Benvenuti nel nuovo spazio educativo di Online SIM dedicato alle metodologie per allocare il denaro tra più investimenti finanziari. In questo quinto articolo spiegheremo come costruire un’allocazione di portafoglio multi obiettivo.

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Ascolta “Portafogli modello: come costruire un’allocazione multi obiettivo” su Spreaker.

Prima di iniziare ricordiamo questa fondamentale premessa: la decisione più importante quando investiamo del denaro è come ripartirlo tra le varie categorie di attività, chiamate anche asset class.

In pratica, i passaggi sono due:

  • Individuare qual è l’allocazione volatile, composta da categorie di attività soggette ad un qualche rischio di prezzo, che si ritiene più soddisfacente;
  • Individuare qual è l’allocazione completa, composta da quella volatile e da un’attività monetaria, che è adatta alla propria tolleranza al rischio o alle nostre esigenze.

LE SCELTE DI BASE

Le categorie di attività volatili, il cui prezzo può variare anche considerevolmente, sono:

  • Le obbligazioni statali a più lunga scadenza (o maggiore di 1 anno);
  • Le obbligazioni aziendali a più lungo termine;
  • Le azioni.

A queste attività, se necessario, dobbiamo aggiungere la tipologia di attività monetaria a cui assegniamo il più basso livello di rischio. Può essere rappresentata dalle tipiche soluzioni bancarie, ad esempio i conti di deposito, ma anche da obbligazioni statali a brevissimo termine.

Per investirvi, possiamo utilizzare prodotti finanziari specifici, come i fondi comuni di investimento monetari o di liquidità.

L’ALLOCAZIONE MULTI OBIETTIVO

Come confermato anche dagli studi di finanza comportamentale, nella maggioranza dei casi investiamo avendo in mente degli obiettivi da soddisfare. Possono essere generici, come quelli macro nell’allocazione piramidale o essere molto più definiti.

Si può pensare di strutturare un’allocazione multi obiettivo quando:

  • Ci sono degli obiettivi specifici con conseguenze finanziarie;
  • Ad ogni obiettivo è associato un valore monetario minimo in euro;
  • Ad ogni obiettivo è associato un termine temporale;
  • Per ogni obiettivo si richiede un livello di probabilità minimo con il quale soddisfare l’obiettivo monetario.

A differenza dell’allocazione piramidale, gli obiettivi non seguono una gerarchia di realizzazione temporale, in linea quindi con i nostri bisogni di vita. In questo caso, si ipotizza invece che ci siano già più obiettivi e che si debbano gestire tutti insieme.

Inoltre, se nell’allocazione piramidale ad ogni macro-obiettivo viene assegnata una categoria di attività di riferimento, ad esempio le azioni per lo strato dedicato alla crescita, nell’allocazione multi obiettivo ad ognuno di questi spetta una sub allocazione, più o meno diversificata tra categorie di attività.

Come l’allocazione comportamentale, che vedremo in un prossimo articolo, anche quella multi obiettivo – in presenza di obiettivi specifici molto ambiziosi o aspirazionali – può richiedere di concentrare gli investimenti in attività ad alto potenziale e molto volatili.

Nel nostro esempio ipotizziamo che un investitore si ponga due obiettivi e vi dedichi per ora la stessa quantità di denaro, ad esempio uno per sostenere le spese universitarie future del figlio e l’altro per acquistare una casa per le vacanze, magari in montagna.

Essendo l’obiettivo per l’università più importante dell’eventuale seconda casa, la prima sub allocazione volatile è così composta:

  • Le obbligazioni statali a più lungo termine hanno un peso sul totale del 50,0%;
  • Le obbligazioni aziendali a più lungo termine hanno un peso sul totale del 50,0%.

La seconda sub allocazione volatile, quella per l’eventuale casa di montagna, è così composta:

  • Le obbligazioni aziendali a più lungo termine hanno un peso sul totale del 50,0%;
  • Le azioni hanno un peso sul totale del 50,0%.

