Dopo il boom dovuto alla pandemia i numeri dell’e-commerce sono in rallentamento nel 2022 da quando le persone sono tornate ad acquistare nei negozi. Di conseguenza le azioni globali del settore e-commerce da allora sono crollate. La spinta del Covid-19 è stata un fatto isolato o la crescita dell’e-commerce potrebbe continuare?

Secondo l’analisi di Morgan Stanley e Pictet Asset Management, nonostante il generale rallentamento dell’attività economica, le tendenze chiave suggeriscono che l’e-commerce ha ancora margini di crescita.

Cosa significa l’e-commerce per l’economia, l’industria e per gli investitori

  • Grazie al Covid-19 l’e-commerce globale è cresciuto dal 15%, delle vendite al dettaglio totali nel 2019, al 21% nel 2021. Nel 2022 il dato è salito solo dell’1% arrivando al 22% delle vendite globali. Il valore complessivo è pari a circa 3.300 miliardi di dollari e potrebbe salire a 5.400 miliardi entro il 2026. Raggiungendo così il 27% delle vendite al dettaglio a livello globale.
  • L’evoluzione sarà trainata dal crescente impiego degli smartphone (76% della spesa digitale attesa nel 2022), che offrono sempre più servizi come pagamenti, streaming e giochi (1,9 miliardi di utenti del mobile gaming attesi nel 2022).
  • Cambia la geografia dell’e-commerce. Gli Stati Uniti hanno la crescita più importante: l’e-commerce potrebbe raggiungere il 31% delle vendite entro il 2026, rispetto al 23% attuale, poiché i negozi fisici chiudono e i consumatori danno la priorità alla convenienza. Ma crescono le aree dove l’e-commerce sta muovendo è nella fase iniziale di sviluppo: nel sud-est asiatico e America Latina, per esempio, l’e-commerce potrebbe crescere rispettivamente del 17% e del 20% nei prossimi cinque anni.
  • L’elettronica di consumo guida tutte le categorie di attività di e-commerce ed è destinata a crescere dal 38% delle vendite al dettaglio al 45% delle vendite al dettaglio globali. Le vendite digitali stanno crescendo anche nei settori bellezza, abbigliamento e alimentari.
  • Evoluzione dei pagamenti digitali e logistica fanno la differenza. Migliorare l’esperienza del cliente sia dal punto di vista del pagamento sia del servizio spingono i consumatori a preferire l’e-commerce al negozio fisico.

IDEE DI INVESTIMENTO

Per investire sull’e-commerce e sul futuro della tecnologia ci sono fondi azionari specializzati (Categoria Morningstar: Azionari settore tecnologia).

Ecco dove investono i migliori fondi per rendimento a tre anni presenti sulla piattaforma di Online SIM:

  • Threadneedle (lux) Global Technology Classe Du è un fondo azionario tecnologia che investe almeno due terzi del proprio patrimonio in azioni di società con attività in tecnologia e in società legate alla tecnologia in tutto il mondo. Lanciato nel 1997, rende a tre anni il 23,73% (dati Morningstar aggiornati ad agosto 2022). Investe il 95% in America.

Threadneedle (lux) Global Technology Classe Du

  • Fidelity Global Technology Fund Classe A Euro (acc) è un fondo azionario tecnologia che investe in opportunità a lungo termine nel settore tecnologico di tutto il mondo. Investe su aziende che hanno sviluppato o svilupperanno prodotti, processi produttivi o servizi direttamente o indirettamente legati all’evoluzione della tecnologia. Lanciato nel 2015, rende a tre anni il 20,90% (dati Morningstar aggiornati ad agosto 2022). Investe il 67% in America.

Fidelity Global Technology Fund Classe A Euro (acc)

  • BNP Paribas Disruptive Technology Classe N Eur Acc è un fondo azionario tecnologia che investe in aziende che esercitano un’attività significativa nel settore della tecnologia e in settori collegati o connessi e in strumenti finanziari derivati. Lanciato nel 2013, rende a tre anni il 16,51% (dati Morningstar aggiornati ad agosto 2022). Investe l’87% in America.

BNP Paribas Disruptive Technology Classe N Eur Acc

  • BGF World Technology Fund Classe E2 è un fondo azionario tecnologia che punta a massimizzare il rendimento investendo a livello mondiale almeno il 70% del patrimonio in azioni di società operanti prevalentemente nel settore tecnologico. Lanciato nel 2002, rende a tre anni il 15,37% (dati Morningstar aggiornati ad agosto 2022). Investe l’80% in America.

BGF World Technology Fund Classe E2

  • Jpmorgan Funds Sicav – US Technology Classe A (acc) – EUR è un fondo azionario settore tecnologia che investe soprattutto nelle società tecnologiche aventi la propria sede o comunque operanti negli Stati Uniti. Lanciato nel 2010, rende a tre anni il 14,82% (dati Morningstar aggiornati ad agosto 2022). Investe il 96,6% in America.

Jpmorgan Funds Sicav – US Technology Classe A (acc) – EUR 

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Autore

Roberta Caffaratti

Roberta Caffaratti

Competenze:
Giornalista segue da oltre 20 anni le dinamiche del mercato del risparmio gestito, della consulenza finanziaria e dei protagonisti del mondo degli investimenti. Per Online SIM scrive di scenari e storie di mercato, megatrend e idee di investimento, educazione finanziaria.

Esperienza:
É stata caporedattore di Bloomberg Investimenti e poi vicecaporedattore di Panorama Economy (Gruppo Mondadori).
Nel 2015, dopo la lunga carriera nella carta stampata economica, è passata alla comunicazione come responsabile delle attività di editoria aziendale e di content marketing di Lob Pr+Content occupandosi di progetti editoriali in diversi settori (risparmio, finanza, assicurazioni).
Dal 2015 cura la redazione dei contenuti del Blog di Online SIM, che oggi conta oltre 1200 articoli.

Formazione:
Ha una laurea in lingue e letterature straniere e una specializzazione in giornalismo.

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