Le incognite hanno un potere dirompente sui portafogli degli investitori e girata la boa del primo semestre sono ancora tante quelle con cui dover fare i conti nella seconda metà del 2018. La nuova economia dei dazi imposta al mondo da Donald Trump che ha dichiarato senza mezzi termini «l’Europa è un nemico» arriva proprio all’inizio di un nuovo ciclo economico caratterizzato da tassi in rialzo – e quindi un maggior onere da parte di Stati, imprese e famiglie per finanziare il debito –, dollaro forte, rallentamento della crescita e crescente geo populismo alimentato dalle crescenti disuguaglianze, e la minaccia dello scoppio di bolle sul mercato azionario americano e sui bond mondiali. Vediamo cosa significa grazie all’analisi di Axa Investment Manager, Natixis Investment Managers, Pimco, Goldman Sachs e Pictet asset management.

Il ritorno dei mercati sviluppati

A livello globale, il ciclo continua a rallentare a causa dell’impatto combinato della stretta monetaria – con le politiche restrittive adottate dalle banche centrali che portano a ipotizzare nel 2019 un totale di 6 rialzi da parte della FED contro i 3 inizialmente pronosticati – e l’aumento delle incertezze a livello politico con l’ascesa del populismo nei Paesi occidentali e le tensioni geopolitiche tra Cina e Stati Uniti. In questo contesto i gestori preferiscono restare più neutrali sulle azioni, puntando sui mercati sviluppati e sottopesando i mercati emergenti, in particolare l’America Latina, a causa dei rischi politici connessi al Brasile e al Messico. Secondo l’analisi delle case di investimento, le economie emergenti sono più vulnerabili al rallentamento economico e, in alcuni casi, agli effetti recessivi del protezionismo di Trump.

Europa meglio dell’America

Il rafforzamento del dollaro che spinge verso i mercati sviluppati, secondo l’analisi di Natixis Investment Managers migliora la competitività dell’Europa. Una valuta americana forte dà una spinta nel breve termine alla crescita in Europa, soprattutto in Italia, ma pone anche il problema delle eccedenze commerciali tedesche, e il combinato disposto dei dazi già minacciati da Trump con tariffe del 20-25% sulle esportazioni di automobili dall’Unione europea rischia di far crescere il sentimento anti euro anche in Germania dove già è stato messo a dura prova dalla Brexit. I nuovi dazi che dovrebbero entrare in vigore a settembre, dopo una serie di audizioni pubbliche a fine agosto, potrebbero dare un nuovo colpo al ribasso alle borse asiatiche ed europee come è accaduto a giugno dopo la minaccia di Trump.
Il geo populismo e i dazi non fanno bene all’America. Per Goldman Sachs, in particolare ci aspetta una seconda metà del 2018 difficile per le azioni americane ad eccezione del Nasdaq che sta registrando una forte crescita degli utili e riacquisti di azioni proprie, attraverso l’utilizzo della liquidità che i giganti tecnologici hanno potuto recuperare in seguito alla riforma fiscale, e anche nel primo semestre è stato l’indice migliore con una crescita dell’8,8% contro una discesa dell’1,8% del Dow Jones e un rialzo dell’1,7% dell’indice S&P500.

IDEE DI IVESTIMENTO

La riduzione delle liquidità, l’ascesa del populismo, le tensioni geopolitiche e l’escalation della guerra dei dazi sono i rischi da tenere in considerazione nel secondo semestre 2018. Un contesto macroeconomico come questo minaccia di deprimere le Borse che, per il momento, hanno contenuto le perdite.

L’inizio del secondo semestre dà il via a una nuova fase e dà lo spunto per un check up di portafoglio in attesa di un autunno caldo sul fronte della politica monetaria delle banche centrali e della geopolitica. Sul piatto c’è la possibilità di dar vita a un gruppo di lavoro che aggiorni le regole della World Trade Organization (WTO) adeguandole al “nuovo contesto”.

La top ten dei fondi azionari Europa large cap

ProdottoRendimento YTDRendimento 3y
Man GLG Pan-European Equity Gr D C EUR5,88%---
UBS (Lux) KSS European Eqs (EUR) P-acc4,93%2,62%
Man GLG European Equity D C EUR4,01%---
RWC European Equity B EUR Acc3,56%---
Amundi Fds II European Eq Value E EUR ND3,02%3,69%
Acadian European Equity UCITS A EUR2,93%8,98%
Odey Pan European R EUR Acc2,75%-3,41%
Invesco Pan European Equity Classe E (acc) Eur2,75%1,55%
Rothschild Conviction Europe Classe C2,63%0,23%
Metropole Sélection A2,23%0,33%
Fonte: Morningstar Direct. Dati % in euro. I rendimenti a tre anni sono annualizzati.

La top ten dei fondi azionari America large cap

ProdottoRendimento YTDRemdimento 3y
PrivilEdge Sands US Growth USD NA10,34%7,51%
MS INVF US Growth I9,03%12,78%
Brown Advisory US Equity Growth $ B7,22%7,62%
PrivilEdge WellsCap US Sel Eq USD NA6,02%1,55%
Edgewood L Sel US Select Growth A USD5,92%11,55%
Bgf Us Growth Fund Usd Classe E25,85%7,53%
T. Rowe Price US Blue Chip Eq Q USD5,85%10,56%
Seilern Stryx America USD U R5,38%11,85%
GS US Focused Growth Equity Base Inc USD4,80%4,05%
Jpm Us Growth D (acc) - Usd4,59%7,35%
Fonte: Morningstar Direct. Dati % in euro. I rendimenti a tre anni sono annualizzati.

 

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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