Bentrovati nello spazio educativo di Online SIM dedicato alle metodologie per allocare il denaro tra più investimenti finanziari. Oggi spiegheremo come costruire un’allocazione di portafoglio bilanciata e potenziata.

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Ascolta “Portafogli modello: come costruire un’allocazione bilanciata potenziata” su Spreaker.

Prima di iniziare ricordiamo questa fondamentale premessa: la decisione più importante quando investiamo del denaro è come ripartirlo tra le varie categorie di attività, chiamate anche asset class.

In pratica, i passaggi sono due:

  • Individuare qual è l’allocazione volatile, composta da categorie di attività soggette ad un qualche rischio di prezzo, che si ritiene più soddisfacente;
  • Individuare qual è l’allocazione completa, composta da quella volatile e da un’attività monetaria, che è adatta alla propria tolleranza al rischio o alle nostre esigenze.

LE SCELTE DI BASE

Le categorie di attività volatili, il cui prezzo può variare anche molto, sono:

  • Le obbligazioni statali a più lunga scadenza (o maggiore di 1 anno);
  • Le obbligazioni aziendali a più lungo termine;
  • Le azioni a media e a grande capitalizzazione;
  • Le azioni con un basso valore di mercato.

A queste attività, nel caso, dobbiamo aggiungere la tipologia di attività monetaria a cui assegniamo il più basso livello di rischio. Può essere rappresentata dalle tipiche soluzioni bancarie, ad esempio i conti di deposito, ma anche da obbligazioni statali a brevissimo termine.

Per investirvi, possiamo utilizzare prodotti finanziari specifici, come i fondi comuni di investimento monetari o di liquidità.

L’ALLOCAZIONE BILANCIATA POTENZIATA

Come lallocazione bilanciata “tradizionale”, anche questa assegna un’uguale importanza alle principali macro-categorie di attività. In pratica, questa allocazione prevede che le obbligazioni abbiano un peso percentuale sul totale del 50%, così come le azioni.

Questa allocazione bilanciata si può, però, definire “potenziata” perché suggerisce di investire in ogni stile azionario, quindi non solo in azioni a media e grande capitalizzazione, ma anche in azioni a più bassa capitalizzazione o valore di mercato.

Come abbiamo già spiegato nell’articolo relativo all’allocazione comportamentale, le azioni a più bassa capitalizzazione – in alcuni periodi passati e in diversi paesi a livello internazionale – hanno registrato un rendimento superiore.

Per alcuni, questo extra-rendimento si può considerare un vero e proprio premio per il maggiore rischio che ci si deve assumere quando vi si investe. È facile, ad esempio, verificare come queste azioni abbiano una volatilità dei rendimenti più alta del resto del mercato.

Pertanto, nel caso un investitore volesse aumentare il risultato atteso dell’allocazione volatile, invece di incrementare il peso percentuale delle azioni a scapito delle obbligazioni, potrebbe sostituire, ad esempio, il 10% di azioni a media e grande capitalizzazione con un’uguale quantità di azioni a bassa capitalizzazione.

Scegliendo di rappresentare la componente delle obbligazioni per il 70% da quelle statali e per il 30% da quelle aziendali, l’allocazione volatile è così composta:

  • Le obbligazioni statali a più lungo termine hanno un peso sul totale del 35,0%;
  • Le obbligazioni aziendali a più lunga scadenza hanno un peso sul totale del 15,0%;
  • Le azioni a media e a grande capitalizzazione hanno un peso sul totale del 40%;
  • Le azioni a bassa capitalizzazione hanno un peso sul totale del 10%.

allocazione bilanciata potenziata completa

L’allocazione bilanciata potenziata, costruita in questo modo, si basa su una tecnica euristica. Infatti:

  • Non richiede di stimare il rendimento atteso delle azioni, la volatilità attesa delle attività e le correlazioni attese tra le varie coppie di categorie;
  • Non diversifica tra gli investimenti utilizzando un processo di ottimizzazione matematica, ad esempio quello conosciuto per selezionare le allocazioni efficienti.

Ad ogni modo, è possibile implementare una simile allocazione anche utilizzando una tecnica scientifica: ad esempio, si può costruire un’allocazione efficiente attraverso un processo di ottimizzazione alla Markowitz.

L’ALLOCAZIONE COMPLETA

Se necessario, per non mettere a rischio tutta la nostra ricchezza finanziaria, dobbiamo investire anche nell’attività monetaria.

La sua presenza può essere giustificata dalla necessità di avere della liquidità immediatamente e facilmente disponibile: ad esempio, per affrontare eventuali shock imprevisti, come un calo del reddito o un aumento delle spese.

Se ipotizziamo che un investitore decida di tenere una quota di attività monetaria pari al 30% sul totale dell’allocazione completa, la torta che le categorie di attività volatili devono dividersi non è più il 100%, ma il 70%.

Pertanto, l’allocazione completa dei risparmi è così ripartita:

  • L’attività monetaria ha un peso sul totale del 30,0%;
  • Le obbligazioni statali a più lunga scadenza hanno un peso sul totale del 24,5%;
  • Le obbligazioni aziendali a più lungo termine hanno un peso sul totale del 10,5%;
  • Le azioni a media e grande capitalizzazione hanno un peso sul totale del 28,0%;
  • Le azioni a bassa capitalizzazione hanno un peso sul totale del 7,0%.

allocazione bilanciata potenziata completa

IL PROFILO DI RISCHIO

Con i dati aggiornati a inizio aprile 2021, a questa allocazione completa che investe a livello globale è possibile assegnare un rischio di prezzo pari a -12%.

