Dopo l’anno nero del 2022, come stanno andando i fondi pensione nella prima parte del 2023? Scopri andamento e rendimenti dei fondi pensione.

Fondi pensione: come si era chiuso il 2022

Il 2022 sarà ricordato come un anno di svolta per l’economia. Dopo anni di tassi vicini allo zero, le banche centrali hanno imboccato la strada di tassi al rialzo per tenere sotto controllo l’impennata dell’inflazione. Per i fondi pensione il 2022 è stato un anno nero per i rendimenti: i fondi negoziali hanno perso in media il 9,8% e quelli aperti il 10,7% contro una rivalutazione dell’8,3% del Trattamento di fine rapporto (TFR) che ha la performance strettamente collegata all’andamento dell’inflazione.

A pesare sui rendimenti dei fondi pensione nel 2022 sono stati:

  • la guerra in Ucraina, la crisi energetica e le conseguenze della pandemia
  • il calo delle Borse, il calo delle obbligazioni a causa del rialzo dei tassi di interesse nominali

Secondo i dati della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP), il 2022 è stato un anno positivo per gli iscritti che sono saliti a 10,3 milioni (+5,8% rispetto al 2021).

Non è la prima volta che i fondi pensione affrontano un anno nero in termini di rendimenti. Se si guarda al lungo periodo restano competitivi rispetto al TFR. Secondo dati COVIP, negli ultimi 10 anni fino a fine 2022 il rendimento medio annuo composto, al netto dei costi di gestione e della fiscalità, è stato pari  al 2,2% per i fondi negoziali; al 2,5% per i fondi aperti. Nello stesso periodo la rivalutazione del TFR è stata pari al 2,4% annuo.

Andamento dei fondi pensione nei primi mesi del 2023

Dopo un 2022 da dimenticare, i fondi pensione hanno rialzato la testa nel 2023. Secondo l’analisi BFF che monitora ogni mese l’andamento della previdenza complementare:

  • da gennaio ad aprile 2023 il guadagno è del 2,4% per i fondi negoziali e del 3,2% per i fondi aperti;
  • le performance migliori sono state ottenute dai fondi aperti azionari (+5,7%) e dai bilanciati azionari (+4,6%); e dai fondi pensione negoziali bilanciati azionari (+3,8%);
  • se guardiamo al rendimento negli ultimi quindici anni, la media annua è del 2,8% per i negoziali e del 2,1% per gli aperti, in entrambi i casi trainati dagli azionari (+4,6% i negoziali e +3,7% gli aperti).

Secondo l’analisi BFF, la ripresa è generalizzata e il recupero dei rendimenti riguarda tutti i comparti, inclusi i monetari e gli aperti obbligazionari che avevano sofferto di più lo scorso anno.

Le prospettive future per i fondi pensione

Il futuro dei fondi pensione è fortemente legato alla politica. Sul tavolo del Governo Meloni e del ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, c’è una nuova riforma delle pensioni e il rilancio della previdenza integrativa. Ma non se ne parlerà prima del 2024. Al momento è stato varato per decreto un organismo tecnico definito Osservatorio che ha l’obiettivo di monitorare l’andamento e la composizione della spesa previdenziale e di formulare proposte per la revisione del sistema pensionistico.

Sul fronte del rilancio della previdenza integrativa sono diverse le proposte che le associazioni di categoria, da Assofondipensione fino ad Assogestioni, hanno portato all’attenzione dei governi che si sono succeduti negli ultimi anni.

In particolare alcuni punti chiave:

  • la riduzione del prelievo fiscale sui rendimenti che oggi è al 20%;
  • incrementare il limite di deducibilità;
  • allineamento allo schema di tassazione del modello europeo EET (esenzione, esenzione, tassazione) che si traduce in: esenzione dei contributi versati, esenzione dei rendimenti conseguiti durante la fase di accumulo, tassazione della prestazione erogata.

IDEE DI INVESTIMENTO

Il fondo pensione è il prodotto ideale per una corretta pianificazione previdenziale. Tra i vantaggi del fondo pensione ci sono: una tassazione favorevole con diverse opzioni di deducibilità fiscale e una gestione flessibile del riscatto delle somme versate.

Online SIM offre ai suoi clienti la possibilità di investire nella previdenza integrativa con fondi pensione aperti. 

Tra i prodotti ci sono:

  • Arca previdenza. Fondo gestito da Arca SGR che investe sui mercati finanziari con differenti profili ed è articolato in 4 comparti di investimento, differenziati per grado di rischio dal più dinamico al più prudente, e in un comparto garantito.
  • Seconda Pensione. Il fondo gestito da Amundi SGR che consente di costruire nel tempo un trattamento pensionistico complementare al sistema obbligatorio investendo i contributi versati nelle differenti possibilità offerte dal fondo pensione. Il fondo è articolato in 5 comparti di investimento, differenziati per grado di rischio dal più dinamico al più prudente, e in un comparto garantito.
  • Anima Arti & MestieriÈ un fondo aperto gestito da Anima SGR a contribuzione differita. Il fondo offre la possibilità di scegliere tra 5 comparti, di cui un comparto garantito. Questi con una composizione di investimento azionaria/obbligazionaria differente a seconda delle esigenze.

Aprire un fondo pensione consente di avere una rendita privata, ma come scegliere il migliore? Per evitare di sbagliare scopri come scegliere il fondo più adatto.

Note

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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2 Commenti

  1. Andrea
    29 Dicembre 2023 a 14:58 — Rispondi

    diciamo che anche il 2023 e stati distroso ! Inflazione media al 6,7% rendimento massimo nel comparto piu richioso del 5.7%
    Mooolto meglio il TFR almeno e indiciazzato all’inflazione

    • 8 Gennaio 2024 a 17:17 — Rispondi

      Buongiorno Andrea,
      il fattore che realmente avvantaggia un lavoratore dipendente nell’utilizzo del fondo pensione è la tassazione.
      Nello specifico al TFR accantonato dall’azienda, al momento dell’erogazione, viene applicata (al momento dell’erogazione) l’aliquota media IRPEF degli ultimi 10 anni del lavoratore stesso (pertanto l’aliquota minima è del 23%).
      La tassazione dei fondi pensione prevede invece una tassazione della prestazione compresa tra il 15% ed il 9% (a seconda degli anni di permanenza nel fondo). In conclusione l’aspetto fiscale risulta oggettivo, inopinabile e non da adito ad interpretazioni legate al rendimento di un singolo comparto o del mercato di riferimento.
      Cordiali saluti.
      Il team di Online SIM

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