Sebbene arrivino segnali di disgelo nella guerra commerciale tra Usa e Cina, il mercato continua ad essere scettico sulla possibilità di un accordo a breve tra i due Paesi. La ragione? Non c’è comunione di intenti sulle misure da prendere riguardo alla proprietà intellettuale, soprattutto in ambito tecnologico, su cui gli americani non intendono indietreggiare nemmeno di un passo. Così dopo un 2018 che ha colpito oltre 360 miliardi di merci con dazi – circa 250 miliardi di dollari cinesi e 110 miliardi americani – non si allontana lo spauracchio di nuovi dazi per un valore di 200 miliardi di dollari su beni cinesi a partire dal 2 marzo 2019.

La guerra cino-americana rende le prospettive per la crescita globale più incerte anche a causa della forza gravitazionale esercitata dal rialzo dei tassi d’interesse. In questo scenario per cercare valore sul mercato azionario bisogna essere molto selettivi puntando sulla qualità e su prospettive di crescita di lungo termine. Tra i Paesi che hanno le carte in regola per proseguire la crescita c’è il Giappone che a luglio 2018 ha siglato con l’Unione europea un trattato commerciale che va nella direzione del protezionismo americano e cinese.

Si tratta dell’Accordo di Partnership Economica (EPA) che è entrato in vigore il 1 febbraio 2019 e prevede l’eliminazione dei dazi giapponesi sul 94% dei prodotti agricoli e industriali provenienti dall’Unione europea e, di conseguenza, l’eliminazione del 99% dei dazi europei sui prodotti giapponesi. Questo accordo dà il via all’area di libero scambio più grande del mondo, copre un terzo dell’economia mondiale e apre una nuova era di rapporti tra l’Unione europea e l’Asia.

IDEE DI INVESTIMENTO

Per i gestori di Goldman Sachs Asset Management il Giappone è, insieme con gli Stati Uniti, il mercato meglio impostato per il 2019. Nell’outlook annuale Goldman Sachs ha sottolineato come il profilo rischio-rendimento dei titoli azionari appare migliore rispetto al 2018 e i titoli giapponesi sono meglio posizionati rispetto a quelli dei mercati europei che soffrono delle incertezze politiche e dell’apprezzamento dell’euro contro dollaro. A credere fortemente nel Giappone è anche Daisuke Nomoto, Gestore di portafoglio senior di Columbia Threadneedle Investments che sottolinea come le riforme strutturali del Governo giapponese (immigrazione, lavoro, corporate governance) possano dare una spinta decisiva alla crescita del Prodotto interno lordo (PIL) nel lungo periodo verso l’obiettivo di 600 mila miliardi di yen. «Dopo i 15 anni di crescita zero dal 1998 al 2013, le riforme del Presidente Shinzō Abe stanno finalmente dando i loro frutti», ha detto Nomoto. «Gli indicatori economici suggeriscono chiaramente che la deflazione è stata sconfitta e a lungo termine, l’effetto combinato delle tre riforme in atto – aumento della forza lavoro, potenziamento della produttività e ottimizzazione della governance – dovrebbe essere un potente propulsore per l’economia e il mercato azionario del Giappone».

Per investire a lungo termine sul mercato giapponese, la soluzione ottimale è un fondo azionario che punti sulla società a grande capitalizzazione (Categoria Morningstar: Azionari Giappone Large Cap)

I migliori fondi azionari che investono in Giappone

ProdottoRendimento 3yRendimento YTD
Comgest Growth Japan EUR I Acc12,33%3,71%
DWS Invest CROCI Japan JPY IC9,87%7,58%
HSBC Global Investment Funds - Economic Scale Japan Equity AC9,75%-14,26%
T. Rowe Price Funds SICAV - Japanese Equity Fund Q EUR9,68%5,44%
Invesco Funds - Invesco Japanese Equity Advantage Fund Z Accumulation EUR9,61%4,46%
Lo Funds Alpha Japan Classe R Eur (Acc)9,49%5,70%
Nomura Funds Ireland plc - Japan High Conviction Fund Class I JPY8,98%4,05%
M&G (Lux) Investment Funds 1 - M&G (Lux) Japan Fund CI USD Acc8,58%7,37%
GAM Star Japan Leaders Class Institutional USD Accumulation8,50%4,70%
Fidelity Japan Advantage Fund Classe A Jpy (acc)8,43%6,97%
Nella tabella, i fondi azionari ordinati che investono sulle large cap giapponesi ordinati per rendimento a tre anni. Dati in euro aggiornati a febbraio 2019. Fonte: Morningstar.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

 

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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