L’adozione di mobilità intelligente, ovvero veicoli con automazione parziale o totale, potrebbe generare un mercato da 200 miliardi di dollari entro il 2030. Questo secondo il report From Horsepower to Brainpower – AI Takes the Wheel di Morgan Stanley Research. Entro il 2035, il potenziale potrebbe raggiungere i 300-400 miliardi di dollari.

Un settore in trasformazione, che non riguarda soltanto le case automobilistiche, ma anche produttori di componenti, società tecnologiche e fornitori di servizi digitali. Per gli investitori, si tratta di un megatrend che apre nuove prospettive di crescita a lungo termine.

Mobilità intelligente: come si sta muovendo il mercato

L’adozione delle tecnologie di guida intelligente è destinata ad accelerare nei mercati sviluppati: dall’8% delle nuove auto nel 2024 al 28% entro il 2030. In Cina, il ritmo sarà ancora più rapido: il 60% delle vetture vendute sarà dotato di funzioni di guida autonoma, pari a circa 15 milioni di unità nel 2030.

Questi progressi generano nuovi flussi di ricavi. Non solo dalla vendita dei veicoli, ma anche da:

  • hardware e componenti (piattaforme AI, sensori, connettività)
  • software e abbonamenti (licenze, aggiornamenti, servizi digitali in auto)
  • intrattenimento e produttività (i passeggeri potranno lavorare o consumare contenuti mentre l’auto guida da sola)

Secondo Morgan Stanley, la maggiore efficienza della guida autonoma potrebbe liberare fino a 110 miliardi di dollari annui di valore in produttività.

Il percorso verso l’adozione di massa dipenderà dalla capacità delle case automobilistiche globali e dei fornitori dei mercati emergenti di collaborare per ridurre i costi. Nello scenario rialzista, il tasso di adozione potrebbe arrivare al 36% entro il 2030, pari a 36 milioni di veicoli.

Cosa cambia per l’industria auto

La trasformazione guidata dall’intelligenza artificiale segna un vero e proprio punto di svolta per l’industria automobilistica.

  • Le case automobilistiche e i legislatori stanno accelerando per non perdere terreno rispetto alla Cina, che oggi gioca un ruolo di primo piano nello sviluppo e nella regolamentazione.
  • L’IA non solo migliora la sicurezza e riduce i costi, ma ridisegna l’esperienza utente: l’auto diventa un hub di servizi digitali e connettività.
  • La regolamentazione sarà cruciale, soprattutto in materia di sicurezza stradale, cyber security e standard ambientali.

La disruption si estenderà a settori collegati:

  • assicurazioni auto, con responsabilità che potrebbero spostarsi dal conducente alle flotte
  • riparazioni e manutenzioni, con minore incidenza di incidenti
  • logistica e trasporti, che beneficeranno di supply chain più efficienti
  • energia, con maggiore domanda di elettricità e sistemi di accumulo

IDEE DI INVESTIMENTO

Per chi investe in fondi comuni focalizzati sui megatrend, il settore della mobilità intelligente offre prospettive di lungo periodo:

  • Automotive tradizionale: case auto che investono in piattaforme di guida intelligente.
  • Tecnologia: produttori di semiconduttori, AI computing e software.
  • Infrastrutture: aziende che sviluppano reti di connettività e sistemi di accumulo energetico.
  • Servizi: società che monetizzeranno intrattenimento, produttività e ride-sharing.

Ciò significa guardare oltre il ciclo tradizionale dell’auto e puntare su un ecosistema in rapida espansione, dove AI e automazione sono i veri motori di crescita.

Per investire sul megatrend dell’intelligenza artificiale generativa ci sono fondi azionari tematici:

  • DWS Invest Artificial Intelligence Classe NC EUR Acc è un fondo azionario tematico che investe a livello globale su società la cui attività trarrà vantaggio o è correlata all’evoluzione dell’intelligenza artificiale. Lanciato nel 2018 rende a tre anni il 19,16% (dati Morningstar aggiornati a settembre 2025) superiore alla media di rendimento del 15,6% dei fondi azionari tecnologia. Tecnologia e servizi alla comunicazione sono i primi settori in portafoglio. Il mercato Usa vale il 63% dell’asset allocation, il 25% è investito in Asia emergente e sviluppata.
  • Allianz GIF – Global Artificial Intelligence Classe AT Eur è un fondo azionario tematico che investe a livello globale con particolare attenzione all’evoluzione dell’intelligenza artificiale. Lanciato nel 2017 rende a cinque anni il 11,82% (dati Morningstar aggiornati a settembre 2025) inferiore alla media di rendimento del 15,6% dei fondi azionari tecnologia. Tecnologia e beni di consumo sono i primi settori in portafoglio. Il mercato Usa vale l’86% dell’asset allocation.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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