Il mese di agosto ci ha consegnato un quadro coerente con una fase di rialzo azionario ancora diffusa, un cambio favorevole all’euro e una dinamica delle materie prime disomogenea. In particolare:
- La volata degli indici azionari. Si registra un progresso medio di circa il 2% per gli indici azionari, con oltre l’80% dei listini in positivo, mentre le commodity mostrano un rendimento medio vicino al 2% ma con una dispersione più ampia.
- Euro continua la corsa. Sul fronte valutario, l’euro si apprezza in media di poco più dell’1% contro la maggioranza delle controparti, confermando su base annua un vantaggio prossimo all’8%.
Questo incrocio di segnali – azioni ordinate, valute relativamente disciplinate, materie prime frammentate – è il perimetro entro cui leggere i comportamenti di fondi ed ETF, rappresentati dai rispettivi indici di categoria.
Materie prime: bene i metalli pesanti
Nel dettaglio delle commodity, il mese mostra la consueta variabilità. L’argento sul Comex avanza di circa l’11% in agosto e supera il 39% da inizio anno. L’oro si muove in modo più regolare, intorno a +5% nel mese e +33% YTD. Il rame sale di circa +5% ad agosto e +14% da gennaio. I soft estremizzano la dispersione, con il caffè oltre +30% nel mese e il cacao in calo di circa −9% ad agosto, −34% YTD. L’energia arretra: Brent a circa −6% nel mese e −10% su base annua. Il metano ancora debole, intorno a −4% in agosto e −20%. Nel complesso, il 68% delle materie prime chiude il mese in rialzo, ma la forbice dei risultati ricorda che i driver restano principalmente idiosincratici.
Valute: la moneta europea dà stabilità
Sul mercato dei cambi, il quadro è più ordinato. In agosto l’euro segna un apprezzamento medio di circa l’1,1%, con variazioni comprese fra il +3,5% contro la lira turca e il −1% contro la corona svedese. Il bilancio da inizio anno è netto: media vicina al +7,8%, punte di +45% sul peso argentino e oltre +30% sulla lira turca, con poche eccezioni in lieve controtendenza. In termini di costruzione di portafoglio, la componente valutaria contribuisce alla stabilità complessiva più di quanto non facciano oggi le commodity.
Mercati azionari: un rialzo ordinato
L’azionario archivia un mese costruttivo, con una media intorno a +2,3% e quasi tutti i principali indici in progresso da inizio anno. In Asia spicca Shanghai a circa +8% nel mese e +15% YTD; Hong Kong consolida un +25% su base annua. In Europa il FTSE MIB avanza di circa +3% ad agosto e +23% YTD, Madrid gira a +3,7% nel mese e quasi +29% da gennaio, Atene resta fra i migliori con circa +38% YTD, mentre DAX e CAC marcano una pausa. Negli Stati Uniti l’S&P 500 segna circa +1,9% ad agosto e quasi +10% YTD; il Nasdaq 100 si attesta poco sotto +1% nel mese e oltre +11% da inizio anno. È un rialzo “ordinato” più che euforico, in cui la selezione geografica e settoriale mantiene un ruolo non marginale.
Risparmio gestito: il progresso degli prodotti azionari
Traslando l’osservazione sugli indici FIDA di fondi azionari, agosto evidenzia circa il 71% di categorie in rialzo e una media di poco sopra l’1%, con dispersione contenuta. Nei tematici e settoriali la forbice è più evidente. Sull’obbligazionario agosto salva il bilancio mensile. In particolare:
- Fondi azionari geografici. La leadership mensile si alterna fra Brasile (oltre +11%), Giappone small (circa +6%), Cina A (oltre +7%) e Giappone large growth (circa +7%), mentre pesano i cali di India (circa −4%) e Corea (−2,6%). Su base annua la maggioranza delle categorie resta in territorio positivo con una media intorno a +7,5% e dispersione più ampia, coerente con un anno in cui il beta azionario aiuta ma non livella le differenze.
- Fondi tematici e settoriali. In agosto prevalgono i segni più con una media intorno a +1,4% ma con dispersione superiore al 3,5%. Year-to-date i metalli preziosi e minerali superano il +60%, mentre l’energia globale resta leggermente negativa e alcuni comparti tecnologici faticano a trasformare narrativa in risultati. La tecnologia europea arretra di circa −1,8% nel mese mantenendosi positiva nell’anno; la robotica scende di poco più del 2%.
- Fondi obbligazionari. Circa il 74% delle categorie in progresso e una media intorno a +0,3% – ma non rovescia un anno che in molte porzioni resta oneroso, con media YTD prossima a −0,5%. La dispersione del mese, pur contenuta, illumina il trade-off della duration: convertibili Asia Pacifico intorno a +2,2% contro governativi area euro oltre 10 anni a circa −1,4%. Le perdite annue concentrate su yen e su alcune esposizioni in USD con duration non breve confermano che la pendenza della curva e l’inerzia inflattiva restano variabili critiche.
- Fondi a ritorno assoluto. Presentano un profilo coerente con il mandato: in agosto l’88% delle categorie è positivo, con media vicina a +0,6% e volatilità misurata; da inizio anno la media sale a circa +1,6%, con l’architettura tassi e valute e l’Europa fra i contributori principali, a fronte di un Global Macro ancora in terreno negativo. Nei diversificati la fotografia è simile, con un agosto largamente positivo (circa +0,8% di media) e un progresso annuo intorno a +2,9%, ma con differenze legate alla valuta di riferimento e al profilo di rischio.
- ETF. Guardando l’andamento attraverso gli indici FEI, il mese mostra poco più del 60% di segmenti in progresso e una media vicina a +0,8%, con dispersione più ampia rispetto ai fondi. Aprono la graduatoria i prodotti short a leva sulle commodity, in doppia cifra nel mese, oltre a telecom europee intorno a +5%, Brasile sopra +10%, America Latina intorno a +8,5%, Giappone hedged fra +4,7% e +5,0%. Le performance peggiori arrivano da palladio (circa −12%) e da alcuni comparti europei più ciclici. I metalli preziosi restano solidi anche in formato ETF, con oro vicino a +3% e argento intorno a +2% ad agosto.
IDEE DI INVESTIMENTO
La lettura di insieme suggerisce tre conclusioni operative.
- La dispersione rilevante oggi si gioca più tra sottoclassi e stili che tra macro–asset class, per cui l’allocazione richiede granularità.
- Nell’obbligazionario, duration e valuta restano le leve determinanti e non gratuite.
- Nei tematici, infine, l’asimmetria tra storia raccontata e utili effettivi è tornata materiale: dove il ciclo supporta, l’indice di categoria premia; dove il sostegno manca, l’ETF espone più rapidamente la fragilità.
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NOTE
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