Per anni, l’invecchiamento della popolazione è stato considerato una minaccia alla crescita economica, alla sostenibilità della spesa pubblica e all’equilibrio del sistema pensionistico. Tuttavia, un recente studio di Goldman Sachs intitolato The Positive Story of Global Aging offre una chiave di lettura alternativa, sottolineando come l’aumento della longevità, il global aging, possa rappresentare un’opportunità, anche per chi investe in ottica di lungo periodo. Questo cambiamento di paradigma impatta non solo le scelte politiche e sociali, ma anche la costruzione di portafogli orientati al megatrend demografico.

Perché il global aging non è un rischio

Secondo il report di Goldman Sachs, l’invecchiamento non rappresenta necessariamente un freno alla crescita. La chiave sta nel modo in cui le economie riescono ad adattarsi. Tra i punti salienti della ricerca:

  • Cambiamento del ruolo degli anziani. L’età pensionabile si sta progressivamente spostando in avanti, anche grazie al miglioramento delle condizioni di salute. Sempre più over 65 partecipano all’economia, soprattutto nei servizi professionali, sanitari e nel volontariato.
  • Automazione e produttività. L’adozione di tecnologie e automazione compensa la diminuzione della forza lavoro giovane. Nei Paesi più sviluppati, dove l’invecchiamento è più marcato, gli investimenti in innovazione stanno sostenendo la produttività.
  • Capitale umano e formazione continua. Il lifelong learning permette a molte persone di restare attive nel mercato del lavoro anche dopo i 60 anni. La digitalizzazione favorisce l’accesso a nuove competenze, anche in età avanzata.
  • Crescita dei settori legati alla silver economy. Sanità, benessere, turismo senior, assistenza domiciliare e tecnologie per la longevità sono in piena espansione. Questi comparti creano posti di lavoro e stimolano la domanda interna.

Il global aging non è una minaccia, ma una trasformazione che può generare valore se accompagnata da politiche attive e scelte strategiche.

Quali sviluppi futuri per l’economia

La transizione demografica in atto richiede un adattamento strutturale dell’economia. Gli analisti prevedono alcuni sviluppi chiave:

  • Riforme del welfare e della previdenza. I sistemi pensionistici dovranno diventare più flessibili, incoraggiando il lavoro part-time nella terza età e la previdenza complementare.
  • Riallocazione della spesa pubblica. Sempre più risorse saranno destinate alla sanità, alla ricerca medica e all’assistenza. Questo potrà stimolare innovazione e nuove opportunità di business, soprattutto nel biotech e nella robotica.
  • Evoluzione dei consumi. Le abitudini delle generazioni più anziane cambieranno la composizione della domanda globale, privilegiando qualità, sicurezza, accessibilità e servizi personalizzati.
  • Urbanizzazione “senior-friendly”. Le città dovranno trasformarsi per diventare inclusive e accessibili. Questo impatterà i settori dell’edilizia, dei trasporti e della domotica.

Global aging: le conseguenze per gli investimenti

Per gli investitori, il megatrend dell’invecchiamento globale rappresenta un’opportunità strategica. Alcune implicazioni chiave:

  • Focus tematico. I fondi che puntano su settori legati alla silver economy come salute, biotecnologie, farmaceutica e tecnologie assistive possono offrire crescita sostenibile nel lungo termine.
  • Approccio globale e diversificato. Il fenomeno dell’invecchiamento è particolarmente accentuato in Europa, Giappone e Corea del Sud, ma anche in Cina e negli Stati Uniti. I fondi comuni internazionali permettono di cogliere opportunità geograficamente diversificate.
  • Investimenti ESG e impatto sociale. Molti strumenti orientati alla longevità si integrano con criteri ambientali, sociali e di governance (ESG), rispondendo alla crescente domanda di investimenti responsabili.
  • Orizzonte temporale a lungo termine. Il global aging è un megatrend strutturale. Per beneficiarne pienamente, è necessario un approccio paziente, coerente con l’investimento in fondi comuni orientati alla crescita e alla stabilità.

IDEE DI INVESTIMENTO

Secondo i dati del Milken Institute nei mercati maturi la popolazione che supera i 60 anni di età stia crescendo ad un ritmo che è il triplo rispetto alle nuove generazioni: entro il 2050 ci saranno 2 miliardi di persone con oltre 60 anni (pari al 21% della popolazione globale contro il 12% di oggi). Circa un quinto della popolazione totale secondo dati Ocse. L’invecchiamento della popolazione può diventare uno dei pilastri della crescita economica futura. Per gli investitori in fondi comuni, cogliere questo megatrend significa posizionarsi oggi su settori e aree che beneficeranno domani di una trasformazione epocale.

I fondi per investire

  • Generali Investments Sicav SRI Ageing Population DX EUR Acc è un fondo azionario Europa che in veste in società a grande capitalizzazione che offrono soluzioni per l’invecchiamento della scietà. Partito nel 2016, in dono rende l’8,85% a tre anni (dati Morningstar aggiornati a giugno 2025). Il 63% del portafoglio investito in area euro e il 22% in area non euro con salute, beni di consumo e finanza come primi settori in portafoglio.
  • Decalia Silver Generation è un fondo azionario Europa a stile blend che investe in società a grande capitalizzazione attive nei settori del risparmio finanziario, attrezzature mediche, assistenza sanitaria, tempo libero, prodotti farmaceutici, assistenza domestica e personale, produttori di automobili il fondo, azionario. Lanciato nel 2016, il fondo rende a tre anni l’8,65% (dati Morningstar aggiornati a giugno 2025). Il 41% del portafoglio è investito sull’Europa euro, il 35% sull’area non euro. Salute, beni di consumo e finanza sono i settori più importanti.
  • CPR Invest – Silver Age Classe A Eur Acc è un azionario Europa a stile blend che investe in società a grande capitalizzazione. Partito nel 2014, il fondo rende a tre anni il 7,79% (dati Morningstar aggiornati a giugno 2025). Salute, beni di consumo e finanza sono i settori più pesanti nel portafoglio che è investito al 79% su area euro e al 14% su Europa non euro.

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Note

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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