e ripresa del segmento

Dopo un lungo periodo di sottoperformance rispetto alle large cap, le small cap statunitensi hanno mostrato segnali di ripresa. T. Rowe Price evidenzia che le small cap hanno sovraperformato le large cap di oltre 300 punti base nel quarto trimestre del 2024, con novembre che ha segnato il quarto miglior mese dal 1926. Questo slancio indica un potenziale cambio di tendenza a lungo termine. Lo conferma JP Morgan secondo cui le aspettative a lungo termine indicano rendimenti annualizzati superiori per le mid cap rispetto alle large cap. Secondo le proiezioni, le mid cap statunitensi dovrebbero generare un rendimento annualizzato del 7,6% nei prossimi 10-15 anni, rispetto al 7% previsto per le large cap.

Aumento delle fusioni e acquisizioni e valutazioni interessanti

Storicamente, le small cap rappresentano circa il 90% delle acquisizioni negli Stati Uniti, secondo l’analisi di JP Morgan. Nel 2024 si è registrato un numero quasi record di operazioni, con molte grandi aziende che vedono le small cap come obiettivi strategici per la crescita. Inoltre, la riduzione dei tassi d’interesse potrebbe incentivare ulteriormente le operazioni di fusione e acquisizione, favorendo l’aumento delle valutazioni nel segmento nel lungo termine. Oggi, dopo anni di scarso interesse da parte degli investitori, le small cap sono sottovalutate rispetto alle loro medie storiche e rispetto alle large cap. Tuttavia, secondo T. Rowe Price, è fondamentale concentrarsi sulle small cap di qualità, ovvero aziende con bilanci solidi e prospettive di crescita concrete.

Politiche economiche favorevoli

Con l’insediamento della nuova amministrazione Trump, il contesto normativo per le imprese di piccola e media capitalizzazione potrebbe diventare più favorevole. Trump ha proposto misure di deregolamentazione e tagli fiscali sulle imprese, elementi che potrebbero ridurre il peso della burocrazia e migliorare la redditività delle small cap. Inoltre, i dazi sulle importazioni favorirebbero le aziende con un’esposizione prevalentemente domestica, come molte small cap americane, secondo l’analisi di Columbia Threadneedle Investments. Nel periodo immediatamente successivo alla vittoria di Trump, l’indice delle small cap ha registrato un incremento del 5,8%, rispetto al 2,5% delle large cap. Il fatto che i Repubblicani controllino la Presidenza, il Senato e la Camera dei Rappresentanti significa che sono in grado di esercitare un controllo maggiore sulla direzione politica futura.

La ripresa economica è un’occasione di diversificazione

Le small cap tendono ad avere una maggiore esposizione al mercato domestico rispetto alle large cap, le quali generano una quota significativa dei loro ricavi all’estero. Questo significa che, in caso di ripresa economica interna, le small cap potrebbero beneficiare più rapidamente di un miglioramento delle condizioni macroeconomiche. Investire oggi nelle small cap americane, considerato che molti investitori potrebbero già avere una buona esposizione alle large cap tech e growth americane, è un’occasione di diversificazione del portafoglio.

IDEE DI INVESTIMENTO

Integrare le small e mid cap americane in un portafoglio azionario può offrire vantaggi significativi in termini di diversificazione e potenziale di rendimento. Il 2025 potrebbe rappresentare un momento ideale per considerare investimenti in questo segmento di mercato. Per gli investitori interessati a capitalizzare su queste opportunità, esistono diversi fondi azionari focalizzati sulle small e mid cap americane. Vediamo quali sono i migliori fondi presenti sulla piattaforma di Online SIM.

I migliori fondi per investire

  • Goldman Sachs US Small Cap CORE Equity Portfolio Classe Base usd è un fondo azionario che investe in società statunitensi a piccola capitalizzazione, utilizzando tecniche quantitative. Lanciato nel 2005 a tre anni rende il 12,23% (dati Morningstar aggiornati a febbraio 2025). Tecnologia, finanza e salute sono i settori più pesanti in portafoglio.
  • Schroder US Smaller Companies Classe A USD è un fondo azionario in titoli azionari delle società statunitensi che hanno una capitalizzazione del 30% inferiore al mercato statunitense. Lanciato nel 2000 a tre anni rende il 9,71% (dati Morningstar aggiornati a febbraio 2025). Tecnologia, salute e beni industriali sono i settori più pesanti in portafoglio.
  • BNP Paribas US Small Cap Classe Classic Eur Acc Hdg è un fondo azionario che investe almeno 2/3 dei suoi attivi in azioni o titoli assimilati di società comprese negli indici di riferimento in materia di piccola capitalizzazione e che hanno sede legale o realizzano una parte significativa della loro attività economica negli Stati Uniti, nonché in strumenti finanziari derivati su tale tipologia di attivi. Lanciato nel 2013 a tre anni rende il 3,20% (dati Morningstar aggiornati a febbraio 2025). Salute, beni industriali e finanza sono i settori più pesanti in portafoglio.

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NOTE

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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