Dopo le decisioni della Bce e la consapevolezza che i tassi resteranno a zero a lungo così come il rendimento, una delle strade per andare a caccia di rendimento è quella di puntare sulle valute anche al di fuori dell’area euro. Ma è un buon affare? Secondo gli analisti di Morgan Stanley è meglio restare nell’Unione europea e sul super euro che per gli analisti sarà più forte di dollaro, yen, dollaro australiano e dollaro canadese. Acquistare una valuta estera – direttamente o attraverso i fondi di liquidità – per diversificare il rischio euro del proprio portafoglio è un’opportunità in vista di un possibile rialzo dei tassi americani da parte della Fed.

Secondo gli analisti di Goldman Sachs è una scelta da valutare nei prossimi mesi anche se, finora, il mercato valutario è rimasto complessivamente ingessato, proprio in attesa dell’intervento della numero uno della Fed Janet Yellen. Quando arriverà il rialzo? Se si guarda alle rilevazioni di Cme group che misura con il Fed watch le probabilità di manovra della banca centrale monitorando l’andamento dei futures le probabilità di un innalzamento dei tassi da parte della Fed alla riunione del 20 e 21 settembre è scesa al 15% (dal 21% di agosto 2016) e anche Goldman Sachs ha tagliato le probabilità, riducendole dal 40% al 25%.

Fondi monetari: cosa significa diversificare in valuta

Le performance di fondi di liquidità in valuta è determinata prevalentemente dalle variazioni del cambio, dal momento che le cedole dei titoli a breve termine in cui investono queste gestioni sono generalmente pari a pochi decimi di punto percentuale.

L’euro in quanto a forza in questa fase non ha rivali e un fondo monetario denominato nella moneta unica è ancora la scelta migliore per parcheggiare la liquidità. Investire in una divisa estera ha un grado di rischio medio alto a causa dell’incertezza e della continua variabilità del tasso di cambio contro euro. Lo strumento principe è il fondo monetario denominato nella divisa del Paese di riferimento e i rendimenti da inizio anno non sono un affare.

Se si guardano le performance da gennaio 2016, la migliore è stata la categoria che investe in corone norvegesi con il 5,79% seguita da quella in dollari canadesi con il 3,11%. Non è andata bene al franco svizzero che negli ultimi tre mesi si è indebolita dell’1,3% nei confronti dell’euro. I fondi monetari in valuta hanno perso l’1,03% da gennaio, e a dispetto delle previsioni degli analisti, il franco non dovrebbe tornare a rafforzarsi a breve a causa della decisione della Banca centrale della Svizzera di mantenere i tassi di interesse in negativo e di agire, se necessario, sul mercato valutario mira poi a rendere meno attraenti gli investimenti in franchi svizzeri, allentando le pressioni sulla moneta.

IDEE DI INVESTIMENTO

La forza dell’euro, secondo Morgan Stanley, è destinata a proseguire nei prossimi mesi. Mario Draghi, di fatto, ha lasciato la palla a Janet Yellen e la stretta dei tassi potrebbe essere meno rigida di quanto si attende. Nell’attesa della Fed, la ripresa del dollaro contro euro e yen è partita anche se debole. Fermo restando l’euro è ancora la scelta migliore, ecco un giro del mondo in valuta per la gestione della liquidità:

Ecco i tre migliori fondi monetari in euro:

  • Pharus SICAV Liquidity Acc rende l’1,36% da gennaio (+0,99% a tre anni). Il fondo investe in una gamma diversificata di titoli obbligazionari di alta qualità, denominati nella valuta di riferimento o in un’altra delle maggiori valute mondiali o delle unità monetarie multi-nazionali.
  • AZ Fund 1 Cash 12 Mesi A-AZ Fund Acc rende lo 0,17% da gennaio (+0,90% a tre anni). La strategia di investimento consiste principalmente nella selezione dei depositi bancari a termine in euro, più vantaggiosi in termini di tasso, sulla scadenza prescelta (fino a 12 mesi).
  • Amundi 3 – 6 M I rende lo 0,09% da gennaio (+0,30% a tre anni). L’obiettivo di gestione del Fondo è offrire, in un orizzonte temporale di minimo 3 mesi, una performance superiore all’indice di riferimento.

Ecco i tre migliori fondi monetari in sterline per puntare sulla valuta inglese:

  • UBS (Lux) Money Market Fund – GBP Q-acc è gestito da Michael Hitzlberger che ha un portafoglio diversificato di strumenti del mercato monetario denominati in GBP di emittenti di prim’ordine. Perde il 13,3% da inizio anno (-0,4% a tre anni). Durata residua media del portafoglio non superiore a un anno.
  • Jb Money Market Fund Sterling Classe B perde il 13,38% da gennaio (-0,40% a tre anni) il fondo è gestito da Laurence Kubli ed è adatto a investitori prudenti che desiderano investire somme anche limitate nel mercato monetario in GBP. Può essere utilizzato inoltre quale strumento per la gestione della liquidità.
  • UBS (Lux) Money Market Fund – GBP P-acc perde il 13,5% da gennaio (-0,58% a tre anni) L’obiettivo d’investimento del fondo gestito da Michael Hitzlberger è la conservazione del capitale con ottenimento di rendimenti costantemente positivi.

Ecco i tre migliori fondi monetari in franco svizzero per puntare sulla valuta elvetica:

  • Vontobel Swiss Money Classe B il fondo è gestito da Jurg Bretscher che investe in obbligazioni espresse in franchi svizzeri. Fino a 1/3 degli attivi può essere investito in obbligazioni in valuta diversa. Perde lo 0,46% da gennaio (+4,15% a tre anni).
  • Lombard Odier Funds – Short-Term Money Market (CHF) IA Per l’1,19% da gennaio (+3,77% a tre anni) e investe principalmente in depositi bancari, strumenti del mercato monetario e altri strumenti di debito a breve termine emessi da governi, società e altre entità.
  • Pictet-Short-Term Money Market CHF I ha l’obiettivo di offrire agli investitori un grado elevato di protezione del capitale denominato in franchi svizzeri. Perde l’1,22% da gennaio (+3,68% a tre anni). L’ottica è di breve periodo.

I tre migliori fondi monetari in dollari:

  • Fidelity Funds – US Dollar Cash Fund A-USD si pone l´obiettivo di conseguire un reddito regolare relativamente alto e una buona liquidità, salvaguardando al tempo stesso il capitale. Il fondo gestito da Tim Foster perde il 3,39% da gennaio (+5,69% a tre anni).
  • Invesco Funds – Invesco USD Reserve Fund A gestito da Manuel Mueller mira a offrire il massimo rendimento con un alto livello di sicurezza mediante un portafoglio di titoli a breve scadenza e a reddito fisso aventi una scadenza iniziale o residua non superiore a 12 mesi. Perde il 3,31% da gennaio (+5,68% a tre anni).
  • UBS (Lux) Money Market SICAV – USD P-acc perde il 3,29% da gennaio (+5,76% a tre anni). Gestito da Marko Pavic ha come obiettivo d’investimento la conservazione del capitale con ottenimento di rendimenti costantemente positivi.

Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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