Il 2024 si è aperto all’insegna della protesta dei trattori che sta attraversando tutta Europa. Gli agricoltori di Francia, Germania, Italia, Belgio, Romania, Polonia e Ungheria si sono trovati uniti nel combattere contro le misure europee che puntano a rendere sostenibile il settore agroalimentare. Scopri le regole dell’agricoltura, perché gli agricoltori di tutta Europa contestano la politica dell’Unione Europea e quali sono i punti chiave della Politica agricola comune (PAC).

Cos’è la Politica agricola comune (PAC)

Bisogna tornare indietro al 1962 per trovare la data del varo della Politica Agraria comune (PAC) che è la più antica tra le misure decise dalla Comunità europea. Nacque in seguito alla depressione causata dalla seconda guerra mondiale per ricostituire un tessuto sociale ed economico comune partendo dall’agricoltura che oggi conta 10 milioni di agricoltori attivi e un indotto nella catena alimentare europea di circa 40 milioni di lavoratori a fronte di 447 milioni di consumatori UE. Vediamo in cosa consiste.

Cosa c’è nella PAC

L’intento della PAC è stato fin dall’inizio di varare misure a sostegno del settore agricolo. In particolare:

  • garantire la sicurezza alimentare dei cittadini europei;
  • fare fronte alle le fluttuazioni del mercato globale e alla volatilità dei prezzi;
  • garantire la prosperità delle aree rurali in tutta l’UE;
  • utilizzare le risorse naturali in modo più sostenibile e contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici;
  • ha due pilastri: pagamenti diretti agli agricoltori e misure di mercato tramite il Fondo europeo agricolo di garanzia e sviluppo rurale tramite il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.

Agricoltura: la riforma della PAC 2021-2027

La PAC non è rimasta immutata nel tempo. È prevista una riforma ogni 5 anni. L’ultima è arrivata nel 2023 con l’approvazione della PAC 2021-2027 che introduce alcune novità a favore del raggiunto. In particolare:

  • un contributo da parte dell’agricoltura agli obiettivi ambientali e climatici dell’UE;
  • un sostegno più mirato alle aziende agricole di piccole dimensioni;
  • la richiesta di una flessibilità maggiore per gli Stati membri nell’adattamento delle misure alle condizioni locali.

Quanto costa la PAC

La PAC 2021-2027 vale 386,6 miliardi di euro pari al 31% dell’intero bilancio europeo. In pratica costa 30 centesimi al giorno a ciascun cittadino UE. In particolare:

  • Si tratta nel valore più basso mai raggiunto dalla PAC che fino agli anni 80 pesava per il 66% sul bilancio UE e nel quinquennio 2014-2020 era scesa fino al 38%.
  • Nei prossimi 5 anni saranno i sussidi diretti agli agricoltori ad avere il peso maggiore sulla spesa UE (Pari a circa 190 miliardi di euro, oltre il 70% del totale). Il 25% sarà destinato a progetti per lo sviluppo rurale e interventi in settori specifici (vino, olio d’oliva, apicoltura). Con la PAC 2014-2020 il sussidio minimo per agricoltore è stato di 5 mila euro e il massimo di 50 mila euro.

Perché gli agricoltori europei protestano

La protesta degli agricoltori nasce dalla considerazione che la PAC 2021-2027 non va nella direzione di un sostegno al settore agroalimentare. In particolare:

  • non tiene conto dell’aumento dei prezzi del gasolio agricolo;
  • non introduce misure di contrasto alla concorrenza basata sulle importazioni di prodotti a basso costo da Paesi extra UE (in particolare cereali);
  • le normative UE per l’ambiente sono insostenibili per il settore (ridurre del 20% i pesticidi, avere almeno il 4% dei terreni destinato a funzioni non produttive; obbligo di effettuare rotazioni di colture);
  • i pagamenti dei sussidi hanno ritardi inaccettabili.

IDEE DI INVESTIMENTO

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  • DWS Invest Global Agribusiness NC è un azionario internazionale che investe in azioni e obbligazioni convertibili di aziende che svolgono la propria attività principale nel settore agricolo o traggano benefici dallo stesso. Partito nel 2006, il fondo rende il 4,23% a cinque anni (dati Morningstar aggiornati a febbraio 2024). Beni di consumo e materie prime sono tra i primi settori in portafoglio. Il 44% è investito in America, il 13% in Europa occidentale.

DWS Invest Global Agribusiness NC

  • DPAM INVEST B Equities Sustainable Food Trends è un azionario internazionale che investe in imprese direttamente o indirettamente impegnate nella catena di produzione e distribuzione del settore agroalimentare e di altri settori connessi e selezionate sulla base di criteri ambientali, sociali e di governance (ESG). Nato nel 2007 il fondo rende il 3,34% a cinque anni (dati Morningstar aggiornati a febbraio 2024). Beni di consumo e materie prime sono i primi settori in portafoglio. Il mercato americano vale il 31%, l’Eurozona il 25%.

DPAM INVEST B Equities Sustainable Food Trends

  • Pictet – Nutrition Classe R Eur è un azionario internazionale che investe in azioni di società agricole (prodotti chimici per l’agricoltura, attrezzature e infrastrutture, prodotti agricoli e alimenti, combustibili biologici, scienze delle colture, terreni agricoli e forestali). Nato nel 2009, il fondo rende il 2,61% a cinque anni (dati Morningstar aggiornati a febbraio 2024). Beni di consumo e materie prime sono i primi settori in portafoglio, gli Stati Uniti pesano il 39% in portafoglio, l’Eurozona vale il 16%.

Pictet - Nutrition Classe R Eur

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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