Aggregando le due sub allocazioni, l’allocazione volatile multi obiettivo è così composta:

  • Le obbligazioni statali a più lungo termine hanno un peso sul totale del 25,0%;
  • Le obbligazioni aziendali a più lungo termine hanno un peso sul totale del 50,0%;
  • Le azioni hanno un peso sul totale del 25,0%.

allocazione-volatile-multi-obiettivo

L’allocazione multi obiettivo, costruita in questo modo, si basa su una tecnica euristica. Infatti:

  • Non richiede di stimare il rendimento atteso delle azioni, la volatilità attesa delle attività e le correlazioni attese tra le varie coppie di categorie;
  • Non diversifica tra gli investimenti utilizzando un processo di ottimizzazione matematica, ad esempio quello conosciuto per selezionare le allocazioni efficienti.

Ad ogni modo, è possibile implementare un’allocazione multi obiettivo ed utilizzare una tecnica scientifica: ad esempio, si possono costruire delle sub allocazioni efficienti attraverso un processo di ottimizzazione alla Markowitz.

L’ALLOCAZIONE COMPLETA

Se si realizza un’allocazione multi obiettivo, il rischio di prezzo di brevissimo termine non dovrebbe essere una preoccupazione.

In una situazione tipica in cui è possibile aggiustare il portafoglio all’occorrenza, la presenza dell’attività monetaria può essere giustificata dalla necessità di avere della liquidità immediatamente e facilmente disponibile: ad esempio per affrontare eventuali shock imprevisti, come un calo del reddito o un aumento delle spese.

Se ipotizziamo che un investitore decida di tenere una quota di attività monetaria pari al 30% sul totale dell’allocazione completa, la torta che le tre categorie di attività volatili devono dividersi non è più il 100%, ma il 70%.

Pertanto, l’allocazione completa dei risparmi è così ripartita:

  • L’attività monetaria ha un peso sul totale del 30,0%;
  • Le obbligazioni statali a lunga scadenza hanno un peso sul totale del 17,5%;
  • Le obbligazioni aziendali a lunga scadenza hanno un peso sul totale del 35,0%;
  • Le azioni hanno un peso sul totale del 17,5%.

allocazione-completa-multi-livello

IL PROFILO DI RISCHIO

Con i dati aggiornati a inizio marzo 2021, a questa allocazione completa che investe a livello globale è possibile assegnare un rischio di prezzo pari a -11%.

Esempio: investendo 100.000 euro, dobbiamo accettare che nel brevissimo termine – nel 5% degli anni più sfortunati – la ricchezza possa calare mediamente di 11.000 euro.

COME COSTRUIRE L’ALLOCAZIONE

Dopo aver deciso qual è l’allocazione completa che fa al nostro caso, dobbiamo prendere un’altra decisione importante, cioè quali prodotti finanziari utilizzare in pratica.

Sul mercato è possibile investire direttamente in singoli titoli, oppure, se si preferisce un prodotto del risparmio gestito si può scegliere di investire in fondi comuni di investimento tramite i servizi offerti da Online SIM.

La piattaforma permette di:

  • Scegliere in autonomia i fondi comuni a gestione attiva per investire nelle varie categorie (soluzione Dossier Fondi Libero). Sul sito di Online SIM è possibile sceglier tra oltre 4000 Fondi e Sicav a commissioni di sottoscrizione scontate del 100% ed è disponibile un motore di ricerca, chiamato Fund Selector, in grado di analizzare migliaia di fondi. Mediante la ricerca avanzata, si può selezionare liquidità, per la categoria di attività monetaria; obbligazionario – Governativi, per la categoria di obbligazioni statali a lungo termine; obbligazionario – Corporate, per la categoria di obbligazioni aziendali a lungo termine; azionario, per la categoria delle azioni.

