Il risultato delle elezioni midterm americane, ovvero di metà mandato della presidenza Donald Trump, è il migliore e il più atteso dal mercato. Perché se è vero che Trump ha perso la maggioranza alla Camera, che è stata riconquistata dai Democratici dopo 8 anni, ai Repubblicani resta la maggioranza al Senato. I timori di una possibile “onda blu” democratica che spazzasse via Trump, la più temuta da gestori e analisti, è stata dunque scongiurata e, secondo l’analisi di Bank of America Merrill Lynch, lo scenario del post voto è il migliore per il mercato che storicamente ha sempre offerto buoni rendimenti nel caso di “gridlock” ovvero di di Camere divise tra i due schieramenti.

Adesso, chiuse le urne elettorali, gli analisti cominciano a fare i conti su quale possa essere l’impatto sulla politica di Trump. La Casa Bianca ha già minimizzato il risultato ottenuto dai Democratici che è stato definito da Trump “un’increspatura” che non cambierà la sua agenda politica. Secondo l’analisi di Mike Ryan, Chief Investment Officer (CIO) di UBS, è sempre difficile che il partito del presidente in carica riesca a conservare la maggioranza di entrambe le camere e conferma come queste elezioni abbiano contato più del solito in un contesto come quello attuale dove il partito di governo ha perso qualcosa, ma non abbastanza da portare a un cambiamento dell’agenda politica di Trump e della traiettoria dei mercati.

Nelle prossime settimane di fatto, partirà la corsa per il 2020 ed è difficile al momento fare previsioni credibili. Di sicuro c’è che il risultato delle elezioni mid-term è quello che i mercati finanziari si aspettavano, e per questo, secondo l’analisi di James Athey, Senior Investment Manager di Aberdeen Standard Investments non c’è da aspettarsi una particolare reazione da parte delle Borse che si muoveranno rapidamente per speculare su come questo risultato possa rafforzare la politica estera di Trump, dal momento che è l’area più ovvia in cui egli può operare in gran parte senza il sostegno del Congresso. «L’attenzione sarà probabilmente focalizzata sul summit del G20 a fine novembre per capire quale direzione prenderà la guerra commerciale con la Cina, o quanto la Cina sia disposta a tornare al tavolo dei negoziati» ha detto Athey.

IDEE DI INVESTIMENTO

Lo scenario emerso dalle elezioni mid-term americane rispetta il trend storico su cui gestori e analisti si basano per la costruzione dei portafogli. Ecco alcuni punti chiave per chi investe sul mercato americano secondo l’analisi di Aberdeen Standard Investments, Amundi Sgr, Bofa Merrill Lynch, Intermonte Sim, Pictet asset management e Ubs.

  • Il mercato azionario è favorito dal risultato elettorale e potrebbe continuare a salire anche sulla scia del recente rialzo dei tassi e nonostante le ultime deludenti trimestrali (Amazon ed Apple). Il mercato azionario ha già corretto molto a ottobre (-11% dai massimi di inizio ottobre) in parte anche in vista di un Congresso diviso. Il calo può essere un’occasione di acquisto in vista di un buon rally almeno fino a poco prima della riunione della Fed, attesa il 19 dicembre, che potrebbe essere supportato anche dalla notizia positiva di stimoli fiscali in arrivo dalla Cina.
  • Per il mercato obbligazionario la reazione a brevissimo potrebbe essere di tassi in calo verso il 3% per il Treasury decennale a causa dell’ipotesi di minore deficit in prospettiva. Per fine anno questo livello potrebbe essere quello di equilibrio in vista dei primi sintomi di rallentamento USA. C’è da tenere conto anche dell’impatto sul dollaro che dipenderà dall’adozione o meno delle riforme fiscali, ma dovrebbe in ogni caso rafforzarsi contro l’euro. Nel lungo termine, l’evoluzione del dollaro dipenderà invece dalla politica monetaria, oltre che dalle prospettive economiche degli Stati Uniti. L’autonomia della Fed dopo questo risultato non è in discussione e questo dovrebbe rasserenare il clima dal punto di vista obbligazionario.

Per investire sul mercato azionario americano dopo le elezioni mid-term la scelta migliore in questa fase è un fondo azionario specializzato sulla Borsa americana che adotti uno stile misto (Categoria Morningstar: Azionari America Larga Cap Blend)

La Top 10 dei fondi azionari America a stile misto

ProdottoRendimento YTDRendimento 3y
ANIMA U.S. Equity Prestige13,38%8,40%
Investec Global Strategy Fund - American Franchise Fund A Inc USD13,14%11,57%
ANIMA U.S. Equity Silver12,81%7,75%
UBS (Lux) Equity SICAV - US Income (USD) Q-dist12,39%6,92
ANIMA America Classe B11,87%7,53%
BNP Paribas L1 Equity USA Core Privilege EUR11,79%---
BL-Equities America BM USD Acc11,54%---
Anima America Classe A11,35%7,89%
Multicooperation SICAV - Julius Baer Equity Global Excellence North America USD K10,38%---
Threadneedle (Lux) - US Disciplined Core Equities ZU USD Acc10,00%---
Nella tabella, i fondi azionari America che investono sulla large cap e adottano uno stile blend che mette in portafoglio titoli growth e value ordinati per rendimento da gennaio a novembre 2018. Dati % in euro. Fonte: Morningstar.

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Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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