I rendimenti dei Titoli di Stato stanno subendo alcuni rialzi alla fine del 2022. Come sarà il futuro dei rendimento dei Titoli di Stato nel 2023? Scopri come potrebbero cambiare in futuro e come investire in BTP in questa guida di Online SIM.

Come funzionano i rendimenti dei Titoli di Stato

Il funzionamento dei Titoli di Stato è semplice: si tratta di obbligazioni emesse da ciascun Stato a livello globale e servono per finanziare le attività statali. In Italia i Titoli di Stato sono emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso il Dipartimento del Tesoro. Per le persone sono una forma di investimento a breve, medio e lungo termine a seconda della scadenza dell’obbligazione statale.

Il funzionamento prevede:

  • una liquidazione periodica degli interessi, le cosiddette cedole, secondo scadenze prestabilite;
  • la possibilità di venderli anche prima della scadenza;
  • la possibilità di sottoscriverli in asta, ovvero al lancio dell’obbligazione, oppure di acquistarli successivamente sul mercato secondario dove sono scambiati ogni giorno ad un prezzo che dipende dalle condizioni di mercato. In Italia il mercato secondario per acquistare titoli di Stato è il Mercato telematico delle Obbligazioni e dei Titoli di Stato (MOT);
  • il rendimento di un Titolo di Stato deriva in parte dalle cedole e in parte dalla differenza del prezzo di sottoscrizione dell’obbligazione e il valore nominale che viene rimborsato alla scadenza;
  • in Italia il taglio minimo per sottoscrivere un bond statale è di 1.000 euro e il rimborso a scadenza corrisponde sempre al versamento iniziale;
  • la tassazione sulle obbligazioni statali è del 12,5% contro il 26% applicato su tutte le altre rendite finanziarie.

Perché c’è stato un rialzo dei BTP

Il Titolo di Stato più venduto e scambiato in Italia è il Buono Poliennale del Tesoro (BTP) che vale oltre il 70% del mercato delle obbligazioni statali italiane. Il suo rendimento segue le regole delle obbligazioni statali. Le cedole sono sempre predeterminate al momento dell’emissione in misura fissa e pagate con cadenze fisse.

Nel corso del 2022 il BTP è tornato ad offrire rendimenti interessanti. Il BTP con scadenza a 10 anni adesso ha un rendimento vicino al 3,7%. Sono diverse le ragioni di questo rialzo e sono tutte di origine macroeconomica:

  • la crisi energetica innescata dalla guerra Russia-Ucraina;
  • il rialzo dell’inflazione nell’area euro;
  • l’aumento dei tassi di interesse deciso dalla Banca centrale europea (BCE) per contenere l’inflazione;
  • i timori del mercato sulla sostenibilità del debito pubblico italiano dato l’aumento della spesa per gli interessi. Tale timore si misura con lo spread tra BTP e BUND – il titolo di Stato tedesco – e al momento il valore non è preoccupante.

Come investire nel 2023 in Titoli di Stato

Il 2023 pone grosse aspettative sul ritorno dei rendimenti obbligazionari. Le cedole molto invitanti possono spingere verso il singolo titolo restando in Italia. La differenza la fa l’obiettivo e la durata dell’investimento.

Per investire a breve-medio termine

  • Buoni ordinari del Tesoro (BOT) per chi vuole puntare sul breve termine (3-6-12 mesi). I BOT non pagano una cedola. Il rendimento è la differenza tra il prezzo di rimborso e quello di acquisto. Possono essere utilizzati come parcheggio per la liquidità.
  • Certificati del Tesoro Zero Coupon (CTZ) per chi ha un orizzonte temporale di massimo 24 mesi. Anche in questo caso non c’è una cedola e i rendimenti sono dati dalla differenza tra il prezzo di rimborso e quello di emissione.

Per investire a lungo termine

  • Buoni poliennali del Tesoro (BTP) con diverse scadenze (3, 5, 7, 10, 15, 20, 30 e 50 anni). Offrono una cedola periodica e quindi un rendimento costante nel tempo.
  • Buoni del Tesoro Poliennali Indicizzati all’inflazione europea (BTP€i) con diverse durate (5, 10, 15 e 30). Offrono una cedola costante nel tempo e anche una protezione contro l’aumento dei prezzi a livello europeo.
  • Buoni del Tesoro Poliennali Italia (BTP Italia) hanno una durata media di 6 anni e cedole pagate ogni semestre. Garantiscono una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi in Italia.
  • Certificati di Credito del Tesoro Indicizzati all’euribor (CCTeu) hanno una durata minima di 6 anni e una cedola variabile che viene determinata dal tasso Euribor a 6 mesi più una percentuale fissa. La cedola non può mai avere un valore negativo.

IDEE DI INVESTIMENTO

La cedola è quasi sempre l’unica ragione che spinge a investire in obbligazioni statali. Concentrare tutto il portafoglio obbligazionario su singoli titoli espone però a un rischio elevato. La diversificazione della parte obbligazionaria del portafoglio di investimento resta la scelta migliore nel 2023. Sono tante le soluzioni di investimento obbligazionario 2023 proposte attraverso i fondi.

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Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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