Quali sono le previsioni per l’andamento dell’inflazione dell’Eurozona per il 2024? Scopri le prospettive future e come influenzeranno i mercati.

Le previsioni dell’inflazione nel 2024

L’inflazione nel 2024 continua a dominare la scena dei mercati e degli investimenti. Secondo il consensus degli analisti di Bloomberg, il valore dell’inflazione si sta avvicinando all’obiettivo del 2% che si è posta la Banca centrale europea (BCE), ma non lo raggiungerà nel corso del 2024. In particolare:

  • La ripresa dell’inflazione a gennaio 2024. Nell’area euro a gennaio 2024 l’inflazione è salita al 2,8% (contro il 2,9% registrato a dicembre 2023) rispetto al gennaio 2023, secondo dati Eurostat. Questo valore è superiore rispetto le attese degli analisti che si attendevano una crescita del 2,7%. A pesare sul rialzo sono stati: cibo, alcolici e tabacchi.
  • L’obiettivo 2% è raggiungibile nel 2026. L’inflazione dovrebbe riprendere a scendere nel corso del 2024 arrivando entro la fine del 2024 al 2,7%. Secondo le proiezioni, l’inflazione potrebbe arrivare al 2,1% nel 2025 e raggiungere un valore dell’1,9% nel 2026.

Quando scenderanno i tassi?

Il presidente della BCE, Christine Lagarde, non ha intenzione di tagliare i tassi nell’Eurozona a breve. Al momento i tassi di interesse sono fermi al 4,5% e, secondo l’analisi di Axa Investment Managers, il primo taglio dei tassi arriverà a giugno 2024. A frenare la BCE ci sono:

  • le prospettive incerte sull’inflazione e il dato di gennaio 2024 conferma che la dinamica dei prezzi non ha ancora ancora una via stabilmente al ribasso.
  • la dinamica sui salari in Europa continua ad essere negativa. La perdita del potere d’acquisto è effettiva per la maggior parte della popolazione dell’area euro ad esclusione di Belgio e Olanda dove si registra una crescita nel 2023.

Il rischio della recessione

La recessione nell’area euro è uno scenario possibile nel 2024. Lo ha ribadito la BCE nel documento Financial Stability Review sottolineando che:

  • le prospettive di stabilità finanziaria sono fragili e questo espone i mercati a volatilità e rischia di aumentare l’avversione al rischio e indebolire la fiducia. A fine 2023 la Germania, che è la maggiore economia dell’Eurozona è entrata in recessione tecnica, con una contrazione del PIL dello 0,4%;
  • l’aumento delle tensioni geopolitiche, con il fronte aperto in Medio Oriente, aggiungono incertezza alla già difficile situazione in Ucraina che ha conseguenze non solo sull’energia;
  • i continui tagli alle stime di crescita del Prodotto interno lordo (PIL) dell’Unione Europea (UE) da parte della Commissione europea sono il segnale del rallentamento macro. Le ultime previsioni sono di una crescita del PIL 2024 all’1,3% (contro una stima precedente dell’1,4%), che scende all’1,2% nella sola Eurozona. Nel 2025 la crescita dovrebbe arrivare all’1,7% nell’UE e all’1,6% nell’area euro.

Le previsioni per l’inflazione in Italia

La dinamica dell’inflazione in Italia segue la tendenza di quella europea. Nel 2023 in Italia l’inflazione è stata in media del 5,7% (era l’8,1% nel 2022). A gennaio 2024 c’è stata una lieve ripresa. Secondo le stime preliminari Istat:

  • l’inflazione a gennaio 2024 è salita allo 0,8% (contro lo 0,6% di dicembre 2023). A pesare sul dato c’è il rincaro dei beni energetici e dei beni alimentari non lavorati. L’inflazione di fondo a gennaio 2024 in Italia è crescita del 2,8% (contro il 3,1% di dicembre 2023). La discesa è evidente se pensiamo che a dicembre 2022 l’inflazione in Italia era all’11,6%, il dato più altro degli ultimi 40 anni;
  • il 2024 si apre in stagflazione in Italia, ovvero una crescita stagnante del PIL e un’inflazione elevata. Attualmente l’attesa è che il trend continui per tutto il 2024 con una lenta discesa dell’inflazione che, secondo stime Ocse, rallenterà fino all’1,8% ma dovrebbe risalire al 2,2% nel 2025. Per l’inflazione di fondo (esclusi i prezzi di energia, alimentari e altri beni volatili), secondo l’Ocse, nel 2024 arriverà al 2,4% e al 2,2% nel 2025.

IDEE DI INVESTIMENTO

In attesa della discesa dell’inflazione in Eurozona e di un cambio di strategia da parte della BCE sui tassi di interesse è opportuno rivalutare la composizione dei propri investimenti ed effettuare un check-up del proprio patrimonio in modo da costruire una corretta asset allocation. Per fare il check-up di portafoglio e scoprire come migliorare il tuo investimento in fondi visita il sito Online SIM.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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