Un incipit apparentemente moderato, quello del 2024, che in queste prime settimane vede movimenti non trascurabili per entità, ma variegati e con un impatto quasi neutro sui portafogli ben diversificati. I trend di breve-medio termine in atto non mostrano scossoni, ma proseguono ordinati e piuttosto costanti. Alcuni casi significativi:
- tra i metalli, per esempio, sono quelli ad impiego industriale ad avanzare in gennaio, mentre i metalli preziosi subiscono un certo rallentamento;
- tra i combustibili il petrolio avanza del 5% mentre il gas naturale cede il 16%. Anche tra i generi alimentari i risultati presentano una dispersione notevole;
- interessanti anche le dinamiche sul Forex, in merito alle quali si segnala l’ennesimo scivolone dello yen (-2% contro euro) e l’allungo del dollaro Usa, che invece avanza di 200 punti base sulla moneta unica.
Asset allocation e portafogli: allungano azioni e obbligazioni
- Oltre la metà dei principali indici azionari di borsa esibisce il segno più. Ancora una volta è la Turchia a dominare le classifiche, seguita da Giappone e Atene. Volendo semplificare, le piazze europee si piazzano mediamente bene, seguite dai listini Usa e a chiudere, con perdite non trascurabili, troviamo i paesi del sud-est asiatico.
- Gli indici FIDA rappresentativi i prodotti del risparmio gestito si distribuiscono secondo le attese ed in modo perfettamente coerente con i dati di borsa ed i movimenti valutari.
- Anche l’overview sulle specializzazioni settoriali disegna un quadro contrastato e nient’affatto noioso: i titoli innovativi dominano le classifiche con discrete soddisfazioni, mentre in fondo al ranking troviamo i metalli preziosi, le commodities in generale e l’immobiliare, unica inversione di tendenza rispetto all’ultimo trimestre del 2023.
- Ancora buoni risultati sul piano obbligazionario, sul quale troviamo finalmente qualche novità in rapporto al periodo precedente. Monetari dollaro e sterlina, duration brevi ed elevati tassi nominali sono le parole chiave della prima parte della classifica di gennaio.
- I fondi diversificati si muovono in modo molto coerente, con dispersioni minime e proclamano vincitrici per efficacia le asset allocation tendenzialmente aggressive.
- Anche la distribuzione degli Etf consente di individuare qualche tema interessante: i movimenti decorrelati tra micro-asset class sono di portata tale da rendere superfluo l’utilizzo della leva e delle posizioni short, che invece beneficiano maggiormente dei movimenti più generalizzati dei mercati. Inoltre, i casi della Turchia in particolare, ma anche del Giappone, consentono di apprezzare il valore aggiunto della gestione attiva rispetto ai prodotti passivi.
IDEE DI INVESTIMENTO
Nel complesso, i mercati sembrano in primo luogo aver superato le difficoltà delle prime sedute dell’anno ed inoltre paiono proseguire secondo trend ben delineati negli ultimi mesi. L’impostazione di massima si conferma positiva, seppur supportata solo da poco più della metà delle asset class, ma le attese diffuse circa un taglio dei tassi sempre più prossimo sostengono efficacemente volumi e ribilanciamenti dei portafogli.
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NOTE
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