La ripartenza del mercato azionario nel primo trimestre 2023 ha riacceso i fari sulle small e mid cap europee. Sono una buona occasione di diversificazione? Vediamo alcuni punti chiave secondo le analisi di ODDO BHF Asset Management e Intermonte.

  • Modelli di business flessibile e attenti all’innovazione. La maggioranza delle small cap europee è a conduzione familiare e questo consente di avere modelli di business più flessibili e adattabili alle condizioni di mercato. C’è una forte attenzione agli investimenti in ricerca e sviluppo.
  • Ripresa del mercato M&A. La ripartenza del mercato delle fusioni e acquisizioni (M&A) nel primo trimestre 2023 rende le società di dimensioni ridotte e a rapida crescita obiettivi strategici per le società più grandi e più ricche di liquidità, in particolare in settori di nicchia.
  • Il ritorno di interesse dei grandi investitori sull’Italia. Nel panorama europeo l’Italia gioca un ruolo di primo piano nel segmento delle small e mid cap. C’è un ritorno di interesse degli investitori istituzionali per questa asset class, soprattutto alla luce dell’aspettativa che i titoli growth possano sovraperformare nel secondo semestre del 2023.
  • Selezione per settore e potenzialità degli utili. La ricerca delle migliori opportunità invita alla selezione dei settori: tutti i comparti collegati a digitalizzazione, salute e transizione energetica sono da preferire. A livello Paese, oltre all’Italia, in prima fila ci sono Germania e Nord Europa. La capacità di generare utili nel lungo termine e una valutazione corretta sono gli altri criteri si selezione.

IDEE DI INVESTIMENTO

Nella ricerca di diversificazione di portafoglio le small cap sono sempre una buona idea nel lungo termine. Non si deve dimenticare però che questa asset class è più volatile rispetto alla media di mercato e ha un rischio maggiore rispetto all’investimento in large cap.

Per investire in small cap in un’ottica di diversificazione del portafoglio azionario europeo ci sono fondi specializzati (Categoria Morningstar Azionari Europa Small Cap).

I migliori fondi small cap presenti sulla piattaforma di Online SIM

  • Alken Fund – Small Cap Europe Eur Classe R è un fondo azionario che investe in piccole e medie imprese europee e si pone obiettivo una crescita del capitale in un’ottica di lungo termine. Rende il 27,29% a tre anni (secondo dati Morningstar aggiornati ad aprile 2023). Partito nel 2007 ha come primi settori in portafoglio beni industriali e energia. Investe il 69% in Europa occidentale, il 18% in UK.
  • Janus Henderson Fund – Pan European Smaller Companies Classe B Eur Acc è un azionario altre specializzazioni che investe sui mercati azionari europei in società di piccole dimensioni che hanno sede legale in Europa (Regno Unito incluso); società di piccole dimensioni che, pur non avendo sede legale in Europa, svolgono parte predominante della loro attività aziendale in tale regione (Regno Unito incluso) o sono capogruppo che controllano principalmente società con sede legale in tale regione (Regno Unito incluso). Rende il 23,27% a tre anni (secondo dati Morningstar aggiornati ad aprile 2023). Partito nel 2001 ha come primi settori in portafoglio Finanza e beni di consumo ciclici. Investe il 60% in Europa occidentale, il 24% in UK.
  • Invesco Pan European Small Cap Equity Classe E (acc) Eur investe in piccole imprese di qualsiasi borsa europea. Può investire in situazioni speciali, quali titoli in recupero, situazioni di OPA e nei mercati emergenti dell’Europa orientale. Rende il 20,86% a tre anni (secondo dati Morningstar aggiornati ad aprile 2023). Partito nel 2000 ha come primi settori in portafoglio beni industriali e tecnologia. Investe il 67% in Europa occidentale, il 16% in UK.
  • DPAM INVEST B – Equities Europe Small Caps Sustainable Classe B Eur è un fondo azionario che investe principalmente in azioni e/o altri titoli che danno accesso al capitale di imprese small-cap la cui sede legale o una parte significativa dei loro attivi, attività, centri di profitto o centri decisionali si trova in Europa. Il comparto investe esclusivamente in azioni con una capitalizzazione non superiore a 6 miliardi di euro. Rende il 16,61% a tre anni (secondo dati Morningstar aggiornati ad aprile 2023). Partito nel 1997 ha come primi settori in portafoglio beni industriali e beni di consumo. Investe il 59% in Europa occidentale, il 20% in Europa non euro e il 20% in UK.
  • Fidelity European Smaller Companies Fund – E – ACC – Euro investe in molte piccole e medie imprese di tutta Europa, incluse le economie in via di sviluppo dell’Europa orientale. Rende il 15,72% a tre anni (secondo dati Morningstar aggiornati ad aprile 2023). Partito nel 2000 ha come primi settori in portafoglio beni di consumi e finanza. Investe il 42% in Europa occidentale, il 40% in UK.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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