La stagione dei regali di Natale è appena cominciata e, secondo le previsioni, gli acquisti degli italiani saranno sempre di più online. Già nel 2018 secondo l’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico i pacchi sotto l’albero arrivati tramite acquisti digitali hanno raggiunto un valore di 6,8 miliardi di euro nel periodo compreso tra fine novembre e Natale, con una crescita di oltre il 20% rispetto al 2017. Per il Natale 2019 le attese sono di una crescita superiore rispetto allo scorso anno, ma quest’anno consumatori e retailer e-commerce dovranno cominciare a fare i conti con una novità sui pagamenti digitali dopo l’entrata in vigore della direttiva europea PSD2 che ha introdotto regole più stringenti in tema di cybersecurity. L’aumento degli acquisti online è andato di pari passo con la crescita delle frodi online (+66% negli ultimi 5 anni in Europa) con un danno di fatturato di oltre l’1,5% all’anno per gli operatori di e-commerce.

Per questo il legislatore europeo ha introdotto insieme con la direttiva PSD2, entrata in vigore a settembre 2019 in Italia, nuove norme per autenticare i clienti che acquistano prodotti online. Si tratta della Strong Customer Authentication (SCA) che viaggia insieme alla PSD2 ma la complessità dell’introduzione ha spinto l’Ue a dare tempo fino alla fine del 2020 per la completa attuazione. Secondo le nuove regole prima di far cliccare un cliente su “acquista” il sito di e-commerce deve:

  • identificare il cliente con una password o un PIN che solo l’utente conosce (per esempio, una parola chiave, un codice, una domanda di sicurezza);
  • identificare il cliente con qualcosa di digitale come il device con cui sta procedendo all’acquisto (smartphone, pc o anche un token bancario);
  • identificare il cliente con qualcosa di fisico come l’impronta digitale oppure lineamenti biometrici come l’occhio.

La normativa che definisce standard di sicurezza e di accesso è destinata a favorire ulteriormente lo sviluppo del mercato e la presenza online delle imprese. Accanto alla SCA, in materia di privacy degli utenti online è in arrivo anche un nuovo Regolamento Ue sulla ePrivacy dei Paesi europei. Si tratta di un passo ulteriore rispetto alla normativa GDPR e che punta a tutelare l’utilizzo dei dati degli utenti non solo da parte delle società di telefonia fissa e mobile, come già avviene, ma anche da parte dei cosiddetti fornitori OTT, ovvero di messaggistica come WhatsApp, e i provider di posta elettronica.

IDEE DI INVESTMENTO

L’e-commerce è il segmento in più rapida crescita del mercato al dettaglio in Europa grazie alla facilità delle esperienze di acquisto online. Tuttavia, poiché le vendite sono aumentate, anche le frodi online sono aumentate e i sistemi per tutelare gli utenti fanno da freno al settore. La prova è che, secondo un recente studio, da quando il GDPR è in vigore, il numero della pagine web europee visitate e dei relativi introiti è calato di circa il 10% e i siti di e-commerce, sempre in Europa, hanno visto diminuire gli accessi dell’8,3%. Ma a calare, secondo un’analisi di Morgan Stanley, non sono stati gli utenti che acquistano: il GDPR ha scoraggiato le aziende dall’utilizzare la posta elettronica e i banner pubblicitari per guidare il traffico online, proprio per tutelare la privacy. Secondo Morgan Stanley, l’Europa è all’inizio del percorso di un nuovo sistema di governance digitale che deve ancora realizzare appieno il suo potenziale e la SCA è un fattore che può dare una spinta decisiva ai migliori operatori di e-commerce.

Per investire sulla crescita dell’e-commerce la scelta migliore è puntare sui fondi azionari specializzati sui megatrend dei cambiamenti tecnologici (Categoria Morningstar Azionari Settore Tecnologia)

La Top 10 dei fondi azionari specializzati in nuove tecnologie

ProdottoRendimento YTDRendimento 3y
Threadneedle (Lux) - Global Technology Class DU (USD Accumulation Shares)47,85%17,63%
Threadneedle (Lux) - Global Technology Class AU (USD Accumulation Shares)43,17%19,67%
Fidelity Global Technology Fund Classe A Euro (acc)40,54%19,86%
Jpm Us Technology D (acc) - Usd40,49%24,38%
BGF World Technology Fund Classe E239,29%24,32%
BNP Paribas Funds Disruptive Technology I Capitalisation37,77%21,77%
DNB Fund Technology retail A (SEK)37,25%21,94%
T. Franklin Technology Fund Eur Classe A (acc)36,88%20,40%
BNP Paribas Funds Disruptive Technology Classic Distribution36,52%20,55%
Janus Henderson Horizon Fund - Global Technology Fund36,39%19,15%
Nella tabella, i migliori fondi azionari che investono in maniera globale sui trend della tecnologia ordinati per rendimento da gennaio 2019. Dati in euro aggiornati a novembre 2019. Fonte: Morningstar.

Scopri gli altri fondi di investimento disponibili sulla piattaforma Online SIM.


Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

 

Articolo precedente

L’educazione finanziaria nel blog di Online SIM

Articolo successivo

Investire sui megatrend collegati all’arrivo del 5G

Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

Link ai social:

Nessun commento

Lascia un commento

Ho preso visione dell'informativa


Il periodo di verifica reCAPTCHA è scaduto. Ricaricare la pagina.