La stagione delle trimestrali in Europa è appena cominciata e i primi dati che arrivano dal terzo quarto dell’anno sono una conferma del rallentamento della crescita dell’area. Rispetto ai titoli statunitensi, però, secondo Frédéric Jeanmaire, European Equities Portfolio Manager di Columbia Threadneedle Investments le azioni europee sono sostenute da una redditività ancora incoraggiante nonostante una crescita economica in rallentamento, ma ancora positiva – le previsioni del Fondo monetario internazionale prevedono una crescita dell’1,5% per il PIL dell’eurozona nel 2019 – e da valutazioni interessanti. A questo bisogna aggiungere la volatilità che ha portato alla discesa dei prezzi dei mercati osservata negli ultimi mesi offre interessanti opportunità di investimento.

C’è però anche un’altra faccia della medaglia di cui tenere conto. La sottolineatura dei rischi arriva dall’analisi di Sanjeet Mangat, investment director di Aberdeen Standard Investments,  secondo il quale non bisogna sottovalutare il fatto che ci sono stati alcuni downgrade, ovvero revisioni al ribasso degli utili, su alcune società europee, e che gli analisti ora si aspettano una crescita dei guadagni in Europa di circa il 2% nel 2019 contro il 10% delle previsioni di gennaio 2019. Pesa sicuramente l’effetto Brexit – che ancora non ha una conclusione certa – e pesa anche il rallentamento della crescita globale che, a sua volta, ha ridotto le aspettative di crescita europee. Per Mangat il fatto che nel secondo trimestre del 2019 l’Europa abbia chiuso la stagione dei dati societari con risultati generalmente superiori alle stime in ribasso, con il 51% delle aziende che hanno superato il consensus, fa ben sperare per il terzo trimestre e per una chiusura dell’anno, tutto sommato, positiva per questo mercato.

Una spinta in positivo al mercato europeo può arrivare dal tema della sostenibilità, soprattutto dopo il lancio da parte della Germania di Angela Merkel del piano di investimenti da 100 miliardi di euro da spendere entro il 2030 per la protezione del clima e la transizione energetica, che dovrebbe portare il Paese a produrre da fonti rinnovabili il 65% della sua energia. Secondo Goldman Sachs, il piano Berlino potrebbe dare una svolta decisiva a tutta l’Unione europea facendo partire definitivamente il settore eolico e solare del Vecchio Continente, cambiando le abitudini i consumi energetici delle persone attraverso la combinazione di incentivi fiscali e tasse su mobilità e riscaldamento basate sul carbone. L’obiettivo finale a cui tende la Germania, ovvero il raggiungimento di emissioni zero di carbone entro il 2050 – potrebbe diventare un driver per la crescita delle utilities green di tutta Europa.

IDEE DI INVESTIMENTO

Secondo le analisi dei gestori, i problemi dell’Europa sono un’opportunità di investimento a patto di saper fare una valutazione corretta dei titoli da mettere in portafoglio. Aberdeen Standard Investments, infatti,  afferma che sia ancora possibile trovare aziende con prospettive di crescita di utili pari al 10% nel 2019 perché ci sono aziende sostenute da fattori strutturali (cambiamenti demografici, digitalizzazione dell’industria, valore del brand) che sono più forti del ciclo economico. La sfida sul mercato europeo, secondo Columbia Threadneedle Investments si gioca su tre livelli:

  • essere metodici nella selezione e valutazione dei titoli in portafoglio;
  • individuare i prossimi titoli di qualità e con buone prospettive di crescita fra quelli che non sono ancora stati valorizzati e rivalutati dal mercato;
  • identificare i titoli di qualità, fra quelli ciclici, che sono stati eccessivamente puniti dal mercato e che possono ritornare su un valore interessante.

Per investire in Europa garantendosi la migliore diversificazione, la scelta ottimale è un fondo azionario specializzato che adotta uno stile value individuando i titoli che hanno le maggiori potenzialità nel lungo periodo (Categoria Morningstar: Azionari Europa Large Cap Value).

La Top 5 dei fondi azionari Europa a stile value che puntano sulla azioni sostenibili

ProdottoRendimento YTDRendimento 3yMorningstar Sustainability Rating
Popso (Suisse) Invt European Eq B EUR18,67%5,56%Sopra la media
Amundi Azionario Val Eurp a dist B17,38%4,78%Alto
AMUNDI European Equity Value Fam L Acc15,07%---Alto
Amundi Fds European Eq Val F EUR C13,58%5,00%Alto
Allianz Europe Equity Value AT EUR9,37%4,53%Sopra la media
Nella tabella, i migliori fondi azionari a stile value che hanno un alto rating di sostenibilità ordinati per rendimento da gennaio 2019. Dati in euro al 23 settembre 2019. Fonte: Morningstar Direct.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

 

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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