Negli ultimi anni l’acronimo ESG è diventato il riferimento per chi desidera investire in modo sostenibile. Ma oggi, nel contesto di un mondo più instabile e competitivo, la sigla cambia significato. Euronext, il principale gruppo borsistico europeo, propone una nuova chiave di lettura: ESG come Energy, Security e Geostrategy. Un cambiamento che riflette le priorità del nuovo ordine geopolitico globale e che apre una riflessione importante per chi investe in fondi ESG.
Cos’è la sigla ESG e perché si è evoluta
Tradizionalmente, ESG è l’acronimo di Environmental, Social e Governance e rappresenta un insieme di criteri usati per valutare l’impatto ambientale, sociale e di governance di un’azienda o di un fondo.
- Environmental (Ambientale): misura l’impatto ambientale delle attività, come le emissioni di CO2, l’uso delle risorse naturali e le politiche di riduzione dei rifiuti.
- Social (Sociale): valuta il modo in cui un’azienda gestisce le relazioni con i dipendenti, i fornitori e la comunità, includendo la diversità, l’inclusione e i diritti umani.
- Governance (Governo): riguarda la trasparenza, la leadership e la gestione etica, elementi fondamentali per la fiducia degli investitori.
Negli ultimi anni, questo approccio ha guidato la nascita di fondi ESG, strumenti che selezionano aziende attente alla sostenibilità e responsabili verso l’ambiente e la società.
Il progetto Euronext
Con la nuova interpretazione, Euronext propone un cambio di prospettiva. La sigla ESG ora indica Energy, Security e Geostrategy — un’evoluzione che nasce dalla necessità di rafforzare l’autonomia strategica europea in risposta a crisi energetiche, conflitti e tensioni globali. L’obiettivo è promuovere investimenti nei settori chiave per la sicurezza e la stabilità dell’Europa: energia, difesa e infrastrutture strategiche. La ragione? La necessità di rafforzare le capacità di difesa e l’approvvigionamento energetico dell’Europa. La sigla ESG diventa così:
- Energy (Energia): investimenti nella sostenibilità, nell’indipendenza energetica e nelle infrastrutture strategiche.
- Security (Sicurezza): aumento degli investimenti nei settori della difesa per rafforzare le capacità di difesa e l’autonomia strategica.
- Geostrategy (Geostrategia): focalizzazione sugli investimenti in settori chiave per la strategia europea in un contesto geopolitico mutevole.
Cambiano i trend dell’investimento sostenibile?
Il nuovo ESG non cancella l’approccio sostenibile, ma lo integra in una visione più ampia. L’attenzione si sposta da un focus esclusivo su ambiente e governance a una sostenibilità che include la sicurezza e la resilienza dei sistemi economici.
Gli investimenti “verdi” restano centrali, ma oggi si affiancano a quelli legati a:
- transizione energetica e indipendenza dalle fonti esterne;
- tecnologie per la sicurezza e la difesa;
- infrastrutture strategiche come reti, porti, data center e supply chain europee.
Questo nuovo equilibrio riflette una realtà in cui la sostenibilità economica e geopolitica diventa parte integrante dell’investimento responsabile. In pratica, l’investitore sostenibile guarda ora anche alla stabilità e alla sovranità energetica, oltre che alla tutela dell’ambiente.
Cosa cambia per gli investitori
Per gli investitori retail, il cambio di paradigma significa nuove opportunità di diversificazione. La nuova accezione di ESG apre lo spazio a fondi che investono in:
- energia pulita e infrastrutture per la transizione;
- aziende attive nel settore della sicurezza e della difesa;
- progetti con impatto strategico sulla competitività europea.
Tuttavia, è importante mantenere una visione critica e consapevole: non tutti i prodotti che si presentano come “ESG” rispondono agli stessi criteri. La trasparenza dei gestori e la verifica delle metriche ESG restano elementi fondamentali per valutare la coerenza di un fondo rispetto ai propri valori e obiettivi.
Qual è l’evoluzione futura
La ridefinizione di ESG segna l’inizio di una nuova fase per l’investimento sostenibile europeo.
Nei prossimi anni, gli operatori finanziari saranno chiamati a bilanciare tre dimensioni:
- la transizione ecologica,
- la resilienza economica,
- e la sicurezza strategica.
È probabile che vedremo nascere nuovi indici tematici ESG “ibridi”, capaci di combinare criteri ambientali con fattori di sicurezza energetica e geopolitica. Per gli investitori, questo significa dover aggiornare il proprio modo di interpretare la sostenibilità: non più solo come riduzione dell’impatto ambientale, ma come costruzione di un futuro stabile, autonomo e sicuro.
IDEE DI INVESTIMENTO
La sigla ESG cambia forma, ma non perde sostanza. L’investimento responsabile evolve per rispondere alle sfide del nostro tempo, e chi investe oggi ha l’opportunità di contribuire non solo a un mondo più sostenibile, ma anche a un’Europa più resiliente e indipendente.
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NOTE
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