Educarsi finanziariamente significa apprendere e fare proprie un mix di conoscenze, tendenze comportamentali e regole di condotta che hanno la più alta probabilità di favorire il benessere finanziario e, quindi, quello più generale.

Gli individui che hanno un’adeguata educazione sono abili ad utilizzare efficacemente i piani o programmi proposti dalla finanza personale. Così facendo, sono in grado di soddisfare, man mano che si presentano nel tempo, le varie esigenze di consumo, proprie o delle persone a cui più si tiene, considerati gli avvenimenti della vita e le condizioni macroeconomiche in un dato periodo e luogo.

LE QUESTIONI DI FINANZA PERSONALE

Quando un finanziamento diventa un cattivo debito? Come aumentare il tasso di risparmio? Quali rischi a cui si è soggetti conviene assicurare? Come investire il denaro in eccesso? Che importo del mutuo chiedere per l’acquisto dell’abitazione e quale tipologia scegliere?

In ordine sparso, quelle precedenti sono alcune domande importanti che ci si dovrebbe porre nel corso della vita per soddisfare appieno le esigenze di consumo. Soprattutto oggi, visto che rispetto al passato si è chiamati ad essere responsabili in buona parte del proprio destino finanziario (si pensi alla previdenza complementare). Tra l’altro, alcuni dei comportamenti finanziari tipici del passato sembrano essere superati. Il senso comune che guida ancora le scelte di molti non fa più rima con buon senso.

[Esempio – Lasciare il denaro sul conto corrente, magari ad un tasso negativo se si dispone di cifre rilevanti, come già accade in alcuni paesi o come potrà succedere anche in Italia, non appare più una scelta semplice con un risultato comunque soddisfacente].

Per questa ragione, nella  nuova sezione Education del Blog di Online SIM gli argomenti trattati non riguarderanno solamente gli investimenti finanziari, ma anche il money management, le assicurazioni, i finanziamenti, eccetera. Tutto ciò è, comunque, funzionale al processo di investimento: un individuo che ha un’adeguata somma di denaro per fronteggiare eventuali imprevisti, che risparmia attivamente e regolarmente o che è assicurato contro i rischi gravi che lo possono colpire è un investitore migliore.

LE AREE DELLA FINANZA PERSONALE

A seconda del bisogno di consumo di cui ci si deve occupare si entra in un’area specifica della finanza personale. Di seguito, si elencano le più importanti:

  • Il reddito;
  • Il consumo;
  • Il risparmio;
  • Le assicurazioni;
  • Gli investimenti;
  • I finanziamenti;
  • L’eredità.

Non va dimenticata anche la gestione delle tasse: ogni decisione dovrebbe essere presa considerando la modalità più indicata per massimizzare il risultato al netto delle imposte. Ad esempio, nel valutare alternative di investimento con tassazione differente, è utile confrontare i rispettivi rendimenti calcolando anche quanto si dovrà lasciare allo Stato.

L’EDUCAZIONE DEI FIGLI

Anche se oggi un’educazione avanzata non è più sufficiente ad assicurare alti redditi (si chieda alla generazione dei millennial), i lavori che richiedono elevati livelli di istruzione portano ancora a redditi superiori alla media, oltre a inferiori tassi di disoccupazione. I genitori di figli piccoli dovrebbero risparmiare in modo da accumulare risorse sufficienti a garantire loro una buona educazione scolastica, ad esempio sotto forma di un’iscrizione futura in una prestigiosa università italiana o estera. Pensare per tempo alla loro educazione e pianificare le modalità migliori per coprire le relative spese future dovrebbe essere un’ulteriore tassello della finanza familiare.

IL RUOLO DEI PRODOTTI

Il vero compito dei prodotti che l’industria finanziaria mette a disposizione degli individui, intesi come operatori non finanziari, è quello di rispondere ad uno specifico bisogno di consumo. Si pensi al caso di un lavoratore che ha uno stipendio insufficiente per le proprie necessità e ambizioni correnti. La finanza personale può venirgli in aiuto suggerendogli se è più conveniente innalzare il consumo utilizzando della ricchezza (se è presente) o chiedendo dei finanziamenti e in quale modalità. Ricevendo il prestito, le spese dipenderanno meno dal livello e dalle fluttuazioni di breve termine delle entrate. In pratica, il finanziamento è un modo per anticipare del consumo trasferendolo dal futuro al presente, pagando per questo un costo sotto forma di interessi.

 

 

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Autore

Nicola Zanella

Nicola Zanella

Competenze:
È un economista finanziario italiano e vive e lavora a Lugano (Svizzera). Si occupa dello studio della finanza personale, in particolare delle decisioni nell’area degli investimenti. I suoi interessi di ricerca sono la Teoria dei mercati efficienti, la pianificazione della finanza personale, la stima del premio per il rischio azionario, le obbligazioni indicizzate all'inflazione, l'effetto della diversificazione temporale e la finanza comportamentale. In campo assicurativo, ha sviluppato per il mercato italiano l'Approccio del capitale umano, metodo alternativo a quello di Analisi dei bisogni per proporre polizze di puro rischio e calcolare i relativi massimali.

Esperienza:
Nel 2007 ha fondato il primo sito italiano ed europeo dedicato alla ricerca e allo studio degli strumenti finanziari indicizzati all'inflazione. Nel gennaio di quell'anno ha scritto il paper più letto in Italia riguardante questa tipologia di investimenti. Nel 2009 ha aggiornato, insieme all'autore, la terza edizione del libro Capire la Borsa edito da Il Sole 24Ore. Nel 2010 ha pubblicato il suo primo libro come autore, Investire bene i propri risparmi, edito da Giunti Editore in collaborazione con Il Sole 24Ore. Nei successivi anni è stato Responsabile Area Studi e Ricerche di una società di formazione in ambito finanziario. Ha sviluppato modelli di wealth management e svolto formazione in aula a circa 5.500 consulenti agli investimenti e assicurativi. È tra i pochi economisti italiani ad aver pubblicato più articoli (quattro) nella rivista scientifica statunitense The Journal of Wealth management, l'unica a livello internazionale dedicata al wealth management degli high-net-worth individuals (HNWI), cioè dei privati con patrimoni consistenti. A partire dal 1998, diversi Premi Nobel dell’economia hanno scritto per la medesima rivista, ad esempio Harry Markowitz (ideatore della frontiera efficiente) e Paul Samuelson (il più influente economista del Novecento).

Competenze:
É laureato alla Facoltà di Economia e Commercio di Bologna.

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