La prima regola per un investitore è costruire una corretta asset allocation di portafoglio che sia coerente con il rischio e l’obiettivo di rendimento. La seconda è non innamorarsene.

La ragione? Se un asset allocation è ben impostata e si ha un orizzonte di lungo periodo, si deve essere pronti a ribilanciare il portafoglio in considerazione di un aumento del rischio e della volatilità che può arrivare da choc esterni, ma anche in considerazione di un apprezzamento o di una diminuzione degli asset che crea squilibrio.
Queste regole sono ancora più valide oggi in un mercato dove, insieme ad un rallentamento economico e a una lunga stagione di bassi tassi di interesse, è arrivata una pandemia globale a mettere in discussione scelte e certezze. Non avere paura di fare ribilanciamento del portafoglio è anche un antidoto ai timori e alla difficoltà di fare previsioni sull’andamento della ripresa post COVID-19.

Rendere coerente il proprio portafoglio alla situazione attuale del mercato permette di evitare errori e di limitare i rischi d’investimento: ecco come farlo in questa comoda guida:

Ribilanciamento del portafoglio: cosa significa?

Guardare al peso che si è dato ai singoli investimenti in portafoglio deve essere un’attività costante e periodica. La posizione di una sola componente può cambiare nel corso del tempo. Per questo motivo è corretto analizzare il deposito titoli a intervalli regolari e agire, se necessario, vendendo o acquistando.

La tempesta emotiva che la pandemia da COVID-19 ha provocato negli investitori non è una condizione ideale per prendere decisioni di investimento perché possono essere dettate dall’istinto. Il ribilanciamento di portafoglio deve sempre rispondere a un bisogno primario anche quando si vivono situazioni di choc: la gestione del rischio.

  • Il primo obiettivo da porsi quando si decide di rivedere il peso di azioni, obbligazioni e liquidità del proprio portafoglio investito è una corretta gestione del rischio che porta a ripensare la propria asset allocation, ovvero la composizione del portafoglio investito.
  • Gestione del rischio non significa per forza procedere verso una sua diminuzione: quando i mercati correggono in maniera vistosa, spesso creano occasioni di acquisto che invitano a fare l’esatto contrario, ovvero aumentare il rischio allungando l’orizzonte temporale di investimento.
  • La gestione del rischio porta inevitabilmente verso un altro elemento di cui si deve tenere conto nel ribilanciamento del portafoglio: la diversificazione. Questo significa saper cogliere tutte le opportunità a livello globale che tanti singoli investimenti possono offrire, massimizzando il rendimento in base al rischio.
  • La gestione del rischio e la diversificazione sono obiettivi è alla base della costruzione di un fondo comune di investimento o di un fondo pensione che, per loro natura, sono costruiti mettendo insieme tanti elementi diversi (azioni, obbligazioni, liquidità e così via) in un unico prodotto finanziario.

Perché è importante ribilanciare il portafoglio?

Gestione del rischio, diversificazione e una corretta asset allocation sono il risultato di un buon ribilanciamento di portafoglio. Non esiste una soluzione valida per tutti, perché ogni investitore ha il suo profilo di rischio, ma per tutti vale una regola: il ribilanciamento corretto di un portafoglio deve mettere insieme asset positivi che possono annullare la performance negativa di altri, contenendo il rischio complessivo del portafoglio e riducendo la volatilità.
A guidare la selezione degli elementi in portafoglio è come sempre l’orizzonte temporale di investimento, ovvero la durata che ci si pone per raggiungere l’obiettivo di rendimento atteso. Il tempo dell’investimento è anche uno dei perché forti che inducono al ribilanciamento del portafoglio per diverse ragioni:

  • Se ribilanciando il portafoglio allunga l’orizzonte temporale, si riducono i rischi di perdita e si ha il tempo di recuperare i rendimenti negativi causati da choc di mercato.
  • Allungando l’orizzonte temporale si ha anche la possibilità di aumentare il rischio di portafoglio: un’attività fortemente rischiosa può essere adatta per bilanciare un portafoglio costruito in base a un obiettivo di lungo periodo.
  • La selezione degli asset da mettere in portafoglio resta un elemento chiave e può essere compiuta sia all’interno di una singola asset class (azioni, obbligazioni, valute, immobiliare), sia su mercati scelti per area geografica (per esempio, azioni America oppure obbligazioni Paesi emergenti), sia per settori (per esempio azioni tecnologia oppure obbligazioni high yield), sia per stile (Growth, titoli di aziende con alti tassi di crescita; Blend, titoli di aziende con medi tassi di crescita e media redditività; Value, titoli di aziende con bassi tassi di crescita e alta redditività).

Costi del ribilanciamento di un portafoglio

Il monitoraggio costante del portafoglio porta a verificare le componenti dei propri investimenti periodicamente. Questo non significa che il ribilanciamento del portafoglio sia una pratica da fare continuamente. La buona regola dice che, salvo situazioni davvero eccezionali, è consigliabile ribilanciare il portafoglio al massimo un paio di volte all’anno, ma anche solo una volta all’anno può essere sufficiente, magari nel momento in cui si tirano le somme della vita annuale del proprio conto titoli. La ragione è legata soprattutto ai costi: ribilanciare il portafoglio non è un’attività gratuita. Prima di procedere a qualsiasi cambiamento bisogna tenere conto che:

  • Tutte le volte che si acquista o si vende uno strumento finanziario si pagano commissioni bancarie e nel caso di un portafoglio composto da fondi è possibile che siano previste commissioni di ingresso e di uscita dai prodotti di investimento (su Online SIM sono tutte scontate del 100%).
  • Non va dimenticato poi che tutte le volte che si procede al ribilanciamento bisogna sempre lasciare una quota di portafoglio in liquidità o investita in fondi monetari a breve termine in modo da non dover vendere azioni o quote di un fondo in un momento sfavorevole, sia che si abbia bisogno di denaro contante, sia che si vogliano aumentare posizioni di investimento.

Idee di investimento

Questo è il momento per calcolare il proprio rischio di portafoglio e adottare una strategia che risponda in maniera coerente al proprio obiettivo di rendimento e alla durata dell’investimento.
Per valutare il proprio portafoglio e capire se è il momento di ribilanciare i pesi dei diversi asset occorre valutare attentamente tutte le componenti, facendo un’analisi accurata.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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