Attenzione: l’area geografica di riferimento dipende dall’esposizione desiderata ai mercati internazionali, oltre a quella valutaria quando manca la copertura del rischio di cambio.

  • Se non ci si sente pronti ad operare in autonomia e si ha bisogno di un maggiore supporto è possibile seguire una diversificazione professionale dei fondi comuni a gestione attiva. Online SIM mette infatti a disposizione un innovativo e unico, nel suo genere, servizio di Portafogli Modello specializzati di diverse Società di Gestione, come UBS, Pictet e MainStreet Partners, con i quali è possibile investire nelle varie categorie di attività, ad esempio solo nell’obbligazionario o nell’azionario e anche per tipologia di investimento come i portafogli modello specializzati in investimenti sostenibili, i portafogli tematici e quelli globali.

COME GESTIRE L’ALLOCAZIONE NEL TEMPO

Nel corso del tempo si modifica il valore delle attività, soprattutto quelle volatili, e possono aggiornarsi i nostri obiettivi di vita con conseguenze finanziarie.

Pertanto, un’altra scelta importante da prendere nel processo di allocazione è decidere ogni quanto ricalcolare l’allocazione completa. Si intende, con questo, stabilire le nuove quote percentuali delle varie attività, compresa quella monetaria.

Non ci si deve, invece, preoccupare degli eventuali aggiustamenti all’interno di una data categoria di attività nel caso si utilizzi per questa parte dell’allocazione il servizio dei Portafogli modello di Online Sim.

In questo caso, si riceveranno in automatico suggerimenti di ribilanciamento in base all’evoluzione dei mercati. Ed è sempre possibile scegliere i fondi consigliati oppure modificarli.

Scarica la Guida per utilizzare i portafogli modello, guarda il video qui di seguito oppure inizia ora e vai al servizio.

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Autore

Nicola Zanella

Nicola Zanella

Competenze:
È un economista finanziario italiano e vive e lavora a Lugano (Svizzera). Si occupa dello studio della finanza personale, in particolare delle decisioni nell’area degli investimenti. I suoi interessi di ricerca sono la Teoria dei mercati efficienti, la pianificazione della finanza personale, la stima del premio per il rischio azionario, le obbligazioni indicizzate all'inflazione, l'effetto della diversificazione temporale e la finanza comportamentale. In campo assicurativo, ha sviluppato per il mercato italiano l'Approccio del capitale umano, metodo alternativo a quello di Analisi dei bisogni per proporre polizze di puro rischio e calcolare i relativi massimali.

Esperienza:
Nel 2007 ha fondato il primo sito italiano ed europeo dedicato alla ricerca e allo studio degli strumenti finanziari indicizzati all'inflazione. Nel gennaio di quell'anno ha scritto il paper più letto in Italia riguardante questa tipologia di investimenti. Nel 2009 ha aggiornato, insieme all'autore, la terza edizione del libro Capire la Borsa edito da Il Sole 24Ore. Nel 2010 ha pubblicato il suo primo libro come autore, Investire bene i propri risparmi, edito da Giunti Editore in collaborazione con Il Sole 24Ore. Nei successivi anni è stato Responsabile Area Studi e Ricerche di una società di formazione in ambito finanziario. Ha sviluppato modelli di wealth management e svolto formazione in aula a circa 5.500 consulenti agli investimenti e assicurativi. È tra i pochi economisti italiani ad aver pubblicato più articoli (quattro) nella rivista scientifica statunitense The Journal of Wealth management, l'unica a livello internazionale dedicata al wealth management degli high-net-worth individuals (HNWI), cioè dei privati con patrimoni consistenti. A partire dal 1998, diversi Premi Nobel dell’economia hanno scritto per la medesima rivista, ad esempio Harry Markowitz (ideatore della frontiera efficiente) e Paul Samuelson (il più influente economista del Novecento).

Competenze:
É laureato alla Facoltà di Economia e Commercio di Bologna.

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