Mentre la crisi climatica e la perdita di biodiversità si confermano le sfide globali più spesso associate agli investimenti sostenibili, l’aumento del costo della vita e le disuguaglianze di reddito diventeranno aree d’interesse chiave nel 2023.

Secondo l’analisi di Robeco, nel lungo termine i problemi connessi a clima e costo della vita sono interconnessi. La ragione? La carenza di energia e le interruzioni della catena alimentare legate al clima sono i principali fattori che determinano l’aumento del costo della vita.

Perché nel 2023 il costo della vita sarà un tema sociale rilevante

L’aumento dell’inflazione spinge il costo della vita e la povertà dei cosiddetti working poors, ovvero la classe di poveri che lavorano stabilmente, ma non riescono a fare fronte a tutte le spese mensili. Il tema dei working poors è particolarmente importante in Europa.

Alcuni punti chiave secondo dati OCSE e Eurostat:

  • Il mercato del lavoro dell’UE si trova ad affrontare una quota crescente di occupazioni poco retribuite e poco qualificate. Secondo OCSE l’erosione delle tradizionali strutture di contrattazione collettiva in alcuni Paesi porta ad un numero crescente di persone a rischio di povertà.
  • Le persone sono a rischio di povertà lavorativa quando il reddito disponibile annuo è inferiore al 60% del livello di reddito medio familiare nazionale. Secondo dati Eurostat, nel 2019 il 9% di tutti i lavoratori europei viveva in famiglie a rischio di povertà. Poi sono arrivati pandemia e inflazione e il dato è esploso al 21,6% nel 2020 ed è salito al 21,7% nel 2021, ultimo dato disponibile. In Italia la percentuale sale al 25%.
  • In pratica, una persona su cinque è a rischio povertà o esclusione sociale in Europa (circa 95 milioni di individui). Queste persone vivono in famiglie che hanno almeno uno dei tre rischi di povertà ed esclusione sociale: rischio di povertà, grave deprivazione sociale, residenza in una famiglia con intensità di lavoro molto bassa.

Costo della vita: il programma UE per battere le disuguaglianze

  • I mercati del lavoro dell’UE si trovano ad affrontare una quota crescente di occupazioni poco retribuite e poco qualificate, l’erosione delle tradizionali strutture di contrattazione collettiva in alcuni paesi e un numero crescente di persone a rischio di povertà.
  • L’Unione Europea ha cominciato ad analizzare il fenomeno crescere dei working poors dal 2008, ma solo nel 2017 la Commissione Europea ha stabilito 20 principi fondamentali che includono diritti essenziali per il mercato del lavoro e sistemi di protezione sociale equi.
  • Riconoscere esplicitamente la necessità di politiche e misure per affrontare la povertà lavorativa e la disuguaglianza. Nel marzo 2021 la Commissione Europea ha presentato il suo piano d’azione per trasformare i principi in azioni concrete a vantaggio dei cittadini dell’UE, sostenendo la ripresa dall’impatto del Covid-19.
  • L’obiettivo è ridurre il numero di persone a rischio di povertà o esclusione sociale di almeno 15 milioni entro il 2030. La Commissione riesaminerà il piano d’azione nel 2025. La revisione fornirà una base per ulteriori azioni a livello UE per raggiungere gli obiettivi fissati.

costo della vita infografica

IDEE DI INVESTIMENTO

L’impatto del costo della vita finora è assorbito attraverso i risparmi accumulati o facendo ricorso al credito. Questo vale soprattutto in Italia dove la quota di risparmi pro-capite è la più alta in Europa: il deposito medio per le famiglie italiane è pari a circa 15.000 euro secondo dati Banca d’Italia. Ma la quota di risparmio è destinata a scendere se i salari non aumenteranno.

Come per le sfide ambientali, gli investitori possono incidere sulle disuguaglianze di reddito investendo sui temi sociali anche in chiave ESG.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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