Benvenuti nel nostro spazio educativo dedicato alle metodologie per allocare il denaro tra più investimenti finanziari. Oggi spiegheremo come costruire un’allocazione di portafoglio tattica.

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Come sempre, ricordiamo che la decisione più importante quando investiamo del denaro è come ripartirlo tra le varie categorie di attività. I passaggi sono due:

  • Individuare qual è l’allocazione volatile, composta da categorie di attività soggette ad un rischio di prezzo, che si ritiene più soddisfacente;
  • Individuare qual è l’allocazione completa, composta da quella volatile e da un’attività monetaria, che si ritiene adatta al nostro caso.

LE SCELTE DI BASE

Per questa allocazione le categorie di attività volatili sono rappresentate dalle obbligazioni statali a più lungo termine, dalle obbligazioni statali indicizzate all’inflazione a più lungo termine e dalle azioni. A queste attività, nel caso, dobbiamo aggiungere la tipologia di attività monetaria che riteniamo abbia il livello di rischio minore.

Solitamente, è rappresentata dalle obbligazioni statali a brevissimo termine. Per investirvi, possiamo utilizzare prodotti finanziari specifici, come i fondi comuni di investimento monetari o di liquidità.

L’ALLOCAZIONE TATTICA

La composizione dell’allocazione da mantenere durante il periodo di valutazione stabilito, che per molti investitori è pari ad un anno, rappresenta la propria allocazione strategica. Per una minoranza di investitori, forse per i più appassionati alla materia, può esistere anche un’allocazione tattica da implementare di tanto in tanto. Nella pratica si tratta di andare a modificare con più o meno forza l’allocazione strategica, decidendo di tenere fino alla fine del periodo di valutazione una allocazione differente da quella iniziale.

Esempio. A inizio 2021 un investitore può aver deciso di implementare un’allocazione strategica fino a fine 2021 composta per il 25% da obbligazioni statali a più lungo termine, per il 25% da obbligazioni statali indicizzate all’inflazione a più lungo termine e per il restante 50% da azioni statunitensi.

Dopo cinque mesi, in cui il prezzo delle azioni è cresciuto, mentre quelle delle obbligazioni è calato, il nostro investitore decide di rivalutare la sua iniziale allocazione, preoccupato dalle notizie relative al rialzo dell’inflazione negli Stati Uniti. In effetti, nelle ultime tre sedute di Borsa i prezzi delle azioni sono calati e la volatilità attesa nel brevissimo termine è salita: lo S&P 500 è calato del 4 per cento dal massimo fatto segnare la settimana scorsa.

Per modificare la sua allocazione l’investitore del nostro esempio dovrebbe compiere un’analisi come questa. Partiamo da qui: tra il 19 marzo 2020 e il 7 maggio 2021 (in un periodo di 414 giorni), l’inflazione attesa dagli operatori di mercato è cresciuta del 2 per cento. Conoscendo questo valore, sarebbe interessante andare a vedere quando è stata l’ultima volta che negli Stati Uniti si è registrata una simile crescita attesa dell’inflazione dopo una recessione.

Noterebbe una coincidenza curiosa: la salita precedente massima dell’inflazione attesa è avvenuta proprio in un periodo di 414 giorni, tra il 20 novembre 2008 e l’8 gennaio 2010. In quel caso, la crescita è stata pari a 2,38 punti percentuali.

Sarebbe naturale allora andare a vedere che cosa è successo nel periodo successivo all’8 gennaio 2010. Disponendo dei dati di lungo periodo del mercato azionario statunitense, l’investitore scoprirebbe che da quella data le azioni sono calate fino a raggiungere un minimo il 2 luglio 2010, subendo un calo del 10,5 per cento. Nello stesso arco temporale, invece, i tassi di interesse a più lungo termine sono scesi, favorendo i prezzi delle obbligazioni a più lungo periodo.

Ipotizzando che da qui a fine anno possa capitare qualcosa di simile, l’allocazione tattica meno aggressiva di quella strategica iniziale potrebbe essere così ripartita:

  • Le obbligazioni statali a più lungo termine hanno un peso sul totale del 45%;
  • Le obbligazioni statali indicizzate all’inflazione a più lungo termine hanno un peso sul totale del 45%;
  • Le azioni hanno un peso sul totale del 10%.

allocazione tattica volatile

L’ALLOCAZIONE COMPLETA

In caso desideri essere prudente, l’investitore dovrebbe destinare anche una quota importante del suo denaro all’attività monetaria. Ad ogni modo, la sua presenza è giustificata anche dalla necessità di avere della liquidità immediatamente e facilmente disponibile: ad esempio, per affrontare un calo inatteso del reddito o un aumento delle spese.

Se ipotizziamo che l’investitore decida di tenere una quota di attività monetaria pari al 50% sul totale dell’allocazione completa, la torta che le categorie di attività volatili devono dividersi non è più il 100%, ma il 50%.

Pertanto, l’allocazione completa dei risparmi è così ripartita:

  • L’attività monetaria ha un peso sul totale del 50%;
  • Le obbligazioni statali a più lungo termine hanno un peso sul totale del 22,5%;
  • Le obbligazioni statali indicizzate all’inflazione a più lungo termine hanno un peso sul totale del 22,5%;
  • Le azioni hanno un peso sul totale del 5%.

allocazione tattica completa

IL PROFILO DI RISCHIO

Con i dati aggiornati a inizio maggio 2021, a questa allocazione completa è possibile assegnare un rischio di prezzo pari a -6%.

Esempio: investendo 100.000 euro, dobbiamo accettare che nel brevissimo termine – nel 5% degli anni più sfortunati – la ricchezza possa calare mediamente di 6.000 euro.

COME COSTRUIRE L’ALLOCAZIONE

Dopo aver deciso qual è l’allocazione completa che fa al nostro caso, dobbiamo prendere un’altra decisione importante, cioè quali prodotti finanziari utilizzare in pratica.

Sul mercato è possibile investire direttamente in singoli titoli, oppure, se si preferisce un prodotto del risparmio gestito si può scegliere di investire in fondi comuni di investimento tramite i servizi offerti da Online SIM. La piattaforma permette di:

  • Scegliere in autonomia i fondi comuni a gestione attiva per investire nelle varie categorie (soluzione Dossier Fondi Libero). Sul sito di Online SIM è possibile sceglier tra oltre 4000 Fondi e Sicav a commissioni di sottoscrizione scontate del 100% ed è disponibile un motore di ricerca, chiamato Fund Selector, in grado di analizzare migliaia di fondi. Ad esempio, mediante la ricerca avanzata, si può selezionare liquidità, per la categoria di attività monetaria; obbligazionario – Governativi, per la categoria di obbligazioni statali a lungo termine; obbligazionario – Corporate, per la categoria di obbligazioni aziendali a lungo termine; azionario, per la categoria delle azioni.

Attenzione: l’area geografica di riferimento dipende dall’esposizione desiderata ai mercati internazionali, oltre a quella valutaria quando manca la copertura del rischio di cambio.

  • Se non ci si sente pronti ad operare in autonomia e si ha bisogno di  supporto è possibile seguire un’allocazione professionale in fondi di investimento a gestione attiva. Online Sim offre un innovativo servizio di Portafogli Modello realizzati dalle migliori Società di Gestione: UBS, Pictet e MainStreet Partners. Con i portafogli modello è possibile:
    • investire nelle varie categorie di attività, ad esempio portafogli obbligazionari oppure azionari
    • e anche scegliere la tipologia di investimento preferita,  come gli investimenti sostenibili, quelli tematici e quelli globali.

COME GESTIRE L’ALLOCAZIONE NEL TEMPO

Nel corso del tempo cambiano i prezzi delle attività volatili e anche la nostra tolleranza al rischio. Pertanto, un’altra scelta importante da prendere nel processo di allocazione è decidere ogni quanto ricalcolare l’allocazione completa. Si intende, con questo, stabilire le nuove quote percentuali delle varie attività, compresa quella monetaria.

Non ci si deve, invece, preoccupare degli eventuali aggiustamenti all’interno di una data categoria di attività nel caso si utilizzi il servizio dei Portafogli modello di Online Sim. In questo caso, si riceveranno in automatico suggerimenti di ribilanciamento in base all’evoluzione dei mercati. Ed è sempre possibile scegliere i fondi consigliati oppure modificarli.

Scarica la Guida per utilizzare i portafogli modello, guarda il video qui di seguito oppure inizia ora e vai al servizio.


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Autore

Nicola Zanella

Nicola Zanella

Competenze:
È un economista finanziario italiano e vive e lavora a Lugano (Svizzera). Si occupa dello studio della finanza personale, in particolare delle decisioni nell’area degli investimenti. I suoi interessi di ricerca sono la Teoria dei mercati efficienti, la pianificazione della finanza personale, la stima del premio per il rischio azionario, le obbligazioni indicizzate all'inflazione, l'effetto della diversificazione temporale e la finanza comportamentale. In campo assicurativo, ha sviluppato per il mercato italiano l'Approccio del capitale umano, metodo alternativo a quello di Analisi dei bisogni per proporre polizze di puro rischio e calcolare i relativi massimali.

Esperienza:
Nel 2007 ha fondato il primo sito italiano ed europeo dedicato alla ricerca e allo studio degli strumenti finanziari indicizzati all'inflazione. Nel gennaio di quell'anno ha scritto il paper più letto in Italia riguardante questa tipologia di investimenti. Nel 2009 ha aggiornato, insieme all'autore, la terza edizione del libro Capire la Borsa edito da Il Sole 24Ore. Nel 2010 ha pubblicato il suo primo libro come autore, Investire bene i propri risparmi, edito da Giunti Editore in collaborazione con Il Sole 24Ore. Nei successivi anni è stato Responsabile Area Studi e Ricerche di una società di formazione in ambito finanziario. Ha sviluppato modelli di wealth management e svolto formazione in aula a circa 5.500 consulenti agli investimenti e assicurativi. È tra i pochi economisti italiani ad aver pubblicato più articoli (quattro) nella rivista scientifica statunitense The Journal of Wealth management, l'unica a livello internazionale dedicata al wealth management degli high-net-worth individuals (HNWI), cioè dei privati con patrimoni consistenti. A partire dal 1998, diversi Premi Nobel dell’economia hanno scritto per la medesima rivista, ad esempio Harry Markowitz (ideatore della frontiera efficiente) e Paul Samuelson (il più influente economista del Novecento).

Competenze:
É laureato alla Facoltà di Economia e Commercio di Bologna.

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