La volatilità dei mercati è il movimento dei prezzi in un periodo di tempo: scopri da cosa è influenzata e come è possibile frenarla.

Cosa si intende per volatilità dei mercati

Nelle definizione economica la volatilità dei mercati è l’andamento dei prezzi in un determinato arco temporale. Ci troviamo di fronte a una volatilità alta quando le oscillazioni dei prezzi sono molto forti e si verificano in brevi periodi di tempo.

In pratica:

  • la volatilità è la misura della variazione percentuale del prezzo di uno strumento finanziario (azioni, obbligazioni, fondi e così via) nel corso del tempo.
  • è un parametro utile per prevedere il rendimento potenziale di uno strumento finanziario.

Per esempio, quando si dice che un titolo azionario ha una volatilità del 10% significa che avuto un’oscillazione dal prezzo medio del 10%. La volatilità si misura anche sui fondi comuni di investimento, ma in questo caso le percentuali medie sono molto basse. Il controllo della volatilità è, infatti, parte della gestione di un fondo.

Cosa si intende per volatilità dei mercati

Cosa determina la volatilità dei mercati

La volatilità fa parte del mercato non si può eliminare ed è spesso casuale, quindi, imprevedibile. Vediamo cosa la determina tra fattori imprevedibili e prevedibili in molti casi.

Tra i fattori imprevedibili ci sono:

  • Si sente spesso parlare di sentiment di mercato. Ma cosa significa? Si tratta dell’umore degli investitori, istituzionali in primo luogo, che è dettato dall’emotività e non si basa su fondamentali economici. Il sentiment genera solitamente una volatilità di breve termine perché non si basa, di fatto, su dati concreti.
  • Choc improvvisi. La pandemia, lo scoppio di una guerra, il fallimento di un’azienda o di uno Stato sono eventi che arrivano improvvisamente e incidono in maniera scioccante sulla volatilità nel breve termine e la condizionano nel medio-lungo termine a seconda del caso specifico.

Tra i fattori prevedibili:

  • Domanda e offerta. Il prezzo di un’azione e di un’obbligazione diventa molto volatile solitamente quando la domanda supera l’offerta. In generale, l’offerta incide meno sulla volatilità. Per esempio, se la liquidità su un titolo azionario o su un bond è scarsa, la volatilità aumenta.
  • Dati economici di aziende e Stati. Le oscillazioni di prezzo aumentano nel momento in cui un’azienda comunica dati economici (trimestrali, semestrali, annuali), annuncia operazioni, rivede gli obiettivi strategici e così via. La stessa cosa vale per le comunicazioni economiche degli Stati. Dati economici sensibili in questo caso sono: disoccupazione, Prodotto interno lordo (PIL). A muovere di più la volatilità di breve termine sono i dati comunicati senza preavviso; oppure, se attesi, quando risultano siano lontani dalle aspettative degli investitori.
  • Fattori politici. Campagne elettorali e modifiche legislative e fiscali sono i fattori politici che più incidono sulla volatilità di breve e lungo termine.

Come investire in un momento di volatilità

Il panico è la prima reazione di un investitore che osserva gli alti e bassi del mercato. Per non cadere in trappola bisogna sapere che:

  • considerare la volatilità con un fattore totalmente negativo è un errore comune;
  • le occasioni di guadagno sui mercati finanziari aumentano in proporzione al crescere della volatilità;
  • bisogna saper gestire la volatilità per evitare di incassare perdite consistenti di portafoglio;
  • in caso di volatilità ci sono tante soluzioni per investire: affidarsi alla gestione dei professionisti del risparmio gestito è sicuramente una mossa giusta;
  • ci sono strategie di investimento che aiutano la diversificazione che in questi casi è la prima arma di difesa;
  • la seconda arma di difesa è non seguire la massa.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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