Una giornata tipo lavorativa oggi non è quella di due anni fa. Oggi lavoriamo da qualsiasi luogo, su più dispositivi, più reti, e i rischi sono più alti che mai. Phishing, malware, attacchi ransomware, smishing, vishing e altre frodi rappresentano un rischio. Non solo per aziende o piattaforme, ma per intere economie, governi e per le persone che, ormai, hanno uno stile di vita digitale. La cyber security non basta più serve una cyber resilienza.

Secondo una ricerca di Salesforce, impresa americana di cloud computing con sede a San Francisco, i sistemi di protezione non hanno tenuto il passo del cambiamento digitale che la pandemia ha accelerato in maniera esponenziale. Le difese che aziende e governi hanno messo in atto si stanno rivelando insufficienti di fronte ad attacchi che diventano ogni giorno più sofisticati.

Cosa significa cyber resilienza? Secondo l’analisi di Salesforce vuol dire cambiare approccio usando sistemi di difesa flessibili, adattabili e in continuo miglioramento.

La cyber resilienza

Ecco come le aziende possono misurare la propria resilienza informatica:

  • identificare i punti di forza da difendere e le criticità;
  • osservare l’interconnessione dei propri sistemi e la vulnerabilità agli attacchi;
  • avere la capacità di adattarsi rapidamente al clima sociale e politico;
  • creare partnership con pari, concorrenti ed enti pubblici;
  • osservare come il proprio team assume e sviluppa le competenze;
  • cambiare l’approccio: non solo proteggere, ma anche abilitare il business attraverso la sicurezza;
  • misurare la fiducia e la trasparenza dei clienti.

Cyber-security

La resilienza informatica è qualcosa di più della sicurezza informatica. L’obiettivo è semplice: garantire la continuità operativa con il minimo impatto. Al momento non esistono piattaforme di cyber resilienza. In compenso man mano che le aziende accelerano il trasferimento delle loro operazioni, applicazioni e servizi digitali nel cloud, le sfide alla sicurezza si sono intensificate.

Secondo un’analisi di Morgan Stanley Research, gli strumenti che una volta erano efficaci per la diagnosi e il monitoraggio dell’infrastruttura IT sono ora insufficienti. C’è bisogno di un approccio più moderno.

In che modo? I due mercati Security Analytics, che è l’approccio più tradizionale in gran parte legato alle architetture applicative, e Observability, che adotta un approccio più olistico, analizzando lo stato interno di un sistema, prima erano distinti, ora stanno convergendo per dare risposte più efficaci alle minacce cyber. Insieme, Security Analytics e Observability valgono oggi circa 18 miliardi di dollari che saliranno a 28 miliardi entro il 2024, con un tasso di crescita annuo composto dell’11% secondo Morgan Stanley Research.

IDEE DI INVESTIMENTO

Il mercato della cyber security è entrato in una nuova era e questo cambia l’approccio di investimento verso il settore. La protezione dei dati è al centro del mercato. Per gli analisti di Morgan Stanley, le opportunità migliori si trovano nelle aziende di sicurezza cloud. Ci sono anche buone occasioni tra le aziende che si occupano di modelli operativi cloud.

Secondo l’analisi di Pictet Asset Management, l’inasprimento dei vincoli normativi (per esempio PSD2, GDPR) probabilmente rimarrà un propulsore fondamentale della sicurezza. Sistemi informatici e cyber security saranno ancora una priorità per governi e società. Per Pictet Asset Management questo è un trend di lungo periodo, con fondamentali solidi che garantisce anche una buona diversificazione.

Per investire sulla cyber security che un megatrend di lungo termine la scelta migliore sono i fondi azionari tematici presenti sulla piattaforma di Online SIM:

  • Pictet – Security Classe R Eur è un azionario internazionale che investe in società attive nei seguenti campi: sicurezza su internet, telecomunicazioni, materiale informatico, software, sicurezza fisica e protezione della salute, sicurezza degli accessi e delle identificazioni, del traffico, dell’ambiente, del lavoro e della difesa dello stato. Il fondo è partito nel 2006 e rende a tre anni il 20,60% secondo dati Morningstar aggiornati dicembre 2021 (+27,31% da gennaio a dicembre 2021). Tecnologia e beni industriali sono i primi settori in portafoglio, il mercato Usa pesa il 90%.

Pictet - Security Classe R Eur

  • Allianz Global Investors – Cyber Security Classe AT Eur è un azionario settore tecnologia partito a febbraio 2021.  A sei mesi rende il 23,55% secondo dati Morningstar aggiornati a dicembre 2021. Il fondo investe nei mercati azionari globali con un focus su società la cui attività dovrebbe beneficiare o è attualmente correlata al tema della sicurezza informatica: computer e ripristino di emergenza alla formazione degli utenti finali. Tecnologia e servizi alla comunicazione sono i primi settori in portafoglio, il mercato Usa vale il 92%.

Allianz Global Investors - Cyber Security Classe AT Eur

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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