L’ostilità di Donald Trump verso la Banca centrale americana (FED) non è nuova. Ma in America sta crescendo la preoccupazione sulla possibile perdita di indipendenza della banca centrale americana. Quanto è concreto questo timore e quali possono essere le ricadute economiche?
Che cos’è l’indipendenza della FED?
L’indipendenza della FED si basa sulla cosiddetta “instrument independence”, ovvero la libertà di gestire strumenti di politica monetaria, come i tassi d’interesse, senza pressioni politiche. Tuttavia, la banca centrale non ha completa autonomia: il suo mandato è definito dal Congresso ed è focalizzato su due obiettivi chiave: la stabilità dei prezzi e la massima occupazione.
Perché si parla oggi di rischio?
L’amministrazione Trump ha intrapreso azioni legali per mettere in discussione la storica sentenza Humphrey’s Executor del 1935, che protegge i funzionari delle agenzie indipendenti, inclusa la FED, dalla rimozione arbitraria da parte del Presidente. Se la Corte Suprema dovesse invalidare questa protezione, il Presidente avrebbe il potere di rimuovere il Presidente della FED, che oggi è Jerome Powell, e altri governatori senza giusta causa.
Cosa potrebbe succedere se l’indipendenza venisse meno?
Secondo il report di Goldman Sachs, la perdita di indipendenza avrebbe implicazioni economiche rilevanti. In particolare:
- Inflazione più alta. La storia mostra che le banche centrali meno indipendenti tendono ad avere livelli di inflazione più elevati.
- Aumento dei tassi di interesse a lungo termine. Una minore credibilità potrebbe spingere al rialzo i rendimenti richiesti dagli investitori sui titoli di Stato USA.
- Dollaro più debole. La fiducia nel dollaro come valuta di riserva globale potrebbe essere intaccata.
- Mercati azionari sotto pressione. L’incertezza sulla politica monetaria potrebbe pesare sulle valutazioni azionarie.
- Prezzo dell’oro in aumento. In un contesto di sfiducia nelle istituzioni, l’oro tende a brillare come bene rifugio.
È un timore fondato?
Secondo gli esperti intervistati da Goldman Sachs, il rischio non è trascurabile. Richard Clarida, ex Vice Presidente della FED, afferma che mentre un tempo la possibilità di un attacco diretto all’indipendenza della FED sembrava remota, oggi appare più concreta. Tuttavia, le strutture di governance, come la conferma del Senato e il voto collettivo dell’FOMC, continuano a offrire barriere importanti contro eventuali derive autoritarie.
Quali le conseguenze per gli investitori retail?
Per i piccoli investitori, le ripercussioni possono essere dirette e indirette. In particolare:
- Portafogli obbligazionari. Una FED meno indipendente potrebbe comportare un aumento dei rendimenti obbligazionari e una conseguente discesa dei prezzi, penalizzando chi ha investito in titoli a lunga durata.
- Valute e inflazione. Un dollaro debole e un’inflazione in aumento ridurrebbero il potere d’acquisto e aumenterebbero il rischio su asset denominati in dollari.
- Opportunità sull’oro. L’oro potrebbe diventare un asset più attraente in ottica difensiva.
- Volatilità dei mercati azionari. In un clima di incertezza politica e monetaria, i mercati potrebbero essere più instabili.
IDEE DI INVESTIMENTO
Per investire con la massima diversificazione e controllo del rischio Online SIM offre un percorso guidato attraverso i portafogli modello costruiti con diverse asset class e sviluppati sulla base di metodologie quantitative. Ogni portafoglio ha un grado di rischio differente e adotta strategie di investimento diverse puntando su settori, strumenti e Paesi. I portafogli modello sono offerti dalle migliori società di gestione (UBS, Pictet Asset Management, Mc Advisory, Natixis Investment Managers, 4Timing Sim) comprese quelle specializzate in investimenti ESG e in fondi passivi Vanguard.
Note
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.
Nessun commento