Esempio: investendo 100.000 euro, dobbiamo accettare che nel brevissimo termine – nel 5% degli anni più sfortunati – la ricchezza possa calare mediamente di 12.000 euro.

COME COSTRUIRE L’ALLOCAZIONE

Dopo aver deciso qual è l’allocazione completa che fa al nostro caso, dobbiamo prendere un’altra decisione importante, cioè quali prodotti finanziari utilizzare in pratica.

Sul mercato è possibile investire direttamente in singoli titoli, oppure, se si preferisce un prodotto del risparmio gestito si può scegliere di investire in fondi comuni di investimento tramite i servizi offerti da Online SIM.

La piattaforma permette di:

  • Scegliere in autonomia i fondi comuni a gestione attiva per investire nelle varie categorie (soluzione Dossier Fondi Libero). Sul sito di Online SIM è possibile sceglier tra oltre 4000 Fondi e Sicav a commissioni di sottoscrizione scontate del 100% ed è disponibile un motore di ricerca, chiamato Fund Selector, in grado di analizzare migliaia di fondi. Mediante la ricerca avanzata, si può selezionare liquidità, per la categoria di attività monetaria; obbligazionario – Governativi, per la categoria di obbligazioni statali a lungo termine; obbligazionario – Corporate, per la categoria di obbligazioni aziendali a lungo termine; azionario, per la categoria delle azioni.

Attenzione: l’area geografica di riferimento dipende dall’esposizione desiderata ai mercati internazionali, oltre a quella valutaria quando manca la copertura del rischio di cambio.

  • Se non ci si sente pronti ad operare in autonomia e si ha bisogno di  supporto è possibile seguire un’allocazione professionale in fondi di investimento a gestione attiva. Online Sim offre un innovativo servizio di Portafogli Modello realizzati dalle migliori Società di Gestione: UBS, Pictet e MainStreet Partners. Con i portafogli modello è possibile:
    • investire nelle varie categorie di attività, ad esempio portafogli obbligazionari oppure azionari
    • e anche scegliere la tipologia di investimento preferita,  come gli investimenti sostenibili, quelli tematici e quelli globali.

COME GESTIRE L’ALLOCAZIONE NEL TEMPO

Nel corso del tempo si modificano sia i prezzi delle attività volatili che la nostra tolleranza al rischio.

Pertanto, un’altra scelta importante da prendere nel processo di allocazione è decidere ogni quanto ricalcolare l’allocazione completa. Si intende, con questo, stabilire le nuove quote percentuali delle varie attività, compresa quella monetaria.

Non ci si deve, invece, preoccupare degli eventuali aggiustamenti all’interno di una data categoria di attività nel caso si utilizzi per questa parte dell’allocazione il servizio dei Portafogli modello di Online Sim.

In questo caso, si riceveranno in automatico suggerimenti di ribilanciamento in base all’evoluzione dei mercati. Ed è sempre possibile scegliere i fondi consigliati oppure modificarli.

Scarica la Guida per utilizzare i portafogli modello, guarda il video qui di seguito oppure inizia ora e vai al servizio.


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Autore

Nicola Zanella

Nicola Zanella

Competenze:
È un economista finanziario italiano e vive e lavora a Lugano (Svizzera). Si occupa dello studio della finanza personale, in particolare delle decisioni nell’area degli investimenti. I suoi interessi di ricerca sono la Teoria dei mercati efficienti, la pianificazione della finanza personale, la stima del premio per il rischio azionario, le obbligazioni indicizzate all'inflazione, l'effetto della diversificazione temporale e la finanza comportamentale. In campo assicurativo, ha sviluppato per il mercato italiano l'Approccio del capitale umano, metodo alternativo a quello di Analisi dei bisogni per proporre polizze di puro rischio e calcolare i relativi massimali.

Esperienza:
Nel 2007 ha fondato il primo sito italiano ed europeo dedicato alla ricerca e allo studio degli strumenti finanziari indicizzati all'inflazione. Nel gennaio di quell'anno ha scritto il paper più letto in Italia riguardante questa tipologia di investimenti. Nel 2009 ha aggiornato, insieme all'autore, la terza edizione del libro Capire la Borsa edito da Il Sole 24Ore. Nel 2010 ha pubblicato il suo primo libro come autore, Investire bene i propri risparmi, edito da Giunti Editore in collaborazione con Il Sole 24Ore. Nei successivi anni è stato Responsabile Area Studi e Ricerche di una società di formazione in ambito finanziario. Ha sviluppato modelli di wealth management e svolto formazione in aula a circa 5.500 consulenti agli investimenti e assicurativi. È tra i pochi economisti italiani ad aver pubblicato più articoli (quattro) nella rivista scientifica statunitense The Journal of Wealth management, l'unica a livello internazionale dedicata al wealth management degli high-net-worth individuals (HNWI), cioè dei privati con patrimoni consistenti. A partire dal 1998, diversi Premi Nobel dell’economia hanno scritto per la medesima rivista, ad esempio Harry Markowitz (ideatore della frontiera efficiente) e Paul Samuelson (il più influente economista del Novecento).

Competenze:
É laureato alla Facoltà di Economia e Commercio di Bologna